Arte & curiosità dal mondo

Curiosity killed the blogger – Teatro Andromeda, il paradiso creato dal pastore scultore

Teatro Andromeda- Icaro morente

Sapete quando ci si innamora e il cuore prende a battere e si incendia ubriaco di endorfine? Bene, così son io: fradicia, completamente vinta, scintillante d’amore verso un luogo e la sua storia. Che vi voglio raccontare…
È successo tutto all’improvviso. Nel dedalo del web è apparsa una foto, forse mi cercava o viceversa, fatto sta che ci siamo piaciute e da lì è nata un’intensa liaison. In realtà in quel momento non potevo soffermarmi per cui l’ho annotata fra gli appunti e sono andata oltre ma il germe si era insinuato e il suo richiamo continuava ad affiorare.

Il pensiero correva sui campi deserti giocando col vento che sapeva di terra. Una grande statua si stagliava sull’orizzonte esortandomi a rallentare. Stavo entrando in un luogo sacro e l’animo doveva rimanere teso per percepirne la grandezza e fondermi con essa. Solo allora mi appariva l’apertura, una piccola porta girevole semi nascosta. Mi avvicinavo con timore, la varcavo e venivo invasa da un flusso di luce, una dimensione altra intrisa di estasi estetica. Davanti a me un teatro greco, un piccolo grande teatro con un cancello verso l’infinito…

Teatro AndromedaChe fosse un sogno? No che non era un sogno. Io quell’immagine l’ho ripescata e ho scoperto la sua storia.
Ebbene, vi presento il Teatro Andromeda la cui intensa architettura si fonde con le montagne di Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento.
A voi non sembrerà poi tanto strano, la Sicilia conserva diverse tracce, alcune proprio ad Agrigento, del passaggio greco. E invece no, il teatro, così come le sculture che lo custodiscono, è stato costruito da un pastore scultore di nome Lorenzo Reina. La struttura si trova, insieme ai 70 asini da latte che vi vengono allevati, nelle sue terre a circa 1.000 metri di altezza. Precisamente nella Fattoria dell’Arte Rocca Reina, azienda di allevamento e coltura biologica che è anche fattoria didattica. Teatro AndromedaLorenzo Reina è infatti più di un normale pastore, egli sente costantemente la sua natura d’artista. Per cui, oltre ad insegnare ai bambini a fare il pane e la ricotta o a curarli con pratiche di onoterapia, dà loro anche le prime basi della scultura.

Aggiungete a tutto questo la Natura e capirete la portata di quest’uomo. La capirete di più, anzi, quando vi avrò parlato del suo passato visto che Lorenzo non è sempre stato un pastore. Suo padre lo era ma lui no, lui, mentre pascolava le pecore, creava le sue sculture utilizzando pietra, creta e legno. La svolta avvenne quando fu chiamato a Teatro Andromeda - SiciliaNapoli per la leva militare e conobbe il suo primo maestro, Gabriele Zambardino, che gli fornì le prime cognizioni tecniche e lo spronò a elaborare il suo modo spontaneo di far arte. Poco dopo venne organizzata una collettiva in cui fu invitato a partecipare. La passione per l’arte era troppo forte, così Lorenzo decise di abbandonare il mestiere paterno e di dedicarsi alla scultura. Però poi successe qualcosa che rivoluzionò nuovamente la sua vita: suo padre, sul letto di morte, gli chiese di non buttare al vento ciò che aveva costruito in tanti anni e lui, unico maschio di famiglia, accettò di tornare nelle sue terre e dedicarsi all’azienda.
Fattoria dell’Arte Rocca ReinaEt voilà eccolo di nuovo pastore, ma stavolta anche scultore affermato. Le sue opere sono notevoli e custodite in parte nell’edificio ottagonale posto all’ingresso dell’azienda, una sorta di museo personale ispirato al Castel del Monte (Puglia). Lorenzo è sensibile ai valori metafisici della geometria, quegli otto lati non sono casuali: 8 sono i pianeti del sistema solare, il numero 8 in algebra rappresenta l’infinito, 8 è un numero di transizione fra la perfezione del 7 e il 9 che simboleggia la nascita. Insomma, niente è lasciato al caso.

Ma torniamo all’opera che mi ha fatto perdere il sonno e che è “nata dalla poesia e per la poesia: la poesia che si esprime attraverso la scultura e la scultura che diventa poesia“. Teatro AndromedaIl Teatro Andromeda è stato costruito in 20 anni e le 107 sedie poste nella platea formano la costellazione di Andromeda. Esso accoglie mostre d’arte e spettacoli per pochi.
La sua estrema bellezza è data dal fatto che il suo essere costruito sul limitare di uno strapiombo, crea un senso di continuità fra sé e la natura circostante. In pratica ci si sente parte del paesaggio, ci si fonde con l’essenza del mondo.
Avrete capito quanto questo luogo abbia fatto breccia nel mio animo tanto che mi piacerebbe andare a congiungermi con lui. In realtà questo articolo ha lo scopo di reclutare volontari che mi accompagnino per il solstizio d’estate in cui si festeggia la Festa della Luce. Ho visto foto di Icaro morente disteso sul palcoscenico, tramonti infuocati sulla valle sconfinata e cieli notturni puntinati di stelle. E io vorrei essere là, in quella pace, a specchiarmi in Andromeda…

N.B. esiste un film documentario dal titolo “Pietra pesante” di Davide Gambino che parla della storia di Lorenzo e che sta girando per i festival. Pensate un po’: proprio lunedì prossimo 30 novembre sarà proiettato a Cagliari in occasione del Babel Film Festival. io ve l’ho detto!
Trovate il trailer a fine articolo.

Fonti: Teatro Andromeda | Rocca Reina | Lorenzo Reina scultore-pastore

14 replies »

  1. Credo che per correttezza lei doveva chiedere il permesso per utilizzare fotografie scattate da me e comunque è educazione inserire la didascalia citando l’autore della foto. In questo blog vi sono due mie foto del teatro Andromeda, una ritrae il teatro al tramonto in una giornata particolare con un cielo drammatico da cui filtrano i raggi del sole. Desidererei che riparasse questa mancanza, anche la fotografia, così come altre arti, ha autori che meritano rispetto ed è tutelata dalle leggi sul copyright. Grazie!

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    • Se si fosse preso la briga di esplorare il mio blog, avrebbe capito che questi concetti sono non solo compresi ma anche dovutamente messi in pratica, e pure con pignoleria. Evidentemente le sue foto non avevano nessuna indicazione di paternità e, non sapendo che le avesse scattate lei, non mi sono posta il problema né potevo inventarmelo visto che (purtroppo) non sono veggente. Detto questo, se mi segnala esattamente le foto, avrò cura di eliminarle visto che ci sono modi e modi di segnalare le cose e il suo non rientra fra i miei preferiti.
      Saluti.

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  2. Emozioni allo stato puro.
    Grande uomo, grande artista, grande figlio, grande marito e grande padre.
    Chissà se un giorno avrò la fortuna di andare in quei luoghi per ammirare la natura, le opere di Lorenzo Reina e godere di tante e tali bellezze.
    Ho appena seguito su Geo Magazine un documentario su Lorenzo Reina.

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    • Ti capisco. Pur non avendo seguito quel documentario, quello che ho letto su di lui è bastato per nascere anche in me il desiderio di andare a visitare la sua grande creazione!

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  3. Barbara,vorrei poterti ringraziare personalmente. Ti invito al viaggio, per esserci, al Solstizio d’Estate 2018.Sarai mia graditissima ospite. Saluti Solari !

    Lorenzo

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    • Ciao Lorenzo, che bello sentirti!!! E che bello sarebbe venire da te per il solstizio… Quello che hai creato è una specie di sogno ad occhi aperti, un posto magico carico di energia che vorrei tanto assorbire insieme a te e agli altri fortunati che saranno presenti. Però quest’anno non so se ce la farò… Ma prima o poi vengo, è una promessa :)
      Saluti solari anche a te, a prestissimo :)

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      • Ciao Barbara,se non per il Solstizio d’estate,allora quando potrai,quando vorrai,,, con l’occasione,ti comunico che il Teatro Andromeda sarà raccontato all’interno di “Arcipelago Italia” alla 16 Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia (26 maggio -25 novembre 218) . Grazie per i tuoi pensieri stupendi e a prestissimo !

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      • Questa è una bellissima notizia! Io sono una fervente appassionata delle Biennali di Venezia. Purtroppo le mie risorse mi consentono di andare a vedere personalmente solo quella d’arte. Più che altro devo scegliere e, per affinità col mio lavoro, l’arte è decisamente più vicina. Però seguo sempre con piacere a distanza anche quella di architettura per cui avrò modo di leggere e condividere questa tua presenza. Anzi, se ti va, segnalaci qui qualche articolo in modo che questa pagina abbia maggiori informazioni riguardo la tua opera ;)

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