
James Brock versa acido nella piscina per soli bianchi del Monson Motor Lodge – Fotografia di Horace Cort
Tipo:
Fotografia in bianco e nero
Autore:
Horace Cort
Anno:
1964
Luogo:
Sant’Agostino, Florida
Ragioni e scopi di questo articolo (sezione facoltativa):
Ci sarebbe da aggiungere il genere. Horror senza esitazioni. La verità è che conosco questa foto, e questa storia, da anni e l’ho rimbalzata in bozza su varie rubriche ma non sono mai riuscita a pubblicarla. Fino ad ora almeno. Il motivo è che il razzismo rappresenta una delle stupidità umane che mi indispongono al punto da impedirmi di essere razionale. Tuttavia, visto che sono convinta che diffondere e rendere evidente la suddetta stupidità possa evitare che si perpetuino atteggiamenti di tal vile portata, mi son finalmente decisa a farlo.
Mi limiterò ad esporvi i fatti e a mostrarvi le foto. A voi le conclusioni.
Antefatto:
Andiamo per gradi. L’11 giugno 1964 al celebre attivista statunitense Martin Luther King Jr. viene negata l’entrata al ristorante solo per bianchi del Monson Motor Lodge e, alla fine dei giochi, viene arrestato per violazione di domicilio. Ad impedirne l’accesso è il proprietario James detto Jimmy Brock.
L’episodio desta scalpore e indignazione e va ad alimentare la tensione che già da tempo in città anima proteste pacifiche e manifestazioni che prendono il nome di Movimento di Sant’Agostino.
Fatto:
Il 18 giugno 1964 un gruppo di attivisti neri e bianchi si butta nella piscina solo per bianchi del Monson Motor Lodge. La protesta è organizzata da Martin Luther King Jr. e due collaboratori.
Jimmy Brock, che oltreché proprietario del Motel, è anche presidente del Florida Hotel & Motel Association e membro di diverse associazioni massoniche (giusto per farvi capire il personaggio e la sua probabile vicinanza a KKK e derivati), non riesce a credere che i manifestanti abbiano osato tanto. Afferra una tanica di acido muriatico usato per il lavaggio delle piscine e ne rovescia il contenuto in acqua per indurli ad uscire. Tutto ciò mentre urla: “I’m cleaning the pool!” (Sto pulendo la piscina).
Ovviamente scoppia il panico fra i manifestanti finché uno dei nuotatori, sicuro che in tanta acqua quella quantità d’acido non rappresenti una minaccia, beve una sorsata mostrando agli altri l’assenza di pericolo. Successivamente fa irruzione la polizia che si butta in piscina e arresta tutti mentre Martin Luther King Jr assiste all’accaduto assieme ad altri manifestanti dall’altra parte della strada.
Note a margine
Queste foto, e quelle dei poliziotti che si buttano in piscina per arrestare i manifestanti, fecero il giro del mondo e sono fra le più famose del Movimento per i diritti civili degli afroamericani. Nello specifico lo scatto sopra è del fotografo Horace Cort di cui ho trovato poco e tutto in relazione a Martin Luther King Jr. Probabilmente si trattava di un fotoreporter freelance o al soldo di qualche giornale.
La foto non è di particolare pregio ma risulta molto forte, è il classico scatto le cui considerazioni tecniche si annullano per tuffarsi nel vascone melmoso del sociale. La cosa più assurda, che vi fa capire i tempi e le umiliazioni che subivano i neri prima del riconoscimento dei loro diritti, è che molte persone del tempo ricordano Jimmy Brock come la vera vittima di questo incidente.
Per esigenze di brevità, la questione del Movimento dei diritti civili e di Martin Luther King Jr è trattata in modo rapido, ma val la pena approfondirla per cui vi ho fornito un po’ di fonti a chiusura dell’articolo. In galleria la sequenza dell’accaduto.
Fonti:
Movimento per i diritti civili degli afroamericani – Wikipedia | Movimento Sant’Agostino – Wikipedia | Motel manager pouring acid in the water when black people swam in his pool, 1964 | Hotel owner Brock dies – Man became focus of local civil rights protest | Remembering A Civil Rights Swim-In: ‘It Was A Milestone’ Motel Manager Pouring Acid Into Pool to Drive Blacks Out, 1964 | Martin Luther King Jr. – Wikipedia
Quando una foto racconta molto di più di un semplice attimo di storia
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Già…
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Ogni essere vivente merita di vivere e di essere rispettato, la violenza e l’indifferenza non sono accettabili.
Trovo personalmente che sia giusto e opportuno ricordare, diffondere questi eventi perché non avvengano più violenze .
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Sono d’accordo :)
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Non sono d’accordo sullo scarso pregio delle foto.
Sono foto corrette tecnicamente e con alto contenuto sociale e storico, a mio parere sono fotografie eccezionali.
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Beh mi pare che il fatto che siano eccezionali sia ben evidenziato in questo articolo. Parlo della bassa qualità delle foto ma il loro valore è indiscutibile.
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