
Prima e Dopo, restaurando l’ordine naturale. (video / foto / performance / paesaggio sonoro) (2015/2016). Museu José Malloa (Portogallo) – Foulards di seta: tecnica mista: fotografia e fotoritocco su seta, dipinta e cucita a mano con fili dorati. 50×50 cm
“Intendo l’arte come un dialogo in cui interagisco con le persone. Nelle mie opere l’oro rappresenta la resilienza: dipinto per mostrare con orgoglio i segni della pelle, lavorato a uncinetto per avvolgere e dar riparo alle cicatrici delle nostre radici, suturato per guarire le ferite e ricomporre i cocci di una persona cara o cucito unendo i pezzi di facce diverse per dar vita a nuovi volti… La donna fa parte integrante delle mie opere, perché come donna vivo, guardo e creo.”
Monica Mura
NOTE BIOGRAFICHE:
Monica Mura. (Cagliari 1979). Artista interdisciplinare. Dottoressa Magistrale in D.A.M.S., Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo specializzata in Linguaggi multimediali. UNITO. Ha realizzato diverse azioni e mostre individuali e collettive tra Italia, Spagna e Portogallo (Museo Thyssen-Bornemisza, MAC Museo de Arte Contemporáneo de A Coruña, Museu José Malhoa de Caldas da Raiña). Il suo percorso si caratterizza per un profondo compromesso sociale diretto all’integrazione e alla visibilità di persone in rischio di esclusione sociale. Ha partecipato in progetti contro la violenza di genere (Mulleres en acción: violencia zero, Deputación de Pontevedra, Non máis sabas tinguidas, Concello de Ribadavia, Non una di Meno, Teatro Tonio Lanusei) e in atti volti a promuovere la visibilità della donna nella produzione culturale. Ha ricevuto diversi riconoscimenti ed è stata selezionata grazie alla sua opera ‘Sas Diosas. Miradas, sa arèntzia mea’ in cui parla della donna e della terra Sarda, per far parte di Nos+Otras: en Red 2015-2017 (Noi+Altre: in Rete), un progetto integrato nel programma Educazione e Azione sociale di EducaThyssen, per costruire uno spazio di creazione permanente in cui lavorare sulla questione di genere nell’ambito del museo, della cultura e del patrimonio. La sua opera fa parte di collezioni pubbliche e private, tra cui spiccano i fondi del Museo Provincial de Lugo. Vive in Spagna a Santiago de Compostela e fa parte dell’associazione MAV Mujeres en las Artes Visuales, e del Comité Científco del Congreso de Xéneros, Museos, Arte e Educación della Rede Museistica Provincial de Lugo (ES).
LINK UTILI:
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Monica Mura – Me Ama. No me Ama. (M’ama. Non m’ama) 2015. Come un amore innocente può trasformarsi in un amore tossico. Deputazione di Pontevedra. #ViolenzaZero. Fotografia
Monica Mura – Me Ama. No me Ama. (M’ama. Non m’ama) 2015. Come un amore innocente può trasformarsi in un amore tossico. Performance contro la violenza di genere. Deputazione di Pontevedra. #ViolenzaZero. (video / fotografia / performance / paesaggio sonoro) 20 min
Monica Mura – Non + Sabas Tinguidas. (Non più lenzuola macchiate) 2016. #nonmaissabastinguidas. Azione collaborativa in Rete tra Spagna e Italia + Performance 25N contro la violenza di genere. Concello de Ribadavia. (Spagna) (azione / performance / paesaggio sonoro)
Monica Mura – Sas Diosas, Miradas sa arèntzia mea. (2015). Esposizione al Museo Thyssen Bornemisza di Madrid (Spagna) 2016. video / installazione / fotografia / paesaggio sonoro (2015)
Monica Mura – Non + Sabas Tinguidas. (Non più lenzuola macchiate) 2016. #nonmaissabastinguidas. Rete: salvati o acchiappati. Performance 25N contro la violenza di genere. Concello de Ribadavia. (Spagna)
Monica Mura – Nos+Otras: en Red. El Retrato. (Noi+Altre: in Rete. Il Ritratto) (2015-2017). Esposizione “El espacio de la Memoria” al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid (Spagna) 2017. Selezione delle opere risultanti dai laboratori creativi
Monica Mura – El Mapa de Oro. (Il mappa d’Oro) 2013. Segni che parlano. (peformance / paesaggio sonoro / fotografia / video) Ogni mappa racconta le sue storie, ed ogni storia è motivo di soddisfazione e fonte di bellezza
Sas Diosas, Miradas sa arèntzia mea. (2015). Video. L’artista trasforma in pittura le gocce del suo sangue per ritrarre le donne che insieme rappresentano le ultime sei generazioni della sua famiglia materna: Mariagiuseppa Mulas, Giuseppina Madau, Giovanna Saba, Ines Serra, Monica Mura, Gaia Plateo
Monica Mura – Prima e Dopo, restaurando l’ordine naturale. (2015-2016). Esposizione al Museu José Malloa (Portogallo) – Performance con paesaggio sonoro: 20 min
Monica Mura – Sas Diosas, Miradas sa arèntzia mea. (2015) Installazione: Sas Raighinas (Radici) Tecnica Mista. 25×25 cm
Prima e Dopo, restaurando l’ordine naturale. Monica Mura utilizza i programmi di fotoritocco per invecchiare se stessa proiettandosi nel futuro: ogni ruga e imperfezione della pelle celebra la donna e la saggezza, ristabilendo simbolicamente l’ordine naturale della vita. (video / foto / performance / paesaggio sonoro) (2015/2016). Museu José Malloa (Portogallo) – Foulards di seta: tecnica mista: fotografia e fotoritocco su seta, dipinta e cucita a mano con fili dorati. 50×50 cm
Monica Mura – Recordando Sas Diosas. (Ricordando Sas Diosas) 2015. Performance. Museo M.AR.CA de Cacabelos. (Spagna)
Monica Mura – Nos+Otras: en Red. El Retrato. (Noi+Altre: in Rete. Il Ritratto) (2015-2017). Esposizione al Museo Provincial de Lugo (Spagna) 2015. Azione collaborativa
Monica Mura – Me Ama. No me Ama. (M’ama. Non m’ama) 2015. Come un amore innocente può trasformarsi in un amore tossico. Performance contro la violenza di genere. Deputazione di Pontevedra. #ViolenzaZero. (video / fotografia / performance / paesaggio sonoro) 20 min
Monica Mura – Nos+Otras: en Red. El Retrato. (Noi+Altre: in Rete. Il Ritratto) (2015-2017). Esposizione “El espacio de la Memoria” al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid (Spagna) 2017. Carte da lettera sigillate con i dati e le storie segrete delle partecipanti al progetto
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