“Mi chiamo Vincenzo Pattusi, non mi piacciono troppo le definizioni, ma se me ne dovessi dare una direi sicuramente che sono un disegnatore…”
Vincenzo Pattusi
NOTE BIOGRAFICHE:
“Se le vie che portano a Roma, o quelle del Signore, sono infinite, le strade che portano alla pittura non sono, di sicuro, solo appannaggio delle scuole specializzate, oggi più che mai. Vincenzo Pattusi approda al mondo dell’arte come artista, dopo una laurea in storia dell’arte e un master in conservazione e restauro: queste sarebbero informazioni solamente biografiche se solo non avessero un peso specifico e determinante nella sua “bulemica” produzione. A voler individuare delle costanti nella sua poetica sarebbe complicato perché nel suo percorso Pattusi, che passa da esperienze da writer, alla pittura su tela, all’objet trouvè, produce una valanga di immagini che, sin dai suoi esordi nella scena artistica, non ha risparmiato di accumulare in affollate installazioni da wunderkammer metropolitano. Nelle sue ultime opere, apparentemente, predilige un modus che pare mutuato dalla pittura naif, ma nel suo continuo rimuginare immagini non è mai del tutto chiaro quello che vuole raccontarci. Pattusi non rinuncia mai a nulla e non sarebbe poi così strano che a guidarlo possa essere uno sguardo verso la contemporaneità e uno che, magari, strizza l’occhio a qualche scuola di pittura del 17° secolo; sembra quasi che voglia curare questo tempo strabordante di immagini, non già alla maniera del Savonarola, con il suo falò delle vanità, ma con ancora più immagini, senza mai trovare pace e continuando a riversare in questo mare pittura su pittura: ad aiutarlo delle buone mani ed una testa ricca di storia dell’arte che le guida.”
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