Tramite i miei amici di Street Art United States, con cui condivido gusti e filosofia, son venuta a conoscenza di un progetto interessante di cui sento l’esigenza di parlarvi. Si tratta di “Splash and Burn“, una campagna artistica di sensibilizzazione, realizzata in Indonesia, contro l’industria dell’olio di palma. Nello specifico ciò che viene contestato, come suggerisce lo stesso nome “Taglia e brucia“, è l’abitudine dei contadini di bonificare le piantagioni di palma da olio utilizzando questo metodo a basso costo. Ciò non giova di certo all’ambiente in quanto causa deforestazione, foschia transfrontaliera, spostamento umano e animale con mutamento dell’habitat naturale e relative conseguenze.
Il progetto è nato nel 2015 quando, nell’Isola di Sumatra, andarono a fuoco decine di migliaia di acri di foresta. Ciò comportò la creazione di una foschia che interessò tutta la regione e che fu aggravata dall’arrivo di un El Niño. Il celebre artista lituano Ernest Zacharevic, già noto a questo blog, si trovava nel suo studio a Penang, in Malesia, città che fu completamente ricoperta dalla foschia. Fu allora che iniziò a riflettere sulla questione dell’industria dell’olio di palma e sul ruolo dell’Indonesia, una delle maggiori produttrici del prodotto. Lì nacque l’idea: coinvolgere artisti da tutto il mondo per creare delle opere d’arte nel territorio. Sparsi per l’Isola di Sumatra, sono stati così creati murali e installazioni firmati da artisti di rilievo nel panorama della strert art internazionale. Oltre al già citato Ernest Zacharevic (Lituania) hanno collaborato al progetto Mark Jenkins (USA), Pixel Pancho (Italia), Isaac Cordal (Spagna), Strøk (Norvegia),
Gabriel Pitcher (Regno Unito) Bibi Chun (Malesia) e Axel Void (USA). Quest’ultimo sta inoltre lavorando a un film che parla della vita dei bambini nati nelle piantagioni dell’isola.
In questi due anni Ernest Zacharevic, con la coordinazione di Charlotte Pyatt, ha studiato e approfondito il problema recandosi nei luoghi con esperti e specialisti del settore. Nel frattempo è stata rilasciata “Splash and Burn”, una stampa in edizione limitata che ha permesso il totale auto finanziamento del progetto. Da febbraio gli artisti citati hanno deciso di aderire alla causa arrivando in segreto per realizzare le opere.
“L’idea, è quella di utilizzare la street art e l’arte pubblica per avviare un dialogo e sensibilizzare sul problema della deforestazione, dello spostamento della fauna selvatica e altre questioni legate all’industria dell’olio di palma”
Con queste parole Ernest Zacharevic descrive il progetto che, a mio parere, merita attenzione e diffusione. Per sostenere l’attività, visitate il sito Splash and Burn, quello di Ernest Zacharevic o contattatelo all’indirizzo email info@ernestzacharevic.com. Se volete, inoltre, approfondire l’argomento, vi consiglio di consultare l’articolo sul guardian, completo di commenti e dichiarazioni degli artisti, e quello su Street Art United States tramite il quale son venuta a conoscenza della campagna.
A seguire, tutte le info, i link e la gallery con le opere. Buona visione!
Splash and Burn: Website | Instagram
Sumatra Orangutan Society: Website | Facebook fan page | Twitter
Orangutang Information Center: Website | Facebook fan page | Twitter
ARTISTI
Mark Jenkins: Website | Facebook fan page | Instagram | In questo blog
Axel Void: Website | Facebook fan page | Instagram | In questo blog
Pixel Pancho: Website | Facebook fan page | Instagram | In questo blog
Isaac Cordal: Website | Facebook fan page | Instagram | In questo blog
Strøk: Website | Facebook fan page | Instagram | In questo blog
Gabriel Pitcher: Website | Facebook fan page | Instagram | In questo blog
Ernest Zacharevic: Website | Facebook fan page | Instagram | In questo blog
Bibi Chun: Instagram | In questo blog
Categories: Arte & curiosità dal mondo, Street art
Veramente ben fatta questa iniziativa. Grazie della condivisione, merita senz’altro un approfondimento.
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Son d’accordo!!! Figurati, è un piacere :)
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