L’artista moldava Bea Fremderman riflette sull’attuale crisi climatica e sull’emergenza ambientale che ne deriva. Le sue sculture vive di oggetti e abiti di tutti i giorni, sono parte, infatti, di un mondo apocalittico immaginario in un futuro non troppo lontano.
L’artista pianta semi di chia su jeans, felpe, mutante e altri capi d’abbigliamento che sembrano abbandonati sul filo da stendere. La Natura prende immediatamente il sopravvento in quanto l’uomo, in questo mondo, non c’è più. Esse diventano così “reliquie del futuro“.
Ecco cosa dichiara:
“Al centro del mio lavoro c’è questo problema di nuova natura: quali sono le cose lasciate indietro, cosa ci sopravviverà, come abbiamo cambiato il paesaggio?”
Interrogativi che portano a interrogarsi anche sul consumismo, su ciò che ci sopravviverebbe, e come.
Insomma, un progetto su cui vi invito a riflettere.
Ecco le immagini, buona visione!
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Categories: Arte & curiosità dal mondo
