L’arte del ricamo ha subito poche variazioni nel corso del tempo, per questo motivo le opere innovative dell’artista peruviana Ana Teresa Barboza mi hanno colpito immediatamente.
Non è solo per il loro singolare debordare dal telaio ma anche per ciò che rappresentano soprattutto nella serie dedicata al corpo umano.
L’artista gioca con il mezzo, si diverte a creare livelli di senso differenti usando il corpo e la psiche. Le sue mani che si cuciono il cuore o che si rattoppano gli organi, i tentativi di strapparsi i piccoli filamenti che la compongono, di allentarne la stretta… La sensazione è di ribellione verso un corpo prigione che stringe, infastidisce, tarpa le ali, va aggiustato…
Un esperimento molto interessante che porta alla riflessione sul corpo e sul proprio modo di concepirlo.
Ecco le immagini. Buona visione!
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Categories: Arte & curiosità dal mondo
L’ha ribloggato su Petites ideès mauvaises * Viola de Lapalisse.
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Stupendi lavori, ogni pezzo sembra che debba uscire straboccare, dentro e fuori dal corpo connessioni come flussi, strappi, lacerazioni e bisogno di raccontarsi, la nonna, la mamma, la figlia un percorso per restare al passo con la contemporaneità!
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Che bellezza le tue interpretazioni Vanni… Grazie :)
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I tui articoli ispirano! :)
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Wow! Grazie e buona domenica :)
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Sono bellissimi, ma puff… ho dovuto farmi forza che in alcuni casi, mi hanno come dire… raggelato (sono un attimo emofobico) ma l’idea e la forza rappresentativa sono davvero grandi.
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Ti capisco, è la stessa cosa che ho provato anch’io… Che forza però eh?!
Ciao Gianni, buon we!
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^_^ Grazie altrettanto a te
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