A dispetto dello pseudonimo che potrebbe far presagire qualcosa di basico, l’arte urbana (e non solo) dello street artist italiano Lucio Bolognesi, in arte Basik, ha una mescolanza di influenze e stili che la rendono tutt’altro che semplice.
Attivo fin dagli anni ’90 e nascente come grafico, egli ha attraversato diverse fasi nel suo percorso artistico passando dallo spray ai pennelli e innestando elementi d’arte più tradizionali con la street art e con quelli derivanti dalla cultura dello skate. In questo senso egli riprende, con l’intento di esaltare e omaggiare, esperienze come quella di Jim Phillips che, per chi non lo conoscesse, rappresenta un guru della grafica dello skate. Questo settore non è tuttavia l’unico da cui Basik trae ispirazione.
Egli infatti si rifa all’arte sacrale, all’espressionismo, alla pittura medievale, alla grafica e alla tipografia.
Ma Lucio Bolognesi non è sempre stato Basik, la sua esperienza coi graffiti nacque a 12 anni sotto lo pseudonimo di Lego che gli rese riconoscimenti a livello europeo. Nella seconda metà degli anni ’90 la storica rivista italiana sulla cultura Hip Hop Aelle lo nominò uno dei tre maggiori writer italiani. Poi, passando per la Street Art Sweet Art al PAC di Milano e tanti altri festival a cui ha partecipato, approda a Basik e a nuove forme sperimentali di linguaggi artistici.
Date uno sguardo alla galleria, a me il suo stile piace parecchio e a voi?
Per saperne di più / Useful links:
Basik – Website
Basik – Facebook fan page
Categories: Arte & curiosità dal mondo, Street art
L’ha ribloggato su Meet The Artists – Art Box .
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