Anno 1893. Honey Grove, “La più dolce cittadina del Texas”, come leggiamo dal cartello in una foto (recente) trovata in rete.

Henry Ziegland, un ragazzotto della zona, litiga e rompe il fidanzamento con una ragazza del posto che, disperata, si suicida.
Il fratello di quest’ultima non la prende molto bene e, per difendere l’onore della sorella e vendicare la sua fine, si nasconde nei pressi della casa di Ziegland e gli spara contro mentre questi si trova in giardino.
Henry cade a terra svenuto, colpito solo di striscio alla testa, mentre il proiettile si conficca nel tronco di un albero del suo giardino.

Il fratello della fanciulla offesa, credendo di averlo ucciso, si spara a sua volta e muore all’istante.
Vent’anni dopo, nel 1913, Ziegland decide di ampliare la casa e di abbattere quell’albero.
Per farlo usa dei candelotti di dinamite che, scoppiando, squarciano il tronco lanciando in aria il proiettile incastrato che centra in piena testa Henry Ziegland, uccidendolo sul colpo.

Sembra quasi che il destino abbia voluto insistere nel caso del povero Henry. Come se la fine fosse solo rimandata, di venti anni, ma inevitabile ed impietosa. E quel proiettile (pre)destinato…