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I 10 buoni (?) propositi per il 2014
Come succede a ogni blogger con un briciolo di coscienza, l’anno nuovo ha portato l’esigenza di fissare dei traguardi sia per quanto riguarda questo blog, sia per quanto riguarda la mia vita personale.
Assecondando quella che ho scoperto essere la nuova moda bloggettara, ho deciso di esprimermi con una lista, il classico intramontabile decalogo, nonostante la parola mi incuta un senso di paura non ben identificato.
Ecco dunque i miei dieci buoni (?) propositi per il 2014:

1. Contenuti
La vita è varia e piena di significati, sempre se si è capaci di estrapolarli. Ragion per cui perché viverla nell’insignificanza, giusto per usare un termine kunderiano di sicuro impatto? La curiosità è ciò che ha permesso il progresso in tutti i campi e io sento di esserne posseduta sin da bambina. Il proposito è quello di utilizzarla per migliorare la qualità dei contenuti non solo per quanto concerne il mio lavoro in queste pagine, ma in tutti i campi del vivere quotidiano. Ci penso da tempo e il percorso è già iniziato ben prima di questo finale d’anno. La sensazione è benefica e riempie di sensi. Provateci!

2. Amore
Questo per me sarà l’anno del Manuale sentimentale per simpatiche canaglie, vista la sua prossima uscita. Molti di voi ne conoscono già il contenuto e il significato: un modo di dissacrare l’amore e riderci su, evidenziando i suoi lati ridicoli al fine di esorcizzarlo. Nonostante questo, anzi proprio per questo, l’amore è un grande valore che credo vada inserito in ogni campo dell’esistenza. Senza voler sembrare San Francesco, anche perché non gli somiglio per niente, il discorso è che nell’amore si apprezza maggiormente la vita e il senso del mondo per cui lavorerò perché esso regoli i rapporti con ciò che mi circonda: persone, pesci rossi, alberi soli, pietre, ufo e via dicendo.

3. Progetti
Sto seguendo diverse idee e progetti che coinvolgeranno anche questo blog, visto che ormai è diventato quasi una continuazione di me. Non voglio rovinarvi la sorpresa per cui non anticiperò nulla, lo scoprirete da soli. Spero che essi saranno di vostro gradimento ma credo di sì visto che i vostri gusti e l’apprezzamento alle varie attività sono diventati parte del timone che guida le mie scelte artistiche.

4. Campagna
A volte succedono “cose”. Senti il richiamo. Ti alzi, ti vesti ed esci. Corri verso la campagna e la senti dentro, la respiri estasiata e ti senti piena, ricongiunta con le tue origini. Io sono nata in campagna e alla campagna voglio tornare e appartenere: alla terra, ai suoi filari di colori vivaci, alla profondità dei suoi silenzi rotti solo dal frinire delle cicale. Non credevo potesse succedere, da piccolina desideravo vivere in città, sapete i bambini… La campagna era limitativa rispetto alle suggestioni che arrivavano dalla dimensione cittadina. Poi mi ci sono trasferita, in città dico. Ne ho assorbito la confusione, mi son fatta investire dai suoi stimoli. Adesso è giunto il momento della via di mezzo.
Inoltre ho scoperto che la corsetta in campagna stimola la mia immaginazione: questo post è nato proprio stamattina mentre vi facevo jogging.

5. Scrittura
Prometto che migliorerò l’uso della punteggiatura, lavorerò sodo per accorciare gli interminabili periodi come questo, cercherò di razionalizzare gli aggettivi e imparerò la differenza fra una “e” acuta e una grave. Per quanto concerne la poesia, approfondirò la metrica e lo sconosciuto mondo della sillabazione. Non voletemene per le mie licenze, cercate di capire che io mi impegno e ce la metto tutta ma il conteggio delle sillabe è un esercizio che trucida a morte la mia ispirazione poetica.

6. Silenzio
Non so il vostro, ma il mio silenzio è pieno di suoni, immagini e suggestioni in cui mi piace imbattermi. Esso è più assordante di mille parole e, una volta conosciuto e saputo controllare, diventa indispensabile per una vita di qualità. Non mi sto trasferendo in un eremo ma, mentre voi eravate distratti, ho traslocato sul serio. Si tratta di un paese di periferia, c’è calma, molto silenzio e mi sembra di aver trovato la pace.

7. Disegno
L’ultimo disegno su cui ho messo mano è arrotolato sopra l’armadio, i colori sono chiusi dentro l’armadio e la mia voglia di usarli sta sotto l’armadio. Questo non va bene e ne sono consapevole, ma mi conosco, se non ho voglia di disegnare non devo farlo. Ad ogni modo so che qualcosa verrà anche quest’anno. Attendo sulla riva del fiume, prima o poi arriverà la piena e mi farò investire.

8. Ironia
Come controbilanciamento alla ricerca di profondità vorrei inserire una bella carica di ironia, che fa bene, mi piace e rende tutto meno scontato. Cercherò di renderla più sottile perché non sfoci in pedanteria spicciola e cercherò di smorzare i toni perché il limite fra la verità e lo scherzo sia più definito visto che ho potuto constatare che non tutti riescono a scorgerlo. Ma soprattutto mi impegnerò perché essa non si trasformi aridamente in vile sarcasmo fine a se stesso, alto rischio per chi si avventura in questo complesso universo. Per quanto riguarda me a livello personale continuerò il percorso nell’aspro mondo dell’auto-ironia crocifiggendomi e flagellandomi sull’altare dei miei difetti e delle mie fisse.

9. Letture
La lista di libri nella famosa sezione “In lettura” della mia libreria è cresciuta parecchio col Natale di mezzo. E io non vedo l’ora di sniffarne ogni centimetro di carta e inchiostro. Per ragioni tecniche ho infatti dovuto interrompere le mie letture in questi ultimi mesi, ma sono pronta e grintosa per un rientro alla grande nel mio tempietto letterario. Ho bisogno di storie, versi e immagini che arricchiscano la mia fantasia. La materia prima non manca.

10. Smetterla con le liste
Detesto seguire le mode. Da oggi smetto!