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VideoInArt – Il razzismo in un esperimento social

SvetimagedaIn occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale“, tenutasi lo scorso 21 marzo, Svetimageda, un’organizzazione lituana attiva contro il razzismo, il bullismo e l’omofobia, ha pubblicato questo video frutto di un esperimento sociale, anzi social. Sì, perché tutto si svolge in una sala d’aspetto in cui un uomo di origini africane consulta il suo tablet e chiede alle persone che si siedono ad aspettare come lui, di tradurre il significato di un commento lasciatogli su Facebook da qualcuno. SvetimagedaIl contenuto di questi commenti è di stampo razzista, tipo: “schiavo“, “scimmia“, “se ti vedo in giro ti uccido” o “torna al tuo paese“.
Ciò che fa riflettere (e emoziona) è la reazione di queste persone: nei loro occhi si legge l’imbarazzo e la vergogna nel cercare di spiegare il significato di queste frasi all’uomo.
Un video dunque da vedere perché dà una chiara idea dell’assurdità del razzismo in tutte le sue forme, soprattutto in quelle più estreme che dimostrano quanto l’ignoranza svolga un ruolo determinante.
Buona visione!

Via foolsjournals.wordpress.com

4 replies »

  1. Bel video, toccante ma bello!
    Fa riflettere vedere come altre persone si scusino per chi ha invece espresso gli insulti. E l’imbarazzo, oltre alla ricerca della più grande delicatezza possibile di chi decide di “tradurre” gli insulti letti, fagocitandoli e cercando di edulcorarli. Salvo poi riuscire solo relativamente: il razzismo non può essere edulcorato, è amaro e aspro e pungente e grave e violento… per sua natura.

    Grazie della segnalazione, Barbara.

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    • Grazie a te per aver lasciato questo commento. Le tue parole mi hanno fatto riflettere ulteriormente nel senso che, a mio parere, il razzismo è spesso supportato dalla lontananza dai soggetti che prende di mira. Un esperimento interessante potrebbe essere quello di far sedere in quella sala d’aspetto persone razziste. Cosa farebbero secondo te? Mi vien da pensare che molti di loro si comporterebbero nello stesso modo, forse proverebbero lo stesso disagio e la stessa vergogna perché si renderebbero conto di avere un essere umano come loro davanti. Per questo parlo di ignoranza, di (mala) educazione e di tendenze (vd. Lega Nord o stadio ad esempio). Tu che hai esperienza più diretta e approfondita con la psiche umana che ne pensi? Come credi che reagirebbero?

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