
Come ben sapete, sono entrata in fissa da tempo sulla relazione fra visitatori e opere d’arte. Ovviamente in un contesto museale. Per questo non mi ha stupito particolarmente conoscere il lavoro del fotografo francese Stefan Draschan. Diciamo che ho capito benissimo la sua esigenza e la sensazione ammaliante di stare fermi ore ad attendere che arrivi proprio quel visitatore che sembra uscire dal quadro, o volerci entrare, o interagire… Insomma, ci siamo capiti.
A differenza di me, però, Stefan Draschan ha la mano e l’occhio professionali, quelli che determinano la qualità di un bel lavoro. Parlo della sua serie “People matching artworks” che trovate a seguire nella gallery. Buona visione!
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L’ha ribloggato su Arte&Culturae ha commentato:
Simpatico ed interessante questo tema fotografico 😉
grazie per la sua pubblicazione, rilancio.
Grazie a te per la condivisione 🙂
Buon fine settimana Barbara 🙂
Grazie, anche a te 🙂
Grazie 🙂
Davvero opere molto originali. Isabella
Hai detto bene: opere… Perché la prospettiva è capovolta: l’opera non è più quella vera e propria che sta osservando il visitatore, bensì ingloba anche quest’ultimo e diventa altra…
Proprio così . E lì è la genialità, nel vedere oltre. Grazie a te. Buon weekend. Isabella
Buon we a te 🙂
Idea intrigante. Qui penso siano comparse! O no?
No, ho letto che se ne sta ore e ore ad aspettare… e ci credo, lo faccio anch’io! E’ divertente 🙂
Incredibile! Non il fatto che stia lì (come ricordo fai tu, si nota infatti) quanto che incontri personaggi simili! E’… favoloso vedere quanta gente interessante passi davanti alle opere.
Un’opera che guarda l’opera.