I vecchi relitti sommersi possiedono un indiscutibile fascino legato, oltre che alla loro misteriosa bellezza, alla storia delle persone che li hanno abitati e vissuti.
Questo pensiero ha ispirato il fotografo austriaco Andreas Franke che, a partire dal relitto della USS General Hoyt S. Vandenberg, una nave fatta affondare a largo della costa della Florida, ha ricostruito diversi set fotografici da ambientarci dentro. Dopo aver studiato la storia del relitto e del suo naufragio, egli ha composto nel suo studio una serie di 12 scatti dal titolo “The Vandenberg, Life Below the Surface“, in cui scene di vita
quotidiane (e surreali) dal passato sono sovrapposte alle immagini del relitto. C’è la signora che stende i panni, la dama che mangia ingorda una montagna di dolcerie libidinose, le ballerine che si esercitano tenute alla balaustra, il ragazzo che guarda la tv spiaccicato sul divano, una bambina con la retina che corre ad acchiappar pesci.
Fin qui niente di strano, mi direte. Sì, vi risponderei, se non fosse che, per ammirare queste foto, ci si debba immergere con le bombole a
27 metri di profondità nel relitto trasformato, per l’occasione, in una galleria d’arte subacquea.
I pezzi sono stati racchiusi tra due fogli di plexiglas uniti da un telaio in acciaio inox e una guarnizione in silicone ne ha impedito le infiltrazioni d’acqua. Poi sono stati attaccati alla nave attraverso forti magneti che, alla fine della mostra, ne hanno permesso la rimozione senza creare ulteriori danni.
Il progetto si chiama The Sinking World of Andreas Franke e , per capirne bene le dinamiche e vivere anche di suoni e sensazioni visive il progetto, vi consiglio di vedere il video che trovate a fine articolo.
Dopo questo primo esperimento, sono nate altre due serie che trovate sul sito dell’artista.
LINK UTILI:
The Sinking World of Andreas Franke – Website
The Sinking World of Andreas Franke – Facebook fan page
Categories: Arte & curiosità dal mondo, Curiosity killed the blogger
…esperimento inquietante, ma molto bello!
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Capisco cosa intendi… io non so se riuscirei mai ad andare a vedere sta mostra anche se fosse dalle mie parti… però è un progetto molto interessante, bello ed emozionante, ma sempre visto da qui ;)
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non riuscirei neanche io a fare immersione, ma è veramente bella nella sua …inquietante location…
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Esatto…
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Fiabesco! Marisa
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Molto!!! Ciao Marisa :)
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Atmosfere molto burtonesche, non trovi?
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In effetti alcune scene sono inquietanti, tipo il pazzo in sedia a rotelle, ma il paragone mi pare esagerato, una vaga idea… almeno per me ;)
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Boh io qualche rimando ce lo vedo XD
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Sublime!
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Sì, un bell’esperimento di arte estrema ;)
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Ci vorranno anche i visitatori estremi
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Ci sono… il luogo è molto frequentato dagli appassionati di immersioni perché, a quanto pare, c’è un gradino artificiale che cala a strapiombo, almeno così mi è parso di capire, non me ne intendo molto di queste cose sinceramente…
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