“Questo lavoro vorrebbe raggiungere quelle madri che si sentono “inadeguate” in questo ruolo perché stanche, frustrate, imperfette e emotivamente in conflitto. Vorrebbe farle sentire assolutamente adeguate, normali e legittimate nell’ambivalenza delle loro emozioni. Vorrebbe integrare l’amore con l’odio, l’accettazione con il rifiuto, la perfezione naturale con l’imperfezione umana come avviene in qualsiasi normale relazione intima e viscerale.”
Tempo fa mi imbattei per caso nella serie “Chiaroscuri nella maternità” di Gisella Congia e ne rimasi molto colpita. Ancora una volta l’arte, nella fattispecie la fotografia, si incontra col sociale, mostra la realtà raccontando un aspetto della maternità che spesso non viene considerato. Eppure esiste, certo in forme differenti, però è indubbio che questo complesso passo nella vita di una donna comporti delle problematiche che non tutte le donne affrontano e gestiscono nello stesso modo. La serie è molto dura, quasi spietata, ma questa sua caratteristica le consente di veicolare efficacemente il messaggio. Recepibile da entrambi i sessi…
Vi lascio alle immagini.
Per chi fosse interessato all’intero progetto comprendente la serie fotografica e i video (vd. a fine articolo), esso è stato pubblicato dalla casa editrice Cenacolo di Ares. Potete ordinarlo cliccando qui.
Potete leggere qui l’articolo della prima presentazione del libro del 22 febbraio 2014 a Cagliari.
Foto 2011 (C) di Gisella Congia – Facebook | Flickr | Sito web associazione Eptacordio
Progetto video realizzato in collaborazione con Emanuela Cau
E’ molto emoziante. Foto molto crude e rappresentative
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Sì, è un lavoro che esprime in modo diretto emozioni che spesso si nascondono, un lato della maternità di cui non si parla molto, ma che ahimè esiste…
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Ti ho nominato per il Versatile Blogger Award! Guarda qui: http://justanotherpoint.wordpress.com/2013/09/17/the-versatile-blogger-award/ :)
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molto belle! io non le trovo crude, piuttosto, vere!
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In questo caso, le due cose vanno di pari passo a mio parere :)
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Ciao Barbara, effettivamente è un lavoro molto particolare questo! Crudo e fin un poco angosciante, ma pur sempre veritiero perché scava oltre l’apparenza e per questo molto interessante. Grazie per averlo condiviso! Un carissimo saluto!
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Assolutamente, sono d’accordissimo! Ciao Andrea e grazie della visita :)
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Bellissimo lavoro, brava! E molto utile, oserei dire. Sono in dolce attesa e ascoltare le altre mamme e guardare quelle foto mi sono di conforto..sembrerebbe assurdo, ma concordo con colei che dice che i modelli sono sbagliati e che ci si sente inadeguati. Brava. Hai colto molto bene il lato meno romanzato della maternita’!
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Hai fatto bene a postare il lavoro di questa artista. Brava Barbara!
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Ti ringrazio Gianna, ho fatto in modo di far arrivare il tuo messaggio a Gisella :)
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Grazie Barbara!
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Grazie Barbara per la cura che hai avuto per questo mio lavoro, te ne sono molto grata e grazie a tutti coloro che hanno avuto piacere a commentarlo con un parere personale…so che nessuno me ne vorrà se mando un ringraziamento speciale a Gianna, che con le sue parole riempie di significato questo mio percorso sociale e fotografico. Credo profondamente nell’importanza di diffondere immagini e realtà diverse dagli stereotipi commerciali e benpensanti in cui siamo racchiuse (e rinchiuse) noi madri…queste sono le donne vere, non quelle delle pubblicità…e pertanto le uniche che possono realmente essere punto di riferimento per la nostra esperienza nel diventare madre ricca di amore, bisogni e ambivalenze. Buon viaggio cara Gianna, la maternità è tutto questo… ed io trovo bellissimo poterne parlare :)
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Cara Gisella grazie. Continua cosi’ nel tuo percorso che mi pare a buon punto. Continua a parlarne, cosi’ come sai fare, che e’ un modo semplice e molto vero. Ciao, gianna
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è meraviglioso questo video.sono uomo, non ancora padre ma lo trovo chiarificatore della profondita/spessore /ricchezza della parola Maternità e della parola Donna sopratutto.grazie a tutte.mi fate sentire migliore e che c’è speranza nel mondo. Mario
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Grazie a te per la sensibilità e la comprensione :)
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