Abbiamo percorso insieme ogni step del Premio Maschere d’artista di Marrubiu: vi ho preannunciato l’evento con l’immagine della mia performance realizzata ad hoc per l’evento; poi vi ho presentato il video promo assieme ai nomi degli artisti coinvolti; infine vi portato dentro la mostra con il reportage fotografico dell’inaugurazione realizzato da Ettore Cavalli.

Bene, ora che la mostra è finita, rimane solo una cosa da fare: svelarvi il contenuto della performance “Le maschere non fanno paura“. Ciò significa farvi vedere il video completo, ma anche spiegarvene il significato.

Per cui ecco il testo che ha accompagnato il lavoro:

Con quale fatica indossiamo quotidianamente le nostre maschere sociali? Quale lotta perenne impegna la nostra coscienza contro la continua esigenza normalizzante di costruire nuove immagini di noi?
“Le maschere non fanno paura” nasce da questi interrogativi e vuole indagare il rapporto della maschera con ciò che nasconde e che spesso vi entra in conflitto: il vero Io.
Il lavoro consiste in un body-painting che rappresenta una sorta di “vestizione” rituale in cui dipingo metà del mio viso.
L’atto performativo riproduce la tensione fra le due parti: la necessità socialmente vitale di nascondersi e il desiderio di esprimere se stessi senza nessun filtro. Perché la società esige filtri, l’adeguamento non ammette individualità forti.
Per questo le maschere non fanno paura. Ciò che nascondono sì.