Lisa Park è una giovane artista coreana trapiantata a New York che ha realizzato il sogno di tutti: muovere le cose col pensiero. Attraverso la tecnologia, rappresentata da un rilevatore EEG, le sue onde cerebrali vengono catturate e ritrasmesse, attraverso impulsi sonori, sulla superficie dell’acqua manipolandone il flusso e creando vibrazioni. Ciò è il risultato di un rituale zen che richiede uno studio complesso sulla visualizzazione, il trasferimento e la trasformazione delle proprie energie mentali. Si tratta dunque di un esercizio di concentrazione e astrazione che riesce a generare telepatie elettroniche attraverso un gioco di echi e di riflessi.
Eunoia II, il lavoro che vedete nel video, è il secondo esperimento di Lisa Park in questo versante, che fa seguito al primo Eunoia. La parola deriva dal greco antico: eu + nous, che significa “pensiero buono” o “pensiero armonico” e implica concettualmente l’unione fra l’uomo e la Natura, un legame armonico e primitivo reso possibile dalla scienza. Lisa Park riesce dunque a contrastare quelle tesi che vedrebbero il rapporto Uomo-Natura inficiato dal “rumore” e dalla spersonalizzazione delle nuove tecnologie, dimostrando come queste possano venir utilizzate per la scoperta di nuovi e più profondi modi di esplorare la Natura e se stessi. Col ritmo della propria anima.
LINK UTILI:
Lisa Park – Website
Via thecreatorsproject.vice.com
Categories: Arte & curiosità dal mondo, VideoInArt
Magnifico questa artista ci dimostra che se noi crediamo in noi stessi riusciamo a fare di tutto .
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Vabbè senza tecnologia non ci sarebbe riuscita. Tuttavia la capacità di concentrazione di questa donna è sicuramente al di sopra dello standard…
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Potevamo stupirvi con effetti speciali! :D
D’effetto senza dubbio
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Più che d’effetto apre delle considerazioni su ciò che la nostra mente potrebbe potenzialmente fare se riuscisse a tradurre le proprie vibrazioni. Questo (per ora) è fantascienza, ma chissà… Gli scienziati dicono che utilizziamo un minimo delle capacità della mente…
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Mmm quella delle minime capacità … Non lo so, perché lo si sente dire spesso, però come perdi pochi cm di cervello perdi fette di memoria ingenti e magari alcune funzioni… Quindi boh… Forse abbiamo 9 volte la massa cerebrale che servirebbe, perché se così non fosse al minimo neurone perso, salterebbe qualche funzione primaria o qualche ricordo… Ma, non sono un neurologo.
Riguardo il discorso del pensiero… A me piacerebbe farlo senza tecnologia, sarebbe meraviglioso!
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Beh credo sia il sogno di tutti. Ad ogni modo io mi riferivo a una questione evolutiva, nel senso che credo che l’uomo, nel corso della storia, continui a evolversi. È partito da Neanderthal, in cui il cervello era una nocciolina inutilizzata, fino a passare per millenni di esperienze, adeguamenti, scoperte e cosiddetti “upgrade” del “software” da lui utilizzato per autogestirsi. L’avvento della tecnologia ha portato a un’accelerazione di questo processo, evoluzione che in futuro, a mio parere, correrà sempre di più e chissà in che cosa si tradurranno queste nuove capacità. Magari riuscirà anche a muovere le cose con la forza del pensiero ;)
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Hai mai letto la Trilogia della Fondazione di Asimov?
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SI
Ma solo il 1° in realtà e troppo da bambino, quindi? Beh mi hai dato una buona idea, anche perché tra Buzzati e Bukowski rischio di andare in depressione!!!!
Rileggero Asimof
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Asimov
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Se leggerai capirai il riferimento ;)
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Oh a proposito: a breve per racconto !! (Ok, lo stile l’è quel che l’è)
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Oghey ;)
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L’ha ribloggato su Petites ideès mauvaises * Viola de Lapalisse.
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