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Calendario Mostre [303] – 16/06/2020

Out-of-blog Barbara Picci

Cosa troverete: Rashid Uri @ Edicola Radetzky, Milano; Marepe @ Galleria Franco Noero, Torino; Paolo Leonardo @ Galleria d’Arte di Raffaella De Chirico, Torino; Stefano Stranges @ Galleria Febo e Dafne, Torino; Katarina Janeckova Walshe e Jay Miriam @ Galleria Richter Fine Art, Roma; Nils-Udo @ Photo & Contemporary, Torino; Ella Kruglyanskaya @ Thomas Dane Gallery, Napoli; February James @ Luce gallery, Torino; Mario Airò @ Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torino; Marco Strano @ Galleria Govetosa, Padova; Aurore Valade @ Gagliardi e Domke, Torino; Mario Daniele @ Riccardo Costantini Contemporary, Torino; Nicholas Howey e Stefano Peroli @ Galleria In Arco, Torino; Resilienza @ Galleria La Nica, Roma; Inside @ Galleria Aberto Peola, Torino

Mario Airò – In letizia
Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea presents the second exhibition of the artist Mario Airò at its venue in Turin, following on from the first solo exhibition held in the spaces of the Torre Pellice gallery in 2014.
The exhibition consists of seven works that start from the idea of letizia, of joy or contentment, not as a subject of the work but as an element of daily practice. Almost all the works produced by the artist since 2019 have required intimate concentration and silence, a practice very close to that of the monk in contemplation of God or the Buddhist monk in meditation in a void. It is not faith that is important here and much less doctrine: even the most convinced atheist can practise the experience of the fullness of temporal suspension and attain the intimate concentration necessary to be aware, active, free, fluid and without intention in tracing a sign.
Dove: Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 3 ottobre 2020

Inside
In occasione di RE-OPENING, la riapertura coordinata da TAG Torino Art Galleries, la galleria Alberto Peola presenta la mostra INSIDE.
INSIDE – titolo e filo conduttore della mostra – riunisce gli sguardi di sei artisti e artiste, italiani e stranieri, che attraverso il linguaggio visivo della fotografia indagano le dinamiche che ruotano attorno a luoghi chiusi, reali o immaginati.
Le fotografie in mostra esplorano le sottili e delicate relazioni che si instaurano tra questi ambienti e la vita che li impregna. Spazi chiusi e affollati. Labirinti prospettici. Luoghi intimi dove il tempo sembra sospeso. Ambienti un tempo abitati. Luoghi della vita quotidiana. Immagini di oggetti e ricordi che tentano di restituire un senso a un luogo perduto o indefinito.
Dove: Galleria Aberto Peola, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 19 settembre 2020

Mario Daniele – port_land
In mostra le opere inedite del progetto “port_land” dell’artista fotografo Mario Daniele. Il lavoro di questa serie prevede alcune installazioni di polittici di fotografie in cui, principalmente, la figura umana si rapporta con close-up di elementi architettonici. In tutte le opere di “port_land” l’approccio dell’artista rimanda ai temi del Modernismo e l’attenzione dell’autore sembra rivolgersi più all’aspetto formale che al contenuto. Tuttavia è proprio il percorso espositivo e lo svolgersi dei lavori stessi che pare negare, se non negli aspetti tecnici e per l’appunto formali, la completa assenza di un messaggio.
Dove: Riccardo Costantini Contemporary, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 19 settembre 2020

Katarina Janeckova Walshe | Jay Miriam – Lovers After Life
La galleria Richter Fine Art apre la nuova stagione estiva con una doppia personale tutta al femminile dal titolo “Lovers After Life”, protagoniste Katarina Janeckova e Jay Miriam.
Il titolo della mostra si riferisce allo studio e alla coltivazione del proprio lato interiore, delle fantasie, dei miti e dell’immaginazione, come un’aggiunta complementare e assolutamente necessaria alla vita reale.
La mostra parla di amanti, opportunità reali e irreali, situazioni che non possiamo avere o sperimentare al momento, ma che siamo davvero in grado di creare e vivere attraverso il mondo parallelo nella nostra immaginazione e successivamente riportarlo sulla tela dipinta. Lovers After Life racconta, in maniera estremamente pertinente con il periodo che stiamo vivendo, la potenza dell’immaginazione e di come questa sia in grado di trasformare anche il dolore in una dimensione “vivibile e visitabile”.
Dove: Galleria Richter Fine Art, Roma
Quando: 16 giugno 2020 – 18 settembre 2020

Marepe – Entre o céu e o inverno [Between heaven and winter]
La prima mostra personale in Italia dell’artista brasiliano Marepe raccoglie un’ampia serie di opere che coprono un arco temporale della carriera dell’artista e della sua ricerca espressiva degli ultimi quindici anni, lavori che toccano alcuni dei temi a lui più cari, fino alla sua ricerca più recente. La mostra si trova perciò in perfetta sintonia con la grande retrospettiva dello scorso anno dedicata all’artista dalla Pinacoteca di San Paolo del Brasile, intitolata Estranhamente comum (Oddly Common), o in italiano Stranamente Comune.
Dove: Galleria Franco Noero – New Space, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 5 settembre 2020

Paolo Leonardo – Comment ça va?
Comment ça va? È il titolo di un film scritto e diretto da Anne-Marie Miéville e Jean Luc Godard nel 1975 e sviluppa un discorso estetico e contemporaneamente politico sulle immagini fotografiche, nonché sull’utilizzo delle stesse rispetto alla propaganda politica e all’informazione in generale.
In questo momento storico, è anche una delle domande che ci si rivolge più spesso, agli altri e a se stessi.
Un quesito apparentemente semplice dunque, che accompagna la personale di Paolo Leonardo, la prima alla galleria De Chirico, costruita nel suo allestimento come un viaggio intellettivo, che stimoli riflessioni sulla fotografia e sulla pittura, sulla riproducibilità tecnica e sull’unicità, e di come tutto ciò possa influire sulla società e condizionarne gli aspetti politici, economici e socioculturali.
Seguendo ancora una suggestione cinematografica, ovvero il mediometraggio di Aleksandr Sokurov, Elegia di un viaggio, nel quale il regista ci racconta del cammino di un personaggio senza volto (i fruitori dovranno indossare le mascherine per visitare la mostra)che compie un viaggio onirico fino ad un museo, le cui opere vengono riprese e commentate. La costrizione al pubblico contingentato permetterà dunque un allestimento costruito come un viaggio a tappe, negli spazi interni ed esterni delle gallerie, restituendo ad alcuni lavori la primaria natura di manifesto.
Dove: Galleria d’Arte di Raffaella De Chirico, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 31 luglio 2020

Aurore Valade – Respira! Dopo il COVID19
Scavando nella collezione ho scoperto un lavoro di Aurore Valade: “L’Or Gris” una visione sognante dell’artista dedicata alla generazione che ora è la più colpita dalla pandemia, gli ultra settantenni.
Per questo, in occasione del Re-Opening delle gallerie torinesi, dopo la lunga pausa di attività determinata dal Coronavirus, Gagliardi e Domke presenta una mostra particolarmente emozionante della fotografa francese Aurore Valade. Aurore alcuni anni fa ha voluto dedicare alla terza età una serie di scatti fotografici, nei quali trapela una visione ottimistica di libertà, o di liberazione dalle costrizioni e infine: poetica. Dopo la recente tragedia che ha visto al centro un’intera generazione di anziani, possiamo considerare, assieme all’artista, la visionaria serie “L’Or Gris”, un grande auspicio di serenità per il futuro.
Dove: Gagliardi e Domke, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 25 luglio 2020

Ella Kruglyanskaya – This is a Robbery
Thomas Dane Gallery is pleased to announce the extension of Ella Kruglyanskaya: This is a Robbery, on view from 16th June through 24th July 2020.
The gallery will reopen by appointment from 16th June. Please click here to make an appointment.
From 30th June the gallery will be open without appointment. To ensure the safety of our visitors and staff, the gallery will admit a maximum of 4 visitors at a time per gallery to comply with social distancing
Dove: Thomas Dane Gallery, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 25 luglio 2020

Ella Kruglyanskaya – This is a Robbery
Thomas Dane Gallery is pleased to announce the extension of Ella Kruglyanskaya: This is a Robbery, on view from 16th June through 24th July 2020.
The gallery will reopen by appointment from 16th June. Please click here to make an appointment.
From 30th June the gallery will be open without appointment. To ensure the safety of our visitors and staff, the gallery will admit a maximum of 4 visitors at a time per gallery to comply with social distancing
Dove: Thomas Dane Gallery, Napoli
Quando: 16 giugno 2020 – 24 luglio 2020

Resilienza
Dopo 3 mesi di temporanea chiusura ma non di interruzione lavori, la Galleria La Nica è pronta a presentare al pubblico la nuova mostra intitolata “Resilienza” che avrà inizio martedì 16 giugno presso lo spazio espositivo di via dei Banchi Nuovi 22.
Consapevoli che la situazione attuale non ci permetterà di fare un evento inaugurale come eravamo un tempo abituati, sarà per noi un piacere potervi accogliere in Galleria nel rispetto delle nuove regole vigenti. A tal proposito, vi ricordiamo che la Galleria La Nica sarà aperta dal martedì al sabato, ore 15.00 – 19.00 (ore 11.00 – 15.00 solo su appuntamento).
La presente mostra nasce dalla volontà e sentita necessità di riflettere su quanto negli ultimi mesi abbiamo dovuto affrontare collettivamente ed individualmente. Guardando indietro con rinnovato dolore alle tante perdite su più fronti che il nostro Paese ed il mondo intero hanno subìto, guardando anche al presente ancora così incerto e cupo, ciò su cui si vuole porre attenzione è altresì quella forza straordinaria che si cela anche nelle peggiori avversità: la ‘resilienza’, quella capacità incredibilmente audace e spesso inaspettata di far fronte ad eventi terribili senza lasciarsi spezzare del tutto. Una forza alla quale tutti noi abbiamo dovuto imparare ad appellarci, ognuno con la propria umanità e fragilità. L’immagine che più si avvicina al concetto di resilienza è quella offertaci dal ‘kintsugi’, l’arte di origine giapponese che consiste nell’utilizzare argento e oro liquidi per restituire forma agli oggetti danneggiati, dandogli nuovamente dignità e vita. Il ‘kintsugi’ ci suggerisce che non si deve scartare ciò che si è scalfito, che le crepe di un oggetto non ne rappresentano la fine, quanto piuttosto una rinascita in potenza che ne aumenta incredibilmente il valore, oltre che la bellezza. È la stessa essenza della resilienza: ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di esaltare e valorizzare le proprie ferite, farle diventare trame preziose che fungano da monito per ricordarci le avversità superate, così da crescere attraverso le esperienze dolorose, poiché sono proprio queste che rendono ogni persona unica e preziosa.
Dove: Galleria La Nica, Roma
Quando: 16 giugno 2020 – 18 luglio 2020

February James – I Painted Flowers For You
A Torino, dal 28 maggio al 14 luglio 2020, Luce Gallery presenta la mostra personale “I Painted Flowers For You” di February James.
L’artista afroamericana si ispira ad una narrazione autobiografica, che cattura l’essenza delle persone anziché la loro fisicità. Attingendo da aspetti della propria identità e da esperienze vissute nell’ambiente familiare, smaschera il Sé nei momenti che sono difficilmente accessibili. Per riflettere sulla sessualità e il corpo, sulla morte e il subconscio, scandaglia ciò che aleggia ai margini.
Un susseguirsi di volti diversi nei dipinti e disegni – realizzati preferendo l’acquerello, pastelli ad olio e polvere di grafite -, esprime emozioni profonde e spesso celate. Attraverso colori accesi e forme distorte, February James rappresenta l’intangibile del nucleo emotivo, così come può apparire nei ricordi e nei sogni. Interessata alla proiezione che l’osservatore elabora sull’opera, indaga i fattori determinanti nella costruzione del Sé e si interroga sul concetto della verità condizionata dalle strutture tramite cui essa viene percepita.
Le figure scomposte, ritratte in primo piano, invitano chi le contempla ad attribuire caratterizzazioni soggettive, che dipendono da processi relazionali costantemente attivi nella memoria individuale.
I lavori Cut-Out con i ritagli di tela su legno sagomato e i soggetti raffigurati in segmenti o spezzati dalla linea di una nuova pagina hanno portato l’artista ad esplorare più intensamente la frammentazione della psiche umana.
Dove: Luce gallery, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 14 luglio 2020

Nicholas Howey / Stefano Peroli – Armonie cromatiche
Proprio con Collins e Milazzo entrambe gli artisti hanno trovato il loro punto di congiunzione, sviluppando significative analogie e peculiarità nella ricerca astratta, di cui sono esponenti originali e inconfondibili, coniugando intuizioni e sensibilità affini e complementari.
Nicholas Howey è nato a DuBois, Pennsylvania. nel 1948. Ha studiato arte universitaria presso l’Università di Pittsburgh e poi ha proseguito gli studi alla New York University. Negli anni ’80 Nick ha lavorato per Robert Whitman in opere performative nel suo spazio della Dia Foundation a New York City. Ha poi continuato a lavorare per Robert Rauschenberg dirigendo il suo ufficio e lavorando anche con David White – curatore di Rauschenberg. Rauschenberg ha continuato a curare una mostra di dipinti di Nick presso l’Edison College in Florida. La presenza globale di Howey emerse alla fine degli anni ottanta quando iniziò a lavorare con i curatori internazionali Collins e Milazzo. Ha iniziato a esibirsi ampiamente in Italia, New York e Bruxelles. Nick è apparso sulla copertina dell’edizione internazionale e americana della rivista d’arte italiana Tema Celeste. Nel corso degli anni i suoi dipinti sono stati esposti in musei nei Paesi Bassi, Danimarca, Messico, Stati Uniti e Giappone.
Dove: Galleria In Arco, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 11 luglio 2020

Marco Strano – Body Memories
C’è un’urgenza di comunicare in Marco Strano. Da ottimo produttore di “rumore” nel senso più alto del termine, attraverso la sua espressività musicale, ad artista celebrato in più esposizioni pubbliche di opere pittoriche caratterizzate dalla contemplazione e dal silenzio che contraddistinguono spesso i suoi dipinti.
Quale grande valore assume l’assenza di parole dinanzi al “consumismo verbale” che si declina in “offese urlate”, “parole inutili” mentre è il silenzio a custodire la memoria.
Quello del silenzio è un rito che accompagna momenti chiave della vita, si rispettano minuti di silenzio ogni volta che c’è un’occasione, spesso triste, da ricordare; si tace in segno di assenso formale alle idee espresse da qualcuno e, più in generale, quando sono indispensabili parentesi di raccoglimento. Il silenzio è pregno di significati.
La costanza percettiva, quel flusso ininterrotto ma silenzioso di messaggi che il corpo rimanda alla coscienza riguardo alla propria presenza, non è altro che la silenziosa testimonianza volta ad assicurare il soggetto della sua propria esistenza.
Il corpo si fa così protagonista del vissuto e della memoria, acquista identità di oggetto osservato e non più solo di muto osservante.
Dove: Galleria Govetosa, Padova
Quando: 16 giugno 2020 – 4 luglio 2020

Rashid Uri – Compound
opening 16 giugno, dalle ore 19:00
Edicola Radetzky e Contemporary Attitude annunciano la loro seconda collaborazione presentando il solo show dell’artista Rashid Uri, dal titolo COMPOUND
Così come la ricerca di Rashid Uri è caratterizzata dall’utilizzo di materiali la cui fragilità è contrapposta alla rigidità formale ricercata, COMPOUND è la gabbia/rifugio nel quale gli austeri strumenti alla sopravvivenza rispecchiano bisogni e sentimenti umani semplici, in una continua tensione al quesito del limite della sopravvivenza umana.
Uri interviene direttamente dall’interno dell’architettura del chiosco liberty, posizionandovi Das Schloss, la scultura indossabile realizzata per Contemporary Attitude, nella quale abbandona la consueta durezza formale e si confronta con la forma corporea.
Ispirato dai compound cinesi, sistemi architettonici chiusi e fortificati, Uri vede in Edicola Radetzky un locus rifugio. Oggetti essenziali vengono posizionati nella limitata metratura dello spazio espositivo, ove si delinea un sistema di sopravvivenza non flessibile, nel quale il cappotto in poliestere Das Schloss è rappresentazione ontologica della figura umana e “medium” di fuga dallo spazio raccolto.
Il nome stesso della scultura è ispirato all’omonimo romanzo di Kafka e contiene in sé più significati: quello comune di castello, palazzo, ma anche chiusura, avvicinandosi foneticamente a “schluss” – fine, conclusione.
Dove: Edicola Radetzky, Milano
Quando: 16 giugno 2020 – 30 giugno 2020

Stefano Stranges – Quell’anno in cui …. LIFE: The times of the virus
Febo & Dafne nell’ambito del “re-opening” TAG, presenta, nella nuova sede ancora in allestimento, un’anteprima del progetto del fotografo Stefano Stranges.
Il progetto presentato in anteprima offre una visione partecipata sulla pandemia vissuta nella nostra città.
Così Stefano Stranges ci racconta come si è trovato coinvolto e ha vissuto questa fase:
“ Il mestiere del reporter tende a portarmi lontano per raccontare storie e mostrare frammenti di vita. Questa volta la storia era sotto casa.
Una storia di nuove barriere comunicative, di luoghi che si trasformano e di spazi che si convertono, di assenze e di nuove presenze: una storia di resistenza.
Un lungo progetto fotografico, diviso in capitoli, un tributo all’essere umano che è stato
protagonista di un fatto epocale che ha portato a fermare il tempo e i ritmi della quotidianità così come la conoscevamo.
Dopo i primi giorni di lockdown passati a osservare il mio spazio intimo e a riflettere su cosa stava accadendo all’interno dei 200 metri consentiti dalla legge, ho sentito la necessità di uscire dalle trasparenti mura per andare a documentare la vita che procedeva fuori da quello spazio, ma questa volta la storia era sotto casa.
Una storia di nuove barriere comunicative, di luoghi che si trasformano e di spazi che si convertono, di assenze e di nuove presenze, una storia di resistenza.
La relazione umana interrotta, ma anche quella che rinasce in un gesto di solidarietà, nonostante quella distanza obbligatoria che non permette una stretta di mano da parte di chi è riconoscente, o un ultimo saluto al proprio caro che è caduto in questa lotta. Perché quel limbo dove tempo e spazio si perdono e si respira il bivio tra la luce e il buio, è stato una trincea.
E le sentinelle mascherate presenti in questa prima linea, erano anche sostituti dei loro affetti, uniche presenze viventi consentite, a parte quell’essere invisibile.”
Dove: Galleria Febo e Dafne, Torino
Quando: 16 giugno 2020 – 20 giugno 2020

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