Appunti di viaggio

Vienna day-by-day – Street art sul Donaukanal e Hundertwasserhaus (Day 6)

image

I sogni cedono il posto alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole.
Sigmund Freud

Vienna, 22 agosto 2015

11:00 Metropolitana
Sì, hai ragione Sig, dopo l’incubo di ieri è tornato il sole e non solo metaforicamente. Finalmente le signorine si spogliano, un po’ come quei funghi che vengono fuori dopo il temporale.
Son belle le austriache, devo dire che anche il genere opposto non mi è indifferente. In effetti fanno l’effetto dei funghetti. Allucinogeni ovviamente.

11:20 Colazione in Schwedenplatz
Questo sole, dicevo, è proprio ciò che ci voleva in quella che ho scelto come la giornata del relax e del divertimento. D’altronde oggi è sabato e anche in patria avrei fatto lo stesso.
A parlare saranno soprattutto le immagini. So che state tirando un sospiro di sollievo vista la prolissità dei miei precedenti articoli per cui mi lavo via pure i sensi di colpa e me la godo.
Mi armo dunque di maglia a pois rossa e fiorellino abbinato comprato ieri per l’occasione in un negozietto in centro. M’incammino verso la zona dei divertimenti, la WonderWien delle Alici mancate come me.

image

Prima però mi imbatto in un mercatino dell’usato vicino all’albergo. Purtroppo non ci trovo i Totem Comic ma rimedio molte foto e il video di un tizio che suona il violino col suo amico alla chitarra. Sono festosi e lerci al punto giusto da attirare la mia attenzione. Ascoltateli…
(Continua dopo video e foto)

image

image

image

image

Polaroid point

image

image

Dopo aver tanto sentito parlare del famoso Mutt Am Fluss, un locale alla moda traboccante di vetrate sul Donaukanal (canale del Danubio che taglia la città e divide il centro storico dalle zone più esterne di Vienna), finalmente riesco a entrarci, provo a sedermi ma i tavoli sono tutti riservati.

image

Mutt Am Fluss

Mi piace l’atmosfera: gli austriaci appaiono molto rilassati e sereni mentre fanno la loro colazione sul canale. Sì, perché sono austriaci, non si vede un turista. Pazienza, ripiego per un caffè in Schwedenplatz dove mi trovo mentre scrivo.

image

Mutt Am Fluss

Ho intenzione di fare una passeggiata spensierata sul canale in cerca del museo dedicato a Friedensreich Hundertwasser. Dal materiale pubblicitario trovato non ho capito bene dove sia, nonostante abbia chiesto in albergo e abbiano tracciato un punto nella loro mega cartina incomprensibile che porto con me solo per hobby. Comunque mi son fatta un’idea e l’ho tracciata sulle mie mappe. Ce la posso fare.

image

Donaukanal

12:48 Hundertwasserhaus
Mai passeggiata fu più prolifica. Mi sento molto flâneur, è una delle attività che adoro quando viaggio. Mi piace cogliere le sfumature, l’architettura e l’arte che si nascondono negli angoli più insoliti. Credo che sia un cammino di crescita sia per me, sia per la città che visito visto che ne fisso le tracce nei miei appunti-diari. Certo ognuno raccoglie le sue, ognuno fa una passeggiata diversa a seconda della propria personalità e del proprio stato d’animo.
Il mio cammino parte dagli edifici che si affacciano sul fiume. Palese e interessante il contrasto fra gli edifici barocchi e postmodernisti della parte interna e quelli ultramoderni al di là del canale.
(Continua dopo le foto)

image

image

Urania

image

image

image

image

image

Eh sì eh!?!?

Decido di scendere sul fiume e immortalo le solite simil spiagge da raccapriccio (ricordate, vengo dalla Sardegna!) già viste (e criticate) più volte sui fiumi delle città dell’est. Certo una volta ci ho bazzicato anch’io, a Cracovia, ma solo per bere birra in compagnia.
(Continua dopo le foto)

image

image

La decisione di scendere sull’ansa del fiume mi fa scoprire degli interessanti lavori di street art, disciplina di cui sono fervente appassionata. Alla faccia delle mie ricerche… Ero sicura che non avrei trovato granché in Austria e sono felicemente sorpresa. Che ne pensate?
(Continua dopo le foto. Purtroppo la qualità delle immagini dei graffiti sull’ansa opposta del fiume non è particolarmente elevata. Troppo lontani per il mio obiettivo.)

image

image

image

image

image

Tourists are terrorist

image

image

image

image

image

image

image

image

image

image

Finalmente giungo alle Hundertwasserhaus, una serie di case popolari progettate da Friedensreich Hundertwasser. Ho già pubblicato un articolo su questo eclettico architetto/artista a cui rimando per la questione più propriamente “teorica”. Qui mi preme, oh se mi preme, quella emotiva.

image

Entro nel museo a lui dedicato e vengo rapita dalla sinuosità delle forme, tutto è ondeggiante, anche i pavimenti, i bagni (che riflettono il mio sguardo febbricitante).

image

Flusso joyciano all’interno del museo (facoltativo)
Effluvi di colore, luci soffuse e pavimenti ondeggianti. Musica lenta di violini che rende quest’immersione una dolce liberazione dei sensi.

image

Il fine ultimo di Hundertwasser, quello di creare abitazioni a dimensione d’uomo, strutturate sulle sue esigenze, è raggiunto. Ci si sente cingere in un abbraccio caloroso che provoca estasi e serenità. Bravo, veramente bravo, capace di emozionare, stupire e, allo stesso tempo, di carezzare lievemente l’animo bambino di ognuno di noi.
Una casa dove la favola diventa realtà, dove l’impossibile diventa vero. Hundertwasser è diventato ufficialmente uno dei miei eroi.
Certo Schiele, con la sua torbida sessualità, mi ha emozionata ma in modo diverso, più introspettivo e psicologico. Qui è tutto soave, limpido, vivace. Straripante di gioia e benessere.

(Continua dopo le foto)

image

image

image

image

image

image

image

image

Mi prende ancora quel desiderio di reincarnazione nel colore. Guardate, non è lo stesso meraviglioso guizzo di vita di “Death and Life” di Klimt?

image

image

Sì, esattamente qui... (autocitaz.)

Per oggi non ho nulla da aggiungere. Sono liquefatta, vinta. Sono colore.

N.B. il consueto angolo culinario sarà trattato nel diario di domani con il resoconto della singolare perdizione nel Triangolo delle Bermuda viennese.

Stay Vienned!

3 replies »

  1. Hundertwasser insieme a Gaudi sono gli architetti che preferisco, dove ci sono loro non c’è bisogno di street art i colori e le forme ce ne mettono loro in abbondanza, altro che Le Corbusier e il suo cemento armato!
    I Viennesi con la Street Art forse potrebbero dare di più! :)
    Il mercatino mi ha colpito molto, caspita quante cose… quando sono in giro ne cerco sempre uno, la cosa incredibile è che dovunque vai le cose costano sempre meno che in Italia!
    ciao ciao :)

    Like

    • Sono d’accordo con te sulla prima parte anche se ahimè non ho potuto documentare diverse opere interessanti perché troppo lontane. Comunque hai ragione!
      Sul secondo punto ti quoto lo stesso e dovevi vedere… Queste foto danno solo una minima idea di ciò che ho visto nel mercatino, mi sarei voluta fermare più a lungo ma a quel punto non mi basterebbe un mese per vedere Vienna!

      Like

Leave a comment

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.