Cosa troverete: Giovanni Gastel @ MAXXI, Roma; Emanuele Colombo @ Venice Faktory, Venezia; Galileo Chini @ Palazzo delle Esposizioni, Lucca; Anastasia Bay e Habima Fuchs @ G / ART / EN, Como; Àlvaro Deprit @ Nero – La Factory, Pescara; Ivan Dimitrov @ Palazzo d’Accursio, Bologna; Bruno Pegoretti @ Galleria B4, Bologna; Andrea Francolino @ Spazio Contemporanea, Brescia; Daniele Alfani @ Via Cavour 85, Arezzo; Adriana Pullio @ Galleria ab/arte, Brescia; Mark Cooper @ Palazzo Robellini, Acqui Terme; Yang-Lian e Marco Nereo Rotelli @ Galleria Padula, Lerici; Mavi Ferrando @ Sangalleria, Arcumeggia; Nicola Spadafranca @ Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Foggia; Giuseppe Nicoletti @ Galleria dell’Eremo, Rua; Cosimo Filippini @ Casa Pessina, Ligornetto; “La città ideale” @ PIA- Palazzina Indiano Arte, Firenze; “Herbarium vagans. Disegni itineranti tra botanica e arte” @ Sedi varie, Orta San Giulio; “Present Perfect” @ Galleria Alessandro Bagnai, Foiano della Chiana; “Vestire Vitruvio” @ Pastis, Torino; “st-Art Amsterdam” @ Spazio RIDE, Milano; “Una boccata d’arte. 20 borghi, 20 artisti, 20 regioni” @ Sedi varie
Giovanni Gastel. The People I like
Dove: MAXXI, Roma
Quando: 15 settembre 2020 – 22 novembre 2020
«Fotografare è una necessità e non un lavoro. Rendere eterno un “incontro” tra due anime, mi incanta e mi fa sentire parte di un tutto».
Il maestro fotografo si svela nella sua più intima autenticità e consacra il “ritratto” opera artistica d’eccellenza. Al pari della cultura umanistica, Gastel restituisce valore all’uomo e dignità al soggetto autonomo e, attraverso i suoi 200 ritratti in mostra, documenta una parte importante del suo lavoro d’artista in oltre quarant’anni di attività.
Modelle, attrici, artisti, operatori del settore, vip, cantanti, musicisti, politici, giornalisti, designer, cuochi fanno parte del caleidoscopio di fotografie esposte senza un ordine preciso, o un’appartenenza ad un determinato settore o categoria. Come lo stesso Gastel afferma: «The people I like racconta il mio mondo, le persone che mi hanno trasmesso qualcosa, insegnato, toccato l’anima»…
Vestire Vitruvio
Dove: Pastis, Torino
Quando: 14 settembre 2020 – 9 novembre 2020
Nasce dai giorni difficili della quarantena l’idea di “Artisondeteibol”.
Come realizzare un’esposizione di opere d’arte al di fuori delle gallerie o di luoghi indoor, consentendo a chiunque una libera e giusta fruizione delle medesime, con soddisfazione estetica, approccio conviviale e al tempo stesso in piena sicurezza?
La soluzione è proprio sotto il nostro naso!
Replicando l’adagio in inglese maccheronico del gatto sul tavolo cui si ispira il nome dell’inedita mostra en plein air, l’arte sale sui tavolini del Pastis, (storico locale del Quadrilatero Romano, da sempre vicino all’arte e agli artisti) e vi rimarrà impressa in modo permanente.
Dopo la prima edizione che ha visto coinvolti quasi quaranta artisti, abbiamo deciso di accogliere un unico progetto “ondeteibol”.
Nato dalla collaborazione tra Leandro Agostini e Beppe Quaglia “Vestire Vitruvio” è un progetto di reinterpretazione artistica che, come l’Annunciazione di Gerhard Richter, vuole omaggiare e confrontarsi con la storia, aprendo però la porta verso una realtà non più così inscrivibile nel cerchio e nel quadrato.
Il lavoro si sviluppa a partire dall’immagine dell’Uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci (il progetto nasce proprio in occasione dei 500 anni dalla sua morte, nel 2019) dove ironicamente vengono applicate t-shirt di tutti i generi: dalla maglietta di Babbo Natale a una di Keith Haring, passando dai fumetti e dai simboli dell’immaginario più pop…
Anastasia Bay / Habima Fuchs. Contemporary Archaeology
Dove: G / ART / EN, Como
Quando: 12 settembre 2020 – 31 ottobre 2020
Lo studio ponderato del mondo contemporaneo attuato mediante l’utilizzo delle metodologie archeologiche convenzionali nasce già tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, concentrando la disputa sull’idea che l’archeologia debba indagare i fenomeni tipici della società contemporanea, distaccandosi così dalla visione dell’archeologia tradizionale tesa a costruire modelli utili all’interpretazione e alla comprensione delle famigerate società arcaiche. È tuttavia negli anni duemila che è sancita ufficialmente la nascita dell’archeologia contemporanea come disciplina a tutti gli effetti, così da poter finalmente consentire alla società contemporanea di diventare oggetto indiscusso di tale ricerca. Inoltre, negli ultimi due decenni l’archeologia contemporanea si è costantemente evoluta e confrontata con i cambiamenti della nostra società, ponendo la traccia materiale al centro delle proprie riflessioni. Tuttavia, ciò che qui risulta essere rilevante è l’andamento opposto di questa metodologia, inteso non più come un’indagine a ritroso bensì come un’analisi dei calcinacci del mondo sia moderno sia contemporaneo come unica, seppur ambivalente, chiave di lettura del nostro mondo, quello attuale, e dei suoi possibili sviluppi.
Alla luce di tale premessa, in “Contemporary archeology” l’attualità si mescola allo storicizzato e viceversa ed ecco dunque che le due traiettorie di ricerca in mostra diventano incidenti: da un lato, Anastasia Bay indaga l’evoluzione del corpo umano tra diktat estetici perentori e sempre mutevoli unita al potenziale energetico del corpo stesso, dall’altro Habima Fuchs si cimenta con la trasmutazione della natura in bilico tra reperti archeologici ereditati e nuove e folgoranti forme di vita, aspetti caratteristici della dialettica interna alle opere in mostra fatta di rinvii semantici…
Cosimo Filippini. Rampante
Dove: Casa Pessina, Ligornetto
Quando: 12 settembre 2020 – 18 ottobre 2020
Dopo la chiusura forzata legata alla pandemia COVID-19, anche Casa Pessina riapre al pubblico. Protagonista del primo appuntamento del 2020 è il fotografo e artista luganese Cosimo Filippini: il suo progetto, intitolato Rampante, è il dodicesimo capitolo di una stagione che il Museo d’arte Mendrisio ha inaugurato ormai 5 anni fa per la sede di Ligornetto, lo spazio che la città di Mendrisio dedica alla scena fotografica ticinese.
La mostra, a cura di Barbara Paltenghi Malacrida, intende evidenziare da un lato il percorso dedicato al paesaggio che Filippini ha portato avanti negli ultimi anni, dall’altro mette in luce la versatilità interpretativa e tecnica del mezzo fotografico: si tratta di immagini che, da un lato, colgono un momento estremamente concreto e naturale della vita di montagna (il taglio e il trasporto degli alberi con un elicottero), dall’altro si prestano a un’interpretazione estetica dell’immagine stessa. Gli alberi, senza radici, volano nel cielo in un’ottica decontestualizzata che conferisce loro una forte componente scultorea, e che muta il loro significato e il loro ruolo. Da testimonianza diventano forma: non più alberi ma immagini di alberi. Una fotografia che, lontana da ogni manipolazione tecnica, invita a una rilettura poetica, quasi surrealista, del mondo circostante.
Saranno predisposte norme di protezione anti COVID-19…
Present Perfect
Dove: Galleria Alessandro Bagnai, Foiano della Chiana
Quando: 13 settembre 2020 – 12 ottobre 2020
“Il Present Perfect è usato per indicare un collegamento tra il presente e il passato. Il tempo dell’azione è prima di ora ma non è specificato, e noi siamo spesso più interessati al risultato rispetto all’azione in sé.”
Sabato 12 settembre si inaugura “Present Perfect”, una mostra di opere che racchiudono, seppur sintetizzandolo, il lavoro svolto in oltre trent’anni.
Una mostra collettiva che rappresenta un parziale punto di vista sull’arte degli ultimi decenni, una “collezione” che ha come oggetto sette opere di grande formato di altrettanti artisti presenti nella Galleria: Sandro Chia, Gianni Dessì, Massimo Barzagli, Roberto Barni, Mario Schifano, Mimmo Paladino e Rainer Fetting.
Opere scelte a rappresentare un intimo e personale concetto di “fare arte”, un’azione che fa dialogare costantemente passato, presente e futuro.
Da qui intendiamo ripartire per continuare la nostra riflessione, come ci impone la nostra storia…
Manifattura Chini. Opere inedite dalla Collezione Marianna Mordini
Dove: Palazzo delle Esposizioni, Lucca
Quando: 14 settembre 2020 – 11 ottobre 2020
Dal 14 settembre apre al pubblico la mostra Manifattura Chini. Opere inedite dalla Collezione Marianna Mordini presso il Palazzo delle Esposizioni a Lucca.
La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, è prodotta da Contemplazioni e promossa dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo, e gode inoltre del patrocinio della Città di Lucca.L’esposizione celebra la produzione artistica e la tradizione della Manifattura Chini con particolare attenzione all’attività di Galileo Chini, tra gli artisti più poliedrici del-la stagione Liberty, che ebbe la sensibilità e l’intuizione giuste per far sì che anche in Italia si assistesse a quel rinnovamento nelle arti applicate che si impose nella Europa di fine Ottocento…
La città ideale
Dove: PIA- Palazzina Indiano Arte, Firenze
Quando: 13 settembre 2020 – 11 ottobre 2020
LA CITTÀ IDEALE è il primo dei tre cicli espositivi nell’ambito del progetto Tric e Trac | Giocare e Abitare (11 settembre 2020 > 10 gennaio 2021) curati e ideati da Virgilio Sieni per gli spazi di PIA Palazzina Indiano Arte con l’obiettivo di comporre e ricomporre le tracce del passato e del presente secondo un concetto di gioco, proponendo nuove prospettive per vivere, progettare e abitare la città.
Le mostre, presentate sotto forma di dittico tra giocattoli antichi e progetti di recente realizzazione, vogliono stimolare la ricerca di strategie poetiche e artistiche per una nuova lettura della relazione tra corpo e luogo.
La città ideale inaugura il 13 settembre ore 17 e include nella progettualità performance, residenze, laboratori, incontri e visioni, avvalendosi della collaborazione con Secret Florence, Lo schermo dell’arte e il Festival Internazionale di poesia Voci lontane, voci sorelle.
Una boccata d’arte. 20 borghi, 20 artisti, 20 regioni
Dove: Sedi varie
Quando: 12 settembre 2020 – 11 ottobre 2020
Venti bellissimi borghi saranno animati in settembre da venti interventi d’arte contemporanea site-specific, realizzati da artisti italiani emergenti e affermati, invitati da Fondazione Elpis e Galleria Continua.
Venti artisti per venti borghi, in tutte le regioni d’Italia…
Andrea Francolino – Queste lunghe soglie mutevoli
Dove: Spazio Contemporanea, Brescia
Quando: 12 settembre 2020 – 11 ottobre 2020
Mazzoleni presenta il progetto site-specific di Andrea Francolino “Queste lunghe soglie mutevoli”, curato da Ilaria Bignotti negli ambienti di Spazio Contemporanea a Brescia. La mostra è inserita all’interno della programmazione ufficiale di “Meccaniche della Meraviglia 14” – Brescia.
Andrea Francolino (Bari, 1979. Vive e lavora a Milano) interviene negli ambienti di Spazio Contemporanea con opere di ampio respiro e di forte impatto visuale, ideando un percorso in due tempi, contemplativo ed esperienziale, di profondo coinvolgimento del visitatore. È la crepa l’elemento centrale dell’indagine dell’artista: in mostra, essa è immagine ricorrente, declinata in molteplici dimensioni e verificata nella sua relazione e intervento su diversi materiali, dalla terra al cemento al vetro. Testimonianza di un paesaggio disgregato eppur armonico, in un equilibrio delicato e alchemico dove la materia confligge con il tempo e ripensa lo spazio del vissuto, la crepa è intesa da Francolino nella sua funzione positiva e rigenerante, come segno e direzione di una nuova possibilità, di un riscatto dell’uomo e della sua storia che parte dall’interruzione e dalla rottura…
Giuseppe Nicoletti. Coincidenze
Dove: Galleria dell’Eremo, Rua
Quando: 13 settembre 2020 – 11 ottobre 2020
Giuseppe Nicoletti privilegia le soluzioni geometriche, i blocchi sono accatastati in ammassi irregolari e a volte instabili con facce squadrate e spigoli taglienti. Spicca la vivacità innaturale dei colori che identificano ciascun parallelepipedo e la luce che ne esalta le dimensioni.
L’universo pittorico di Nicoletti utilizza convenzioni visive familiari per rispondere a criteri non agevoli da decodificare. Il realismo, evocato dalla imponenza volumetrica degli elementi che si impongono sulle tele, è solo apparente. In realtà siamo proiettati in una dimensione governata da leggi sconosciute, che richiama le atmosfere della Metafisica e del Surrealismo. In principio era il muro. Elemento costruttivo, ma anche recinzione escludente,componente architettonica e ostacolo respingente. Ma il muro è crollato e i suoi blocchi costitutivi, di una ortogonalità assoluta, di una tridimensionalità massiccia, sono accatastati in ammassi irregolari e a volte instabili. Regnano l’inorganico, l’artificiale, l’innaturale. A riscattare dal rischio della desolazione, dalla memoria di un’eventuale catastrofe, spicca la vivacità innaturale dei colori che identificano ciascun parallelepipedo, e la benedizione della luce, che ne esalta le dimensioni…
Herbarium vagans. Disegni itineranti tra botanica e arte
Dove: Sedi varie, Orta San Giulio
Quando: 13 settembre 2020 – 11 ottobre 2020
Herbarium vagans è una grande mostra itinerante. Partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto erbe e fiori che crescono tra Alpi e Prealpi. Dopo più di un mese a Domodossola e Santa Maria Maggiore, con tanto pubblico e una settimana di proroga, l’erbario vagante si sposta dalle vette dell’Ossola sul lago d’Orta a Orta San Giulio, Ameno e Miasino. In un momento così complesso come quello che stiamo vivendo, la voglia è quella di continuare a fare cultura cercando soluzioni intelligenti, anche in tempi di Covid. Le opere di Herbarium vagans sono esposte all’esterno su grandi pannelli: sono sempre accessibili e si possono vedere quando e come si vuole. Le 46 opere in mostra sono divise in due sezioni. La parte che vede coinvolti i pittori botanici nasce grazie alla collaborazione con Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questa particolare tecnica, tra arte e scienza. Nella seconda sezione artisti contemporanei, italiani e stranieri, che hanno, ognuno secondo il proprio stile e tratto, reinterpretato erbe e fiori di alta e media montagna. Herbarium vagans fa parte del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Culturale Asilo Bianco…
Adriana Pullio
Dove: Galleria ab/arte, Brescia
Quando: 12 settembre 2020 – 10 ottobre 2020
Adriana Pullio ama i colori. E li accosta uno all’altro, per vederli assieme quasi come epidermide. E usa la linea. Ora minuta ora a delineare spazi, ora centrale a librarsi, ora a fare da prospettiva in un rimando ad altre sequenze che si succedono una all’altra.
L’arte è cominciata così, con un segnale o impronta sul terreno, oppure con una linea tracciata sulla parete di una grotta. Abbozzata, schizzata, tratteggiata, tanto che questo già prefigurava un pensiero ideale come atto creativo. Sicure, le sue, quelle di Adriana Pullio, in una sorta di oggettivismo minimalista con valenze ermetiche di delicati lavori dalle inaspettate alchimie. Raffinate congiunture oppure incastri che destano curiosità, in cui riversa la sua fantasia senza perdere di vista l’attenzione ai particolari. E descrive continue geometrie nell’astrarre invenzioni. Semplicemente linee … eppure danno il respiro dell’arte a scandire cultura. Non solo. Queste danno anche il senso del limite tra ciò che vediamo e sentiamo e ciò che riusciamo a immaginare, pur nel difficile rapporto con l’astratto geometrico che mantiene un posto di nicchia per estimatori e collezionisti. Adriana Pullio ama i colori. È palpabile. E li accosta uno all’altro tra rossi e blu o verdi e aranci, per vederli assieme tra campiture geometriche e linee in tagli cromatici che si fanno epidermide. E usa la linea. Altrettanto evidente…
Emanuele Colombo. Forsaked Cars
Dove: Venice Faktory, Venezia
Quando: 13 settembre 2020 – 9 ottobre 2020
VENICE FAKTORY presenta Forsaked Cars, a cura di Federica Palmarin Esposizione personale di Emanuele Colombo, fotoreporter per diversi quotidiani e riviste come Gulliver, Io Donna, Rodeo, nel 2002 la sua prima mostra personale presso la galleria ClickArt di Milano a cura di Enrica Viganó, sucessivamente entra nella scuderia di fotoreporter rappresentati dalla storica agenzia Grazia Neri. La ricerca di Emanuele Colombo si concentra sulle automobili in stato di abbandono rinvenute nel corso dei suoi viaggi, relitti colorati camuffati nei panorami circostanti, tra le Mauritius, l’Australia, la Sicilia, nella nebbia, tra la giungla e la palude. Emanuele Colombo ci introduce al suo lavoro :- “L’abbandono di questi oggetti meccanici, pensati dalla logica umana, nati per la velocità, li lascia dissolvere nel Caos dell’indeterminazione della natura.” Gli scatti realizzati da Emanuele Colombo ed esposti a Venice Faktory per Forsaked Cars rappresentano camaleontici cadaveri stradali, autovetture abbandonate che si distinguono per le condizioni ambientali che le hanno logorate, creando una patina nelle loro superfici brillanti di vernice colorata o in altre condizioni più estreme sbiadite tra i campi di grano arsi dal sole…
Mavi Ferrando. Sculture totemiche e paesaggi silenti
Dove: Sangalleria, Arcumeggia
Quando: 13 settembre 2020 – 4 ottobre 2020
Paesaggi silenti e misteriose corrispondenze è così che mi appaiono le opere fotografiche di Mavi Ferrando per il loro essere universi iscritti nel tempo e nell’attimo della visione e dello sguardo di corrispondenze tra superfici acquatiche, distese erbose e linearità architettoniche. Ė di questi paesaggi che fanno parte le sue sculture totemiche che mi appaiono come aliene creature arcaiche e contemporanei guardiani in contrasto o in dialogo dei suoi paesaggi del silenzio, brulicanti di vita vegetale e animale visibile e invisibile e della musicalità che le accompagna.
Le sue sculture totemiche e insieme liberty intagliate nel legno per il loro essere lievi come le foglie di cui hanno la grazia e la poesia si inseriscono perfettamente nel paesaggio come se da sempre lo avessero abitato. La loro levigata leggerezza e la loro flessibilità, le morbide curve, il gioco dei pieni e dei vuoti ne fanno stranianti creature, personaggi di un immaginario mondo in cui si incontrano poesia e dimensione ludica. Sono totem che diventano vessilli o aste e che possono vivere singolarmente o allineati insieme in più aste o sagome strutturate per variazione di motivi plastici in cui vive la memoria del menhir, del loro essere una trasformazione fisica dello spazio, “la pietra luce” o anche “la pietra danzante”, come le immaginavano gli antichi, astratta e vivente, il bordo d uno spazio, ritmato, definito, geometrico, che nelle opere di Mavi Ferrando dà vita a un nuovo linguaggio delle forme, a un diverso modo di essere e insieme non essere della scultura…
Bruno Pegoretti. Eclettica
Dove: Galleria B4, Bologna
Quando: 12 settembre 2020 – 3 ottobre 2020
Eclettica, nell’illusoria pretesa di contemplare il tutto. Perdersi in sentieri animali ed inciampare in misteriose presenze, testimonianza d’un’apocalisse prossima ventura: creature vagamente antropomorfe, tenute assieme da rugginose vestigia meccaniche, complicate ed inutili. Ci si imbatte, in questa Wonderland caotica, nella pace solare di adolescenti asiatiche, o nel ruminare placido di vacche sacre: un mondo ancora inviolato. Un leone, di cui è rimasto unicamente il teschio ridente, seppure minaccioso, è ingentilito da uno sfondo inaspettato. In un paese dove i contrari si toccano, si avvicina uno scalcinato taxi indiano: lo afferri al volo e Mumbai è tua. Bruno Pegoretti nato a Trento. Vive e lavora a Bologna, a Fresno (California) e possiede una galleria d’arte a suo nome a San José del Cabo (Messico), dove espone le sue opere. Peneaus Monodon, acrilico su tela, 190 x 190, 2007…
Nicola Spadafranca. Squame
Dove: Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Foggia
Quando: 12 settembre 2020 – 3 ottobre 2020
Sarà inaugurata sabato 12 settembre 2020 alle ore 18, presso la Galleria della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in via Arpi 152, la mostra fotografica di Nicola Spadafranca intitolata “Squame”. Il nutrito portfolio dell’Artista fotografo di Manfredonia ci apre alla riflessione su alcune delle problematiche più stringenti del nostro tempo che investono uomini e cose. Il suo, dopo il viaggio-reportage tra i migranti, gli sfruttati e gli emarginati, ha scritto in catalogo il Presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, è un nuovo viaggio, quello “tra le cose ormai prive di connotazione, tra le Squame, le cui foto, protagoniste di questa mostra, ci fanno capire come la logica dei rifiuti sia una logica perversa di una modernità che ha ormai smesso di tendere verso l’inclusione e l’estensione di diritti e libertà e soprattutto non si preoccupa di assicurare la conservazione delle condizioni di vivibilità del pianeta…
Yang-Lian e Marco Nereo Rotelli. Con tatto poetico
Dove: Galleria Padula, Lerici
Quando: 12 settembre 2020 – 3 ottobre 2020
Un incontro assolutamente unico ed esclusivo, quello tra Marco Nereo Rotelli e Yang Lian che prenderà vita all’interno del contesto eccezionale della Galleria La Padula, costruita a Lerici durante la seconda guerra mondiale con la funzione di rifugio antiaereo, diventata poi galleria pedonale, e per l’occasione trasformata da Marco Nereo Rotelli in un luogo d’arte.
I Sensi del Mare – Lerici
L’incontro con il poeta cinese sarà moderato da Guido Andrea Pautasso, studioso delle avanguardie artistiche del Novecento, e avrà il suo momento fondante in una inedita performance sulla scrittura a mano che Yang Lian e Marco Nereo Rotelli realizzeranno su di un lungo rotolo di carta riciclata (grazie al contributo di Comieco) steso nella lunghezza della galleria, tracciando così 𝑼𝒏 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒆𝒓𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒑𝒊𝒂𝒏𝒆𝒕𝒂, opera dove si incontrano graficamente e simbolicamente la scrittura orientale e il segno poetico occidentale…
Ivan Dimitrov. Sotto il segno dei portici. I bassorilievi dipinti
Dove: Palazzo d’Accursio, Bologna
Quando: 12 settembre 2020 – 27 settembre 2020
Si inaugura il 12 settembre in Sala Ercole di Palazzo d’Accursio una speciale mostra di bassorilievi, opere che lo scultore Ivan Dimitrov dedica ai portici di Bologna, in concomitanza con la loro candidatura a patrimonio UNESCO. Sarà esposta una collezione di circa 50 bassorilievi in terracotta dipinta, la caratteristica tecnica dell’artista ad effetto tridimensionale attraverso la quale ha interpretato la città, la “Bologna” che per Dimitrov è da scoprire, intima e nascosta, fatta di inquadrature inaspettate, magie prospettiche, giochi di luce ed ombra. Le opere trasporteranno il visitatore in una Bologna magica e senza tempo la cui bellezza è da sempre entrata nel cuore di personaggi famosi, viaggiatori, artisti e poeti che anche in passato ne hanno decantato il fascino e dei quali, lungo il percorso, si potranno leggere le impressioni riportate su didascalie descrittive. Ci saranno anche accenni legati a storia e curiosità dei luoghi rappresentati, ma il senso vero dell’ esposizione è soprattutto nel percorso emozionale che ognuno dei visitatori scoprirà contagiandosi con i sentimenti di meraviglia e scoperta che le opere di Dimitrov riescono sempre a suscitare: il percorso espositivo diventerà così un piccolo viaggio in cui impressioni e ricordi si confonderanno tra emozione, suggestioni, sogno e realtà…
Mark Cooper. Earthscapes, l’arte del paesaggio
Dove: Palazzo Robellini, Acqui Terme
Quando: 12 settembre 2020 – 27 settembre 2020
La mostra raccoglie nella sala d’Arte dello storico Palazzo Robellini 35 scatti dei luoghi straordinari come il paesaggio agrario che caratterizza i nostri luoghi evidenziando il rapporto tra uomo e natura, uno dei pilastri del riconoscimento che l’UNESCO ha attribuito nel 2014 a Langhe – Roero e Monferrato.
Un omaggio al Territorio che tramite la fotografia ne mette in luce bellezza, modularità geometrica dei luoghi dettata dalle coltivazioni e confini, avvicendarsi delle stagioni, tutto è frutto del lavoro dell’uomo ed espressione di una “cultura agronoma” scandita anche da antichi saperi e tradizioni.
Mark Cooper è un uccello in volo, i suoi scatti fotografici dall’alto gli consentono di scrutare la “tela” come un volatile in cerca della preda e tutto armoniosamente si traduce nello scatto finale, preciso, quell’attimo che Cooper con professionalità e sensibilità sa cogliere e dove ogni elemento è linea grafica, geometria, acquarello, luce e ombra: lo scatto è unico, puro, integro…
Àlvaro Deprit. SW
Dove: Nero – La Factory, Pescara
Quando: 12 settembre 2020 – 26 settembre 2020
A casa mi soffermavo sempre con curiosità su una vecchia fotografia di alcuni miei parenti andalusi. Con il passare degli anni questa fotografia mi ha dato un’immagine di come penso che potrebbe essere l’Andalusia. “SW” è il risultato di circa tre anni di ricerca nel sud della Spagna, un’area che non conoscevo né in cui ho vissuto, ma che è il luogo di origine e l’attuale residenza della mia famiglia.
SW
Viaggiare per l’Andalusia ora che il mondo globale ha lasciato il segno ovunque, anche qui, mi ha portato a riflettere sullo scontro tra elementi contraddittori in questa terra, che sembra in bilico tra realtà e finzione e che, ovunque andiamo, indugia come lo sfondo di un film. Un gioco linguistico che sta tra la scoperta della memoria e la creazione di una nuova. Il linguaggio fotografico ci permette di creare echi, riverberi, flashback, l’integrazione della scena presente con il racconto di passate esperienze coscienti.
La mia intenzione non è stata quella di riprodurre gli aspetti tangibili di un luogo, ma di dare forma a un corpo di ricordi e impressioni nati dalla mia storia personale o da qualcosa di non concluso. Concentrate nelle immagini sono apparizioni visibili la cui esistenza è un mistero, mentre d’altra parte, il mistero è qualcosa di reale nella mente, attraverso gli elementi che si ripetono, variano, sviluppano e traspongono della memoria…
Daniele Alfani. Dagli anni ‘70 fino al Coronavirus
Dove: Via Cavour 85, Arezzo
Quando: 12 settembre 2020 – 23 settembre 2020
La mostra è una sorta di mini “retrospettiva” per l’artista Daniele Alfani che celebra 50 anni di lavoro quest’anno. Lui definisce il suo viaggio con l’arte “Una breve storia di eclettismo e di attacchi d’arte…” Infatti un forte eclettismo regna nella mostra, che comprende circa venti opere.
Villicana D’Annibale presenta la mostra personale “Daniele Alfani: Dagli anni ‘70 fino al Coronavirus”. La mostra sarà svolta in Via Cavour 85, 52100 Arezzo (AR) e verrà inaugurata con un vernissage ufficiale sabato 12 settembre alle ore 18:00. La personale continuerà fino al 23 settembre. La mostra, a cura di Danielle Villicana D’Annibale in collaborazione con Maurizio D’Annibale, è una sorta di mini “retrospettiva” per l’artista Daniele Alfani che celebra 50 anni di lavoro quest’anno. Lui definisce il suo viaggio con l’arte “Una breve storia di eclettismo e di attacchi d’arte…” Infatti un forte eclettismo regna nella mostra, che comprende circa venti opere pittoriche realizzate in varie tecniche dall’artista Aretino dagli anni ’70 fino al presente…
st-Art Amsterdam
Dove: Spazio RIDE, Milano
Quando: 14 settembre 2020 – 22 settembre 2020
Lunedì 14 settembre lo spazio RIDE a Milano aprirà le sue porte a st-Art, associazione di curatori e artisti con base ad Amsterdam ma impegnata su scala internazionale.
L’ex scalo ferroviario a Porta Genova, nei suoi cinquemila metri quadrati open air accanto alla stazione, presenterà un’esposizione imperdibile di sette artisti internazionali.
Obiettivo di st-Art è quello di rendere la divulgazione dell’arte contemporanea accessibile e fruibile attraverso la divulgazione, l’esposizione, la formazione e la consulenza della compra-vendita di opere d’arte.
In mostra le opere dei seguenti artisti parte del progetto st-Art Amsterdam: Media Kashani, Nooshin Zokaie, Adele Cerbasi, Benedetta Del Coco, Iacopo Maria Fiorani, Maedeh Naderianvar, Tamara Stankovic.
Il progetto Ride Milano, patrocinato dal Comune di Milano – Municipio 6, ha permesso di riqualificare gli oltre 5.000 metri quadrati dello scalo ferroviario, fornendo soluzioni intelligenti e funzionali, mirate ad evitare gli assembramenti non controllati del pubblico e, allo stesso tempo, adeguate a valorizzare il piacere dello stare insieme in sicurezza. Si tratta di un vero e proprio villaggio nel cuore pulsante della città, concepito per offrire ai cittadini un nuovo posto in cui rilassarsi, gustare ottimo cibo, sorseggiare un drink ascoltando buona musica e curiosare tra gli stand di artisti ed espositori…
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