Reylia Slaby è una fotografa di origini caucasiche nata e trapiantata in Giappone. In lei combattono quindi derivazioni e influenze diverse che si esprimono nella sua incessante esigenza di definire la sua identità. Nel suo lavoro questo tema è sempre stato costante, in particolare il fatto che, nonostante il Giappone per lei rappresenti casa, ci si senta sempre come un ospite, un visitatore.
Ciò è dovuto a uno spiacevole episodio accadutole in metropolitana nel 2014 quando un giapponese la rimproverò urlandole che dal suo aspetto non potesse dirsi giapponese e la cosa degenerò fino a che l’uomo fu portato fuori dalla metro a forza.
Dal 2014 la fotografa ha realizzato due serie riferite a questo discorso: la prima dal titolo “Tales from Japan” e la più recente “And now“.
Si tratta di ritratti dell’artista da cui deriva un sentimento di rassegnazione: c’è ancora tanto da fare prima che possa venire accettata, o forse non lo sarà mai, probabilmente non esiste una risposta possibile in grado di sistemare le cose. Ad ogni modo Reylia Slaby continua a lottare e a rivendicare la sua identità fatta di storia, cultura e idee derivate dalla sua terra natia.
Ecco la gallery. Buona visione!
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Categorie:Fotografia, Il fotografo della settimana
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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