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Psicologia da cazzeggio – Il trombamico [chapter 2]

Psicologia da Cazzeggio - Il Trombamico

La tradizione distingue in modo rigido fra due categorie principali: il fidanzato e l’amico. Ebbene stop. Rewind. Tabula rasa. Non è assolutamente vero, fra il fidanzato e l’amico c’è la (losca) figura del trombamico, o scopamico o amico di letto o friend with benefits per gli inglesi. Tradotto “amico con benefici”. Di quali benefici si tratti lo si può intuire dal nome pur senza scomodarsi a indagarne l’etimologia. Diciamo che la componente più propriamente fisica intrinseca nel rapporto col fidanzato si fonde con quella più ludica e priva di implicazioni sentimentali tipica del rapporto con l’amico. In pratica si tromba senza complicazioni. Ciò significa che il trombamico non vi tartasserà con messaggi e telefonate, non vi chiederà di andare a cena o al cinema, non controllerà il vostro cellulare, non vi obbligherà a passare Natale, Pasqua, Ferragosto e Capodanno in casa (dei suoi), non si apposterà sotto casa per farvi piazzate di gelosia, non vi chiederà di conoscere i suoi amici e via dicendo. Il trombamico si limiterà a rispondere con le due sole parole monosillabiche del codice segreto prestabilito: “Ok” o “No”. Arriverà da voi allegro e spensierato tenendo a casa ogni preoccupazione o ogni voglia di esternarla. Si rotolerà con voi fra le lenzuola e, una volta soddisfatte le voglie di entrambi, uscirà dal letto in amicizia e sgattaiolerà via dalla vostra vita. Almeno fino al prossimo sos.

Lara: “Ci vediamo stasera per una cenetta romantica?”
Fidanzato: “Ehm… Oggi non posso, i ragazzi mi hanno incastrato per il solito calcetto del mercoledì. Possiamo rimandare a domani?”
Lara: “Sei proprio stronzo. Te l’ho sempre detto che preferisci gli amici a me. La verità è che non mi ami abbastanza se no rinunceresti a una stupida partita di pallone. Ti odio! “

Lara: “Ci vediamo stasera per una pizza? Ti devo raccontare un sacco di cose.”
Amico: “Ehm… Oggi non posso, i ragazzi mi hanno incastrato per il solito calcetto del mercoledì. Possiamo rimandare a domani?”
Lara: “Scusa mi scordo sempre del tuo calcetto settimanale. Ok per domani. A che ora e dove?”

Lara: “Dopocena da me?”
Trombamico: “No. Domani?”
Lara: “Ok” (Che stupida, è vero, il mercoledì ha il calcetto!)

Certo esiste il forte pericolo che le cose non vadano sempre esattamente in questo modo. Il mondo dei sentimenti non è così prevedibile e catalogabile. Capita perciò che uno dei due individui coinvolti perda di vista la vera natura del rapporto trombamicale che viene così privato della componente di leggerezza e, di conseguenza, di tutti i benefici di cui sopra. Questo succede soprattutto quando uno dei due decide di troncare. La possibilità di farlo senza complicazioni è una sorta di regola non scritta fra i trombamici. Se questa viene infranta, la fuga è un’ottima soluzione. Pur non essendo del tutto onorevole, la scomparsa d’emergenza risulta necessaria per evitare che la situazione (e l’infatuazione) peggiori(no).

Lara: “Dopocena da me?”
Trombamico: “No.”
Lara: “Ok” (Che stupida, è vero, il mercoledì ha il calcetto!) “Domani?”
Trombamico: “No.”
Lara: “In settimana?”
Trombamico: “No. Senti ho pensato che è meglio smettere di vederci, ho bisogno di stare solo. Tu comunque non c’entri niente e vorrei che questo non pregiudicasse la nostra amicizia…”
Lara: “Sei proprio stronzo, ma quale amicizia? La verità è che non te n’è mai fregato niente di me, mi hai solo usata contro l’accumulo di liquidi in quelle bigliette raggrinzite che ti ritrovi. E non sai manco fare sesso. Ti odio!”

Tuttavia, quando la trombamicizia non si incrina perdendo disgraziatamente equilibrio e sfracellandosi dal burrone, si possono vivere dei piacevoli momenti. Certo il batticuore non è contemplato, ma può essere un buon compromesso per periodi limitati, periodi in cui si ha bisogno di stare da soli (ma gli impulsi sessuali preferiscono la compagnia), o in cui si esce da forti delusioni, o più semplicemente in cui si è stanchi di rincorrere la fantomatica anima gemella e ci si ferma al pit stop. Ci si rimette in sesto e poi si riparte di grinta.
Quei cinque secondi deputati al cambio gomme e rifornimento non possono però dilatarsi troppo, pena la compromissione di tutto il Gran Premio. Ragion per cui la manualistica sull’argomento consiglia di non limitarsi a un solo scopamico ma di alternarli in modo da avere un minore coinvolgimento con ognuno ed evitare di rimanere imbrigliati ai box.
Secondo queste infallibili guide, la trombamicizia dovrebbe seguire delle ferree regole per funzionare, ad esempio tenere bassa la frequenza degli incontri, eliminare del tutto la gelosia, moderare il numero di volte in cui si dorme insieme, non dire “No” troppe volte perché il trombamico ci deve essere sempre nel momento del bisogno, non impallare l’altro con i propri problemi esistenziali ma andare dritti a letto, luogo in cui si dovrebbero concedere maggiori libertà, tipo quelle cosine che solitamente si negano al fidanzato per (falso) pudore. Per chi poi non ci arrivasse senza l’ausilio di decaloghi, le regole contemplano anche l’igiene con la raccomandazione di non presentarsi con le mutande di tre giorni, le ascelle pezzate o similari.

Lara: “Dopocena da me?”
Trombamico: “No.”
Lara: “Ok” (Che stupida, è vero, il mercoledì ha il calcetto!) “Domani?”
Trombamico: “No, anzi dai sì, mi libero. Se no che (scop)amico sarei?”
Lara: “Giusto! Mi raccomando stavolta ricordati lo spazzolino e le mutande di ricambio.”
Trombamico: “Non ne avrò bisogno, domani non mi fermo.”
Lara: “Ah meglio, venerdì deve giusto passare un’amica per colazione e mi sembra poco elegante spacciarti per il postino. A proposito di postino, ti ricordi quella cosa dell’altra volta? Non l’ho capita bene…”
Trombamico: “Non preoccuparti, te la rispiego con piacere…”
Lara: “Bene! Un’ultima cosa, passi tu per i preservativi?”
Trombamico: “Ma come? Ne ho portato una scatola anche l’altra volta, te li sei mangiati?”
Lara: “Si dice così adesso?”

Esistono degli studi di tipo sociologico sull’argomento che riscontrano come, a differenza dal passato, questo tipo di rapporto sia oggi piuttosto diffuso. Da queste ricerche emerge un maggiore spirito di adattamento da parte degli uomini, alcuni dei quali affermano gli sia cascata addosso la classica manna dal cielo. Per non parlare di quelli affetti dalla Sindrome di Peter Pan che si sono sentiti improvvisamente sani e hanno urlato al miracolo (di San Priapo). Tuttavia ciò che ha più sorpreso gli studiosi è stata la risposta positiva della donna da sempre più restia alle storie “tromba e fuggi“.
Ciò porta a pensare che la società stia cambiando, è finita l’era dei vecchi amanti, quelli che finivano per trasformarsi nella brutta copia dei partner ufficiali. Essi sono stati rimpiazzati da macchinette del sesso impostate sull’anaffettività, rapporti fisici fra persone che si piacciono ma non abbastanza perché scatti lo scomodo tassello successivo, l’amore.
L’ostacolo maggiore è rappresentato dalla noia. Così come la quotidianità del rapporto sentimentale, anche l’insufficienza emotiva della trombamicizia alla lunga stanca e logora. Il vantaggio è che, in quest’ultimo caso, si può chiudere senza farne una ragione di stato con mobilitazione di stati maggiori quali famiglia, amicizie, psicoterapeuti, veggenti ed esorcisti.

Lara: “Dopocena da me?”
Trombamico: “No.”
Lara: “Ok” (Che stupida, è vero, il mercoledì ha il calcetto!) “Domani?”
Trombamico: “No.”
Lara: “In settimana?”
Trombamico: “No. Senti ho pensato che è meglio smettere di vederci, ho bisogno di stare solo. Tu comunque non c’entri niente e vorrei che questo non pregiudicasse la nostra amicizia…”
Lara: “Ok.”

STAY SCAZZED!

Bibliografia a cazzaccio:
Trombamico – Manuale di lingua e mitologia urbana | La Guida Proibita per Creare una Trombamicizia Sfrenata | Le 10 regole del perfetto trombamico – Ti voglio Pene | Le 8 regole per gestire al meglio una trombamicizia | Amici di letto, i consigli per diventare trombamici senza patemi | Segnali Per Distinguere Una Trombamicizia Da Una Storia Importante | Scopamicizia: istruzioni per l’uso | I comandamenti della SCOPAMICIZIA | La non sottile differenza tra il trombamico e l’eunuco contemporaneo

Psicologia da Cazzeggio:

1. Il Pettegolo
2. Il Trombamico (tu sei qui!)
3. Il Natalizio
4. Il Molestatore virtuale
4. Il Molestatore virtuale – Part 2
5. Il commercialista emotivo
6. L’opinionista tuttologo

19 replies »

  1. EHEH
    Ma sono i rapporti umani a rendere altalenante anche questa figura; tuttavia una disanima molto professionale.
    Piuttosto cara dottoressa: e le trombamiche? Cioè ribaltando il discorso, possono esistere e sono speculari?

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  2. Ciao Barbara, ti ringrazio per avere inserito il mio articolo sulla trombamicizia tra le risorse correlate.

    Mi è piaciuto molto il tuo articolo!

    Per quanto riguarda l’emergere di questa figura “mitologica” che è il trombamico/a rispetto al passato credo che sia principalmente opera della possibilità di conoscere molto facilmente tante persone nuove nella società odierna.
    Se prima si tendeva ad avere un’amante per via della difficoltà nel rimpiazzarlo, al giorno d’oggi una persona può trovare tantissimi trombamici e quindi è più facile non attaccarsi.

    Cosa ne pensi?

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    • Ciao, figurati :)
      Beh credo che in effetti la diffusione di Internet, con le chat inizialmente e adesso coi social, consenta una maggior possibilità di raccattare amanti. Secondo me però non è solo questo, anche perché il tradimento esisteva già prima con diverse modalità. Io credo che sia cambiato proprio il modo di intendere i rapporti soprattutto visto il fallimento dei matrimoni e delle relazioni a lungo termine. Se prima era molto difficile che le persone si separassero o divorziassero, adesso è una pratica assai usuale. Se prima si tentava di rimettere insieme il rapporto, adesso al primo problema si molla… Ciò ha portato alla disillusione, alla consapevolezza che l’amore finisce e le relazioni non dureranno tutta la vita. Questa delusione ha portato le persone a inventarsi nuovi rapporti, spesso privi della componente sentimentale, come in questo caso. Sembra una sorta di scudo protettivo nei confronti della propria sensibilità. Cioè si diventa “insensibili” per non soffrire…
      C’è anche da dire che le nuove generazioni hanno un approccio al sesso molto più rilassato e impudico e ciò determina una maggiore promiscuità in questo senso. Ad ogni modo credo che siano diversi i fattori che hanno portato a questo mutamento. Basta solo prenderne atto, capire quali sono le dinamiche che lo regolano e cercare di comportarsi di conseguenza ;)

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  3. Articolo curioso, vero e interessante. Complimenti all’autrice per averlo saputo scrivere e dettagliare. Viene però un sospetto…

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  4. Ciao Barbara,

    Bell’articolo e bel sito.

    Volevo segnalarti anche io un articolo in tema scritto da noi, sperando che lo reputerai all’altezza per essere inserito tra le risorse correlate, eccolo http://www.puatraining.it/consigli-sul-sesso/scopoamica-una-relazione-di-solo-sesso-con-una-donna/

    Nel caso non dovesse andare bene, dai pure un’occhiata al nostro sito dove grazie alla funzione di ricerca puoi trovare facilmente altri articoli (spesso di buona qualità) sulle tematiche più sporadiche dei rapporti uomo-donna.

    Saluti e buon lavoro,
    Mia

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    • Ciao Mia,
      purtroppo il tuo messaggio era finito fra i commenti di spam di wordpress. Perdona dunque il ritardo con cui ti rispondo. Ho preso visione del tuo articolo e hai fatto bene a mettere il link qui. Più risorse ci sono meglio è ;)
      Alla prossima!

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  5. Mi piace, brava Barbara !ogni periodo ha i ” suoi amici”, ogni periodo viene vissuto con esperienze sempre diverse, ogni periodo abbiamo una tacca in più.
    Sarebbe un ottimo manuale didattico!
    E per chiudere” W GLI AMICI “

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  6. Barbara, più ti scopro come artista e più mi piace la tua arte. Anch’io, nelle mie produzioni creative uso molto l’ironia e il comico. Tu hai in più una sensibilità per tutti i cinque sensi, anzi sei, quello che media fra gli altri. Per questo ti ritengo, nella mia critica personale, una grande artista. Quanto al racconto, è intelligente e stilisticamente coerente con la tua personalità artistica a tutto tondo. Sul sesso, così come lo conosciamo attraverso i racconti dei media e i racconti dei nostri amici, non sappiamo più dire mniente. O è tabù, o è studio scientifico. L’arte ha la sua via di mezzo per coimprendere le cose del mondo che descrite dagli altri non ci quadrano. Tu riesci a portarci denntro situazioni comiche e imbarazzanti che descrivono bene le nostre insicurezze e falsi miti sul sesso. Sei grande, ti adoro. Ti seguirò con grande interesse.

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    • Ti ringrazio, hai colto nel segno… questo scritto arriva dopo la pubblicazione del mio libro “Manuale sentimentale per simpatiche canaglie” che è una guida tragicomica sulle relazioni. La mia idea è che, utilizzando l’ironia e ridendo sulle situazioni spesso ridicole tipiche delle relazioni, si arrivi a risolvere o ad attenuare le problematiche che vi son connesse. Anche il sesso, a mio parere, dovrebbe essere depurato dei tabù ed essere percepito con più naturalezza e serenità. Questo eviterebbe turbe, violenze e tanti problemi dovuti alla sua repressione che è storicamente evidente in personaggi, ad esempio, che hanno avuto anche grande rilevanza sulle sorti del pianeta…

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