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Calendario Mostre [301] – 13/06/2020

Out-of-blog Barbara Picci

Cosa troverete: Maurizio Donzelli @ Mac, Lissone; Filippo Riniolo @ Traffic Gallery, Bergamo; Sean Shanahan @ Mac, Lissone; Nobuyoshi Araki @ Galleria d’arte ARTEA, Milano; Alexis Harding @ Mac, Lissone; Davide Benati @ Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia; Nicolò Taglia @ Parco del Valentino, Torino; Alberto Fiorin @ Studiovivacomix, Pordenone; “Assembramenti” @ Galleria Michela Rizzo, Venezia; “/pan·de·mì·a/” @ Oratorio di San Mercurio, Palermo; “Showcase Exhibition” @ Galleria Lo Magno, Modica; “Share Happiness” @ Galleria Alberta Pane, Venezia; “Vincent Van Gogh Multimedia & Friends” @ Palazzo Dalla Rosa Prati, Parma; “Pesi massimi” @ Spazio Punch, Venezia; “15 Anni di Rosso20sette” @ Rosso20sette Arte Contemporanea, Roma; “Nüshu. La scrittura che liberò le donne” @ D3082 Woman Art Venice, Venezia; “Trait d’union” @ Galleria Melesi, Lecco

Maurizio Donzelli – Thresholds
L’appuntamento è per sabato 13 giugno, alle ore 18, sulla pagina Facebook del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone.
“Thresholds” – Mostra di Maurizio Donzelli
Per la prima volta nella storia del MAC, a causa dell’emergenza da Coronavirus che continua a richiedere particolare prudenza e evitare ogni forma di assembramento, l’inaugurazione della nuova mostra si svolgerà in modo innovativo, proposto al pubblico con un video visibile dalle ore 18 sulla pagina Facebook ufficiale del MAC di Lissone, raggiungibile al link https://www.facebook.com/museodartecontemporaneadilissone.
Da sabato 13 giugno aprirà infatti al pubblico «Thresholds», mostra personale di Maurizio Donzelli.
Pur nell’impossibilità di inaugurare in presenza la prima delle tre proposte che il MAC accoglierà nel corso del mese di giugno, uno streaming dalle sale espositive museali consentirà di vivere l’emozione del momento.
Saranno presenti l’assessore alla Cultura Alessia Tremolada, il direttore del Museo Alberto Zanchetta e la dirigente del Settore Cultura, Angela Levatino.
“L’attività del MAC ricomincia a pieno regime, una ripartenza che merita di essere sottolineata attraverso nuove modalità tecnologiche che rappresentano un unicum nella storia del nostro Museo – afferma Alessia Tremolada, assessore alla Cultura – Con questo intervento in streaming, potremo trasmettere all’utenza consolidata, a tutta la cittadinanza e a tutti gli appassionati di arte contemporanea il significato delle proposte culturali previste per il mese di giugno”.
Dove: Mac, Lissone
Quando: 13 giugno 2020 – 27 settembre 2020

Sean Shanahan – Singular Episodic
Se venisse interrogato sulla sua pittura, molto probabilmente Sean Shanahan ricorrerebbe al seguente aforisma: “Io sono in un oceano infinito di colore. Ho l’oceano tutto attorno e ne prendo un po’ nel palmo della mano: è sempre oceano, ma ora non è più infinito”.
Le opere di Shanahan sfuggono alla nomenclatura, riescono addirittura a farsela scivolare addosso, proprio come i loro bordi sagomati: acuti quanto arditi, capaci di inficiare la tradizionale geometria del “sacro rettangolo”.
Sono bordi intonsi, che mettono in evidenza il supporto in MDF, ma soprattutto servono a delineare e ripensare quella soglia che tende a graduare l’opera verso il mondo circostante.
Ridefinendo i confini della propria ricerca pittorica, l’artista riesce a minare qualsivoglia definizione, dando corso a una geometria che spariglia la tradizione e che sembra intraducibile altrimenti.
Dove: Mac, Lissone
Quando: 20 giugno 2020 – 27 settembre 2020

Alexis Harding – Skin Deep
In occasione del Premio Lissone 2018, la Giuria formata da Marco Meneguzzo, Demetrio Paparoni e Alberto Zanchetta aveva assegnato il “Premio MAC” a Alexis Harding, riconoscimento che gli ha permesso di programmare una mostra personale al Museo di Lissone. L’esposizione, che si concretizza a distanza di due anni, mette in luce la densità e intensità cromatica dell’artista. Grazie a una pratica di ripensamento dei limiti della pittura, l’artista ridefinisce l’epidermide della pittura, che, pur perdendo aderenza con la tela, acquista maggiore aderenza con la realtà.
Il lavoro di Harding è una combinazione di strategia, controllo, irrazionalità e abbandono. Esponente di spicco della cosiddetta “pittura processuale”, l’artista esplora e celebra le intersezioni tra astrazione e rappresentazione sottoponendo le opere a una singolare tensione fisica che le imbriglia e le allunga fino al punto di rottura.
Dove: Mac, Lissone
Quando: 27 giugno 2020 – 27 settembre 2020

Simposio d’arte #1: Nicolò Taglia
Il Simposio d’Arte nasce dalla necessità e dall’urgenza di creare un dialogo tra artisti e cittadini, al di fuori dei luoghi istituzionali dell’arte. Questo è un momento storico in cui è importantissimo un dibattito e uno scambio artistico-culturale vero, vivo e vibrante, non solo tra gli artisti e le varie figure che operano nell’ambiente artistico-culturale della città, ma – soprattutto – con il pubblico. I cittadini hanno bisogno di respirare bellezza e poesia, di fare esperienza e tesoro della creatività, dell’arte, di farsi ispirare e contagiare dalla creatività degli artisti. L’idea nasce nel febbraio 2020, causa covid-19 il Simposio era stato sospeso e rinviato. Ci saranno degli incontri all’aperto al Parco del Valentino, a cadenza settimanale, dove la curatrice inviterà alcuni artisti di Torino per dar vita a un dialogo tra artisti e pubblico. L’arte è di tutti, come il pane. Un pane spirituale di cui abbiamo un gran bisogno. Il primo appuntamento con il Simposio d’arte è previsto per sabato 13/6 dalle ore 18 alle ore 19 nel prato davanti al Gamma/Fluido. Il primo artista è Nicolò Taglia. Nicolò Taglia nato a Torino nel 1974, per molti anni ha lavorato come giardiniere. Appassionato dello spaccato sociale, usa la fotografia come mezzo d’espressione. Fotografa in bianco e nero con luce naturale. Ha partecipato a diverse mostre e collaborato per realizzare progetti editoriali dedicati alla fotografia.
Dove: Parco del Valentino, Torino
Quando: 13 giugno 2020 – 17 settembre 2020

Nobuyoshi Araki
Un cospicuo nucleo di polaroid e di stampe fotografiche ai Sali d’argento di Araki Nobuyoshi costituisce la mostra che ArteA Gallery inaugura sabato 13 giugno 2020, a cura di Gianluca Ranzi che firma anche il saggio presente nel catalogo edito per l’occasione.
Araki, nato a Tokyo nel 1940, è uno dei massimi fotografi giapponesi che ha contribuito a creare la fama internazionale della scuola di fotografia nipponica contemporanea. Araki ha portato ed esposto il suo lavoro nelle più prestigiose istituzioni museali di tutto il mondo, accompagnando spesso il successo e i record assoluti di visitatori con una scia di polemiche, e talvolta di censure, legate ai temi sessuali che egli affronta nel suo lavoro, seppur, come ha sempre fatto, caratterizzandoli con uno sguardo distaccato e partecipe allo stesso tempo, con un’estetica autentica e mai pornografica, poeticamente erotica piuttosto che volgare, calibrando con attenzione e controllo spontaneità, immediatezza e studio compositivo dell’immagine.
La sua opera propone di riconsiderare la realtà invitando a una forma di contestazione libera e spregiudicata dei limiti imposti da barriere sociali e culturali. La propensione ad esplorare la sfera privata e in particolar modo quella sessuale, nelle diverse sfaccettature di amore, erotismo, voyeurismo e perversione, va infatti inserita in un costante dialogo fotografico che Araki porta avanti dalla fine degli anni Settanta e che riguarda il rapporto tra privato e pubblico, tra Oriente e Occidente, tra tradizione e innovazione, in uno sguardo che dalla sessualità si alza a considerare i profondi cambiamenti intercorsi in Giappone negli ultimi quarant’anni, indagati con un occhio lucido e sognante insieme.
La mostra si compone di immagini tratte da alcuni dei cicli più rinomati dell’artista, tra cui “Women in Kimono” (2000) e “Tokyo Commedy” (1997), oltre alla serie “Flowers” (2007), una potente considerazione intorno al tema della bellezza e del tempo, dello sfiorire delle cose e della loro impermanenza, del loro fissarsi nella memoria come apparizioni teatrali dotate dell’energia del colore che solo un sogno lontano può restituire.
Dove: Galleria d’arte ARTEA, Milano
Quando: 15 giugno 2020 – 31 agosto 2020

Trait d’union
Una mostra non programmata, un’idea nata durante la Fase 2 grazie alle caricature realizzate da Claudia Chinaglia che hanno come soggetto alcuni artisti della Galleria Melesi. I suoi “preferiti”, come lei stessa li definisce nel libro che raccoglie tutti i disegni umoristici fatti al tempo del Coronavirus. Dal 19 marzo Claudia realizza ogni giorno un ritratto che dedica alle persone che fanno parte della sua vita; la pubblicazione giornaliera sui social media diventa un appuntamento fisso per molte persone che al mattino trovano il suo post a strappare loro qualche ansia e il primo (forse l’unico) sorriso della giornata. La sorpresa poi è grandissima quando si finisce per essere caricaturati! Così è successo alla gallerista Sabina Melesi nel giorno del 20° compleanno della figlia Eva, quando entrambe si sono viste trasformate in un abbraccio dello scultore Eduard Habicher, forte come l’acciaio, rosso come l’amore. E così è successo a Gianni Cella, che nella caricatura indossa i panni del suo “disagiato”… chi non ha provato almeno una volta questo sentimento durante il periodo Covid-19?
Pino Deodato ha il Chiodo fisso alla ricerca di risposte alle nostre incertezze. Fabrizio Dusi veste Enjoy, l’imperativo che ci invita ad apprezzare quello che abbiamo e a gioire di ogni momento che la vita ci offre. Mimmo Iacopino con i suoi materiali magistralmente intrecciati ci manda un messaggio di ordine e rigore che ci servirà per il rispetto delle tante nuove regole da seguire. Kazumasa Mizokami, calma orientale, sorregge serafico una sfera bianca che ci ricorda vagamente il virus che ci ha cambiato la vita ma che ora sembra aver assunto una tonalità meno pericolosa… Infine Nicolò Tomaini, ritratto sotto forma di un suo “caricamento”, nella speranza che carichi noi tutti di nuova spiritualità. Di ogni artista in mostra alcune opere significative selezionate dalla gallerista e come trait d’union tra di loro le caricature della Chinaglia.
Dove: Galleria Melesi, Lecco
Quando: 13 giugno 2020 – 29 agosto 2020

Alberto Fiorin – Con-Giunti
Con Alberto Fiorin entriamo dentro la dimensione di uno spazio emotivo e ricco di sfumature impalpabili quanto immerse profondamente nell’essere. Sembra un paradosso parlando di scultura, ma non è. Il lavoro di molti scultori contemporanei ci ha abituato alla complessità di determinare delle misure, alla incapacità di riuscire a dominare appunto lo spazio. Lo spazio piuttosto si abita, si esperisce, si intuisce, si associa a uno stato d’animo. Alberto Fiorin ci fa riflettere sull’inadeguatezza della traduzione da un alfabeto all’altro e, nel caso specifico, nel più “intraducibile” degli alfabeti, il braille, non corrispondendo affatto alle categorie esperenziali di chi non ha semplicemente gli stessi termini di paragone con le cose: il non vedente. La sfida è comunicare più che una parola una sensazione financo tattile e quindi un’idea. Il titolo della mostra “Con-giunti”, per la cura di Paola Bristot, si riferisce a un’espressione che è stata usata in questo ultimo periodo a livello “amministrativo” nelle nostre autocertificazioni, creando non poche discussioni in merito al suo significato applicato alle relazioni nella realtà. Ecco che nelle opere in mostra di Fiorin, “Corrimano”, “Domino”, “Prove di scrittura” sono i pezzi da con-giungere a spiegare da soli il significato del termine che così non risulta affatto contro-verso.
Dove: Studiovivacomix, Pordenone
Quando: 13 giugno 2020 – 16 agosto 2020

Vincent Van Gogh Multimedia & Friends
Per circa tre mesi, le splendide sale del prestigioso Palazzo Dalla Rosa Prati – tra il Battistero e il Palazzo Vescovile – diventano i canali di un viaggio nello spazio e nel tempo ma anche nell’universo creativo e nella logica complessa di una delle più intricate personalità della storia dell’arte
Dal 31 gennaio al 26 aprile 2020, “Vincent Van Gogh Multimedia & Friends” porta nella storica residenza incastonata nel cuore di Parma – Capitale Italiana della Cultura – un’esposizione straordinaria dedicata al genio olandese, che – grazie alle infinite possibilità offerte dalle nuove tecnologie – si mostra sotto una nuova e originalissima luce.
Riprodotti su supporti multimediali ad altissima qualità installati nelle splendide sale del palazzo, i ritratti e gli autoritratti, le nature morte e i paesaggi del pittore prendono letteralmente vita, raccontandosi attraverso dense pennellate dall’apparenza fortemente materica e fascinazioni digitali, che consentono al visitatore di vivere un’esperienza avvolgente e di sentirsi totalmente immerso in opere leggendarie.
Dove: Palazzo Dalla Rosa Prati, Parma
Quando: 13 giugno 2020 – 16 agosto 2020

Davide Benati – Origami (Opere recenti)
Dopo il successo riscosso nel 2019 ad Arte Fiera Bologna, con uno stand interamente dedicato a Davide Benati, la Galleria Bonioni Arte (Corso Garibaldi 43, Reggio Emilia) riprende la propria attività espositiva con una selezione di opere recenti dell’artista reggiano conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra sarà visitabile dal 13 giugno al 26 luglio 2020.
L’esposizione trae il titolo – “Origami” – da tre opere inedite ad acquerello su tela, che attraverso la puntuale stratificazione dei colori primari sembrano alludere all’arte giapponese di piegare la carta per ottenere forme che richiamino la natura.
Dove: Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia
Quando: 13 giugno 2020 – 26 luglio 2020

Share Happiness
Il progetto Share Happiness consiste in una trilogia di mostre che verranno realizzate all’interno dello spazio della Galleria Alberta Pane di Venezia, tra il 2020 e 2021.
La prima mostra ospiterà una selezione di gallerie veneziane, invitate a presentare una o due opere scelte tra quelle dei loro artisti, la seconda ospiterà, invece, un gruppo di gallerie italiane e nella terza esposizione sarà il turno delle gallerie internazionali.
L’idea nasce dall’esigenza di condivisione già fortemente presente prima della pandemia, ma acuita da quest’ultima; in questo momento la necessità di un dialogo e di mettere in comune le forze ci sembra oltre che fondamentale anche vitale.
La galleria è prima di tutto uno spazio di creazione, un luogo che interagisce all’interno del territorio in cui si colloca, una fucina di progetti culturali capaci di ampliare il raggio di azione a livello nazionale e per poi rivolgersi anche a un pubblico internazionale in uno scambio costante e arricchente.
Dove: Galleria Alberta Pane, Venezia
Quando: 13 giugno 2020 – 25 luglio 2020

15 Anni di Rosso20sette
Si fore vis sanus, ablue saepe manus
a cura di Adalberto Abbate e Luisa Montaperto
con
Filippo Berta, Colectivo Democracia, Mario Consiglio, Joseba Eskubi, Francesco Lauretta, Urs Lüthi, Sandro Mele, Diego Moreno,
Luca Pancrazzi, Luigi Presicce, Calixto Rámirez, Antonio Riello,
Caterina Silva, Francesco Simeti, Fabio Sgroi
13 giugno 2020
Oratorio San Mercurio, Palermo
In attesa della tanto agognata ripartenza e di un graduale ritorno alla normalità, l’oratorio di san Mercurio di Palermo riapre in fascia serale sabato 13
Dove: Rosso20sette Arte Contemporanea, Roma
Quando: 13 giugno 2020 – 17 luglio 2020

Nüshu. La scrittura che liberò le donne
Da sabato 13 giugno gli spazi di D3082 accoglieranno Nüshu: la scrittura che liberò le donne: un’indagine inedita sul valore comunicativo di questa antica “scrittura femminile”, inventata dalle donne circa tre secoli fa – analfabete, perché considerate indegne di ricevere un’istruzione – e tramandata in alcuni villaggi della contea di Jiangyong (Hunan, Cina centro-meridionale), dove ancora oggi viene praticata
Un dialogo tra opere originali, realizzate dalla una delle eredi più giovani e apprezzate di questa tradizione, Hu Yuanyu, provenienti proprio dai luoghi del nüshu, accanto alle interpretazioni realizzate da Giulia Falcini che con Hu Yuanyu, ha potuto studiare, approfondire e praticare questa scrittura.
Quello che ne scaturisce è un confronto in bilico tra la pratica tradizionale – quella degli oggetti provenienti dal villaggio di Pumei – e una sua declinazione contemporanea, in chiave transculturale, realizzata con diverse tecniche e materiali.
Dove: D3082 Woman Art Venice, Venezia
Quando: 13 giugno 2020 – 13 luglio 2020

Assembramenti
La Galleria Michela Rizzo ospita Assembramenti, come grande evento collettivo nel quale trenta artisti sono riuniti all’interno di un percorso eterogeneo che attraversa differenti soggetti e tematiche.
Dove: Galleria Michela Rizzo, Venezia
Quando: 13 giugno 2020 – 13 luglio 2020

/pan·de·mì·a/
Si fore vis sanus, ablue saepe manus
a cura di Adalberto Abbate e Luisa Montaperto
con
Filippo Berta, Colectivo Democracia, Mario Consiglio, Joseba Eskubi, Francesco Lauretta, Urs Lüthi, Sandro Mele, Diego Moreno,
Luca Pancrazzi, Luigi Presicce, Calixto Rámirez, Antonio Riello,
Caterina Silva, Francesco Simeti, Fabio Sgroi
13 giugno 2020
Oratorio San Mercurio, Palermo
In attesa della tanto agognata ripartenza e di un graduale ritorno alla normalità, l’oratorio di san Mercurio di Palermo riapre in fascia serale sabato 13
Dove: Oratorio di San Mercurio, Palermo
Quando: 13 giugno 2020 – 13 luglio 2020

Showcase Exhibition
Il covid-19 ha colpito tutti noi, ridisegnando la nostra quotidianità in pochissimo tempo.
E’ proprio a causa (o grazie) di questa situazione che l’assunto del principe Miškin ne “L’idiota” di Dostoevskij ha riecheggiato nei cuori e nella mente di molti.
“La bellezza salverà il mondo”.
Una frase ripetuta così tante volte da privarla del suo significato.
Ma qual è l’indicazione che vuole darci il “genio crudele” di Dostoevskij?
Vorremmo interpretare l’affermazione di Miškin nel modo che più ci appare immediato e che ci colpisce.
La bellezza intesa come legame indissolubile, inafferrabile tra l’uomo e il Bene. La bellezza interpretata come quella straordinaria forza in grado di dare un senso armonico al caos della realtà.
Seguendo le orme dei grandi Musei nazionali ed internazionali, ci siamo proposti di creare una mostra che sia visitabile online, nella comodità di casa propria.
“Showcase Exhibition” è una collettiva di artisti che vuole proporre la diversità come mezzo di unione e che ha la bellezza come forza ordinatrice e punto comune a tutti.
“Presta le tue orecchie alla musica, apri i tuoi occhi alla pittura, e…smetti di pensare”.
Ispirati dalla frase del precursore e fondatore della pittura astratta Vasilij Vasil’eviĉ Kandinskij, i quindici artisti coinvolti esporranno fino a un massimo di due opere ciascuno che potranno essere viste tramite il nostro sito internet http://www.gallerialomagno.it grazie alla realizzazione di una mostra virtuale accompagnata dall’ “Overture 1812” di Pëtr Il’ič Čajkovskij suonata da alcuni membri dell’orchestra WS2020 ( Direzione Mo. Luigi Mariani; Violini Mo. Teresa Lombardo, Aurora Rizza; Viola Mo. Nadia Tidona; Violoncello Mo. Jasha Parisi; Oboe Mo. Luciana Danieli; Flauto traverso Mo. Chiara Scucces; Flicorno Soprano Mo. Pietro Giunta – editing e mastering musica Salvo Scucces) che hanno registrato ed editato ognuno nelle loro case e con i loro cellulari durante il periodo del lock down.
Dove: Galleria Lo Magno, Modica
Quando: 13 giugno 2020 – 13 luglio 2020

Filippo Riniolo – Dell’eroina e dell’incenso
Traffic Gallery presenta la prima novità della stagione 2020 con la mostra personale del giovane artista meneghino, ma romano d’adozione, Filippo Riniolo (classe 1986). Gli spazi di Traffic Gallery saranno il palcoscenico per una decina di opere-icone raffiguranti alcune delle più note stars della scena musicale trap italiana. L’intento dell’artista è quello di sottolineare la connessione tra ciò che è avvenuto a Nicea nell’800 d.C. e ciò che ai giorni nostri contraddistingue l’uso dell’immagine nella cultura occidentale. Il dominio dell’immagine sulla parola e la rappresentazione del divino attraverso l’oro affondano le loro radici nel concilio di Nicea.
Dove: Traffic Gallery, Bergamo
Quando: 13 giugno 2020 – 11 luglio 2020

Pesi massimi
By Fondazione Malutta.
Fondazione Malutta riunisce più di trenta artisti tra i venti e i trentacinque anni, ognuno con età, origini e pratiche artistiche differenti. Sono confini che il gruppo sfida costantemente: una confluenza di culture, generi e sensibilità eterogenee tese a incoraggiare la ricerca collettiva. Gli artisti della Fondazione Malutta provengono da diverse parti del mondo, approdando infine a Venezia, una città che, come l’arte, è allergica ad ogni confine. Nel 2013 assume lo status di associazione e inizia a diffondere un patrimonio artistico in crescita, giovane e aggressivo, attraverso mostre ed eventi che assumono forme mutevoli.
Dove: Spazio Punch, Venezia
Quando: 13 giugno 2020 – 27 giugno 2020

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