Avete presente i preconcetti? Si, proprio quella serie di convinzioni aprioristiche che rappresentano un elemento costitutivo dell’ottusità umana. Tutti noi ne costruiamo, derivano dalla cultura di appartenenza e dall’educazione. È impossibile esserne privi. Però si possono vincere e superare se si è aperti, curiosi e intelligenti.
Ma siccome certe virtù vanno insegnate e ricordate, credo che “A Seat at the Table“, la nuova serie del fotografo Justin Dingwall, sia particolarmente incisiva in questo senso. Il versante creativo con cui il fotografo dialoga col modello sudafricano Moostapha Saidi, affetto da vitiligine (una malattia cronica della pelle che fa comparire chiazze non pigmentate, cioè zone dove manca la fisiologica colorazione della melanina), porta di certo a riflettere su idee e percezioni preconcette basate sull’aspetto.
Il lavoro nasce dal racconto del modello sulla sua malattia, del modo in cui egli sente di venire percepito dagli estranei che lo fissano e cercano di evitarlo a causa del suo problema.
Le fotografie della serie sono ritratti altamente stilizzati in cui colori vivaci, contrasti forti o pietre preziose vanno ad armonizzarsi con la pelle di Moostapha cambiando totalmente la percezione del suo corpo.
Vi lascio alle immagini (e alle riflessioni del caso). Buona visione!
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Categorie:Fotografia, Il fotografo della settimana
Molto interessante!!
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