Una volta vinta la repulsione e la nausea dovute all’impatto con la pelle viva, ci si può dedicare alle questioni tecniche inerenti il cortometraggio “He Took His Skin Off For Me“. La storia deriva da un racconto breve della scrittrice statunitense Maria Hummer, è prodotto da Fiona Lamptey e diretto da Ben Aston. La sua realizzazione è stata affidata al buon cuore degli utenti visto che nasce da una campagna di crowdfunding su Kickstarter.
E fin qui niente di strano. Ciò che colpisce e rende questo corto così speciale è il fatto che non sono stati usati effetti al computer. La pelle a vista di Sebastian Armesto, il protagonista del corto, è frutto di un meticoloso lavoro di ricostruzione dei muscoli sopra la sua pelle. A coordinare questo lavoro sopraffino è stato Colin Arthur, una leggenda degli effetti speciali. Oltre al sofferto video, la cui trama (che si può evincere dal titolo) non vi svelo, in galleria trovate le foto del backstage in cui potrete ammirare il lavoro di cui vi ho parlato.
Buona visione!
LINK UTILI:
Ben Aston – Website
Ben Aston – Vimeo
He Took His Skin Off For Me – Facebook fan page
Categories: Arte & curiosità dal mondo, VideoInArt
più che repulsione, per una sorta di strana empatia fisica, soffro come se l’avessero tolta a me la pelle…
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Ehm sì… è un corto che non lascia indifferenti. Ma la trama? Il sacrificio per amore e via dicendo? Forse si tratta di uno di quei casi in cui passa in secondo piano, anzi se fosse per lei probabilmente non avrei mai pubblicato questo video…
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confesso che il video non ho avuto ancora il coraggio, solo per le foto dove “lo toccano” mi sento rizzare i peli (chi l’avrebbe detto che ero così un tenerone sensibile coi film che vedo di solito…)
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Mi stai dicendo che ho fatto trapelare (inavvertitamente) il tuo punto debole? ;)
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mi appello al quinto emendamento o_O* (certo che io, zitto mai, eh?…) :D
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Ah ah ah ti consiglio di guardarti le spalle d’ora in poi… Potrei spellarmi e venirti a fare una sorpresa, siamo pure a Carnevale… ogni scherzo vale!
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Sempre d’effetto! anche se in questo caso per me ci vuole stomaco!
Comunque a parte la battuta ho capito e apprezzo! complimenti come sempre
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Grazie e buona giornata :)
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Un gioiellino <3
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Lieta che ti piaccia Enrique ;)
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Davvero notevole! Da un punto di vista psicologico se ne potrebbe parlare per delle ore….
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Potrebbe ispirare una puntata di PuntoG. Il sacrificio, i compromessi… ;)
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Immagini forti. Direi che è un modo per mettersi veramente a nudo.
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Letteralmente…
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Ok, finalmente visto. Alla faccia di chi mi vuol male :D la cura ‘omeopatica’ è servita e dopo un paio di scene in cucina che mi han fatto rizzare i peli (coltello sul tagliere e carne al fuoco) poi anche “l’empatia” è sparita, va’ a sapere.
Tecnicamente notevole, fatto e recitato davvero molto bene. Il realismo che si ottiene senza ‘effetti speciali’ è un valore aggiunto notevole
Ho anche letto il raccontino (sai che sforzo, è brevissimo!) e devo ancora valutare in quale dei due casi il finale mi è sembrato più… “inquietante” mi sembra eccessivo; è evidente che rimane aperto, “in attesa” della mossa di lei. Forse nel ‘filmino’ -ovvio che vedere recitare (bene) una scena è facile risulti più intenso che immaginarsela leggendo- i dubbi e le ansie di lei “arrivano” più forti.
A parte i miei sproloqui colmi di virgolette, cmq, bello davvero.
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Guarda mi trovi d’accordo su tutto a parte una cosa: io non ho apprezzato la trama, la trovo anche un po’ ridicola, ad ogni modo forzata e irreale per cui, a parte la questione effetti speciali non artificiali, credo di non salvare tanto. Però è curioso ;)
Buongiorno!!!
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Eh, lo so, de gustibus, a me ‘ste stranezze surreali garbano un sacco.
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Beh solitamente anche a me. Non so, non mi intriga particolarmente, lo trovo poco spontaneo… E vabbè, hai detto bene, de gustibus ;)
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