
Zimoun
Servendosi della tecnologia lo-fi, l’artista svizzero Zimoun crea installazioni sonore architettoniche e immersive che vengono percepite acusticamente come edifici da visitare ed esplorare. Insomma, come grandi opere d’arte architettoniche in cui spazio e suono, statica ed equilibrio, tecnologia e organico, vengono sondati nelle loro complesse relazioni.
Le sue opere, esposte nei musei di tutto il mondo, consistono in dispositivi meccanici (come motori a vibrazione, tubi in PVC, fili metallici, polimeri, acciaio) o semplici oggetti (come ventilatori, pendoli, scatole di cartone, bastoncini) che vengono installati in grande quantità e con una ripetitività precisa e metodica. Esse risultano sempre site-specific perché l’artista studia il movimento e dell’acustica unica dello spazio espositivo per giocare con gli elementi visivi, sonori e spaziali. Il risultato è un’unica esperienza immersiva che invita gli spettatori ad affidarsi ai loro sensi per interpretare ciò che vedono e, in qualche modo, agire sul completamento dell’opera attraverso l’immaginazione.
Per capire di cosa si tratta esattamente, vi consiglio di visitare il suo canale Vimeo. Alzate il volume!
Ecco le immagini, buona visione!
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Categories: Arte & curiosità dal mondo