Di lui si sa molto poco, ma una cosa è risaputa: da piccolo lo street artist belga ROA voleva fare l’archeologo e andava per le campagne a raccogliere piccoli teschi di uccelli e roditori che poi si divertiva a disegnare. Come potrete dedurre dalle sue opere, crescendo ROA non ha perso questa passione, si è semplicemente limitato a trasferirla sui muri.
In realtà, più che passione, la sua viene definita quasi un’ossessione per i roditori. Ciò è dovuto al fatto che egli non si limita a rappresentarli come appaiono ma li correda di organi interni e scheletro, rendendoli ancora più realistici. Per lui infatti gli
“organi sono le sostanze vitali del nostro corpo e rappresentano un simbolismo che mi piace!”
Nei suoi graffiti egli unisce la vita, la morte e la vita dopo la morte. Ai toni di grigio dominanti nelle sue opere, egli affianca solo il rosso che sgorga dalle ferite aperte e sanguinanti di questi grossi animali.
A parte questa sua predilezione per i roditori, ROA, le sui opere si trovano in molte grandi città del mondo come Londra, New York, Berlino, Varsavia, Madrid, Mosca, Los Angeles, Città del Messico e Parigi, adatta i suoi soggetti al luogo in cui li crea.
Ciò significa che gli animali cambiano a seconda della fauna esistente in una determinata nazione. 
Bene, mi pare di avervi detto tutto o almeno l’indispensabile.
Vi lascio alle opere segnalandovi, se ve lo foste perso, un vecchio post di questo blog, quando ancora non sapevo cosa fare da grande, che si riferiva giustappunto a un meraviglioso coccodrillo creato da questo artista.
Per saperne di più / Useful links:
ROA – Tumblr
ROA -Wikipedia
ROA – Facebook fan page
Categories: Arte & curiosità dal mondo, Street art
L’ha ribloggato su Raffaello Palandri's Blog.
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Grazie :)
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