Dite la verità, anche voi avete pensato a fotografie ritoccate digitalmente. E invece no, le strutture levitanti ed esplose dell’artista statunitense Ben Grasso sono dei semplici dipinti a olio.
Il forte iperrealismo, inoltre, si fonde con la componente ingegneristica ed architettonica sempre presente nei suoi lavori. Il tutto in un’esplosione sia in senso letterale che non, che è stata spesso paragonata all’architettura dell’apocalisse. La struttura decostruita, infatti, si staglia su un cielo terso in assenza di gravità. Se sia distruzione o ricostruzione non è chiaro, ciò che conta è l’effetto spiazzante che non lascia certo indifferenti.
Ecco le immagini. Buona visione!
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Categorie:Arte & curiosità dal mondo
Fui in passato un po’ critico sull’ iperrealismo, ma in effetti, studiando con la lente certi Caravaggio (le malattie sulla frutta del famoso canestro etc)… è una disciplina che gli artisti praticano da un bel po’ di tempo; Certi quadri odierni (Marco Grassi, Robi Eley, Gottried Helnwein che invito a visionare !!!) sono veramente indistiquibili da fotografie;
E’ arte ??? Ad oggi, penso proprio di si e penso che sia una forma altissima di sublimazione dell’ immagine, anche se a discapito della fantasia, cosa che invece “salva” il Ben Grasso da te divulgato.
…….. Brava…… Sempre.
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Non mi trovi d’accordo sulla questione iperrealismo ma comprendo il tuo punto di vista.
Figurati, è sempre un piacere 🙂
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…Sob ! … in effetti non ho dato un giudizio sull’ iperrealismo, anzi ammetto di far travisare alcuni miei dubbi vecchi e alcune certezze attuali…. cioè cosa intendi – se posso ?- con il …non mi trovi d’ accordo?
Scusa la logorrea
Pablito
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Nel senso che io non ho mai avuto dubbi che potesse essere arte… Tutto qui 🙂
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Grazie !!!
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