Ve lo confesso, avrei voluto vivere l’arte del 900. Questa consapevolezza, unita a non poco rammarico, sta diventando sempre più forte, soprattutto quando mi imbatto in scultori come l’inglese Lynn Chadwick (1914 – 2003).
Le sue astrazioni geometricamente ispirate che riproducono animali, insetti e uomini, sono pura poesia per i miei occhi per cui ho deciso di mostrarvi le sue opere nonostante non siano contemporanee.
Dopo essersi laureato in architettura, l’artista inizia a produrre le sue prime sculture nel 1945, dopo aver fatto ritorno dalla guerra. I suoi primi esperimenti, i mobiles, sono parzialmente influenzati dall’americano Alexander Calder. Dopodiché inizia a creare le balanced sculptures (sculture in equilibrio) e i profili geometrici in ferro e vetro, in cui dà sfogo a tutta l’inquietudine post bellica.
Il critico Herbert Read, scrivendo agli inizi degli anni ’50, si riferiva proprio a lui parlando della “geometria della paura” implicita nelle opere prodotte dalla più giovane generazione di scultori britannici del dopoguerra.
La fama comunque arrivò presto, nel 1956, quando ottenne il premio di scultura della Biennale di Venezia. Sempre in quell’anno fu incoronato dalla critica come erede naturale di Henry Moore, il maggiore scultore britannico del Novecento.
Insomma, non credo di dovervi dire altro, anche perché le immagini parlano da sole. Buona visione!
LINK UTILI:
Lynn Chadwick in questo blog | Website | Wikipedia
Categories: Arte & curiosità dal mondo, I grandi dell'arte
Mi evoca un misto fra le opere di Moore e quelle di Pomodoro
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L’ha ribloggato su Arte&Cultura.
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Grazie Pietro :)
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