Anche l’italia è stata investita da una strana coincidenza storica.
Si tratta del re Umberto I che, durante una sua visita a Monza, il 28 luglio del 1900, conobbe un ristoratore che gli somigliava come una goccia d’acqua. Egli fu talmente colpito da questo incontro, che volle approfondire la conoscenza e così scoprì che entrambi erano nati lo stesso giorno e alla stessa ora. Entrambi avevano sposato una donna di nome Margherita e avevano un figlio che si chiamava Vittorio. Inoltre l’uomo aveva aperto il suo ristorante lo stesso giorno in cui Umberto I era salito al trono.
Il re fu talmente divertito da quelle strane coincidenze, che disse al ristoratore di volerlo rivedere.
Ma ciò non accadde mai.
Il giorno dopo, infatti, mentre puliva la sua pistola, al ristoratore partì un colpo che, rimbalzando, lo colpì mortalmente.
La polizia comunicò immediatamente la notizia al monarca che, scosso dal triste episodio, chiese di essere condotto nel ristorante per salutare per l’ultima volta il suo “gemello” e per porgere le sue condoglianze alla vedova.
Ma anche questo non accadde mai.
Mentre transitava per le vie di Monza con la carrozza aperta, infatti, il giorno 29 luglio del 1900, il monarca venne ucciso dal proiettile sparato dall’anarchico Gaetano Bresci.
Forse il re avrebbe dovuto riflettere sulla morte del ristoratore e sulle innumerevoli coincidenze che legavano le loro vite. Forse avrebbe dovuto rinunciare ai suoi impegni e rinchiudersi nelle sue stanze e non vedere nessuno. Ma forse, anche se lo avesse fatto, sarebbe scivolato in bagno sbattendo la testa in uno spigolo, o gli sarebbe andato di traverso il cibo facendolo soffocare, o avrebbe preso fuoco il letto nel sonno carbonizzandolo, e così via…
Categories: La foto del giorno
Non credo alle coincidenze, né al destino… Comincio a pensare che la sfiga esista.
LikeLike
Ma no dai, non mi voglio sporcare del reato di averti fatto perdere la fiducia nel destino!
LikeLike
EHEHEHEH! No no non preoccuparti, la mia convinzione è pregressa, sono acerrimo nemico del destino, della predestinazione e di tutte quelle “robe” lì.
Dirò la mia solita scemata ma… per me il fato è il maschio della fata! E ora pensa a Trilli di Peter Pan maschio, con la ali spesse, la barba e le cosce pelose!
LikeLike
Ti dirò, alla predestinazione manco io. Io credo nelle coincidenze però, a fatti che accadono per caso e giocano coi destini degli uomini causando situazioni particolari. Questo mi piace, rende tutto più avvincente. Le innumerevoli possibilità del futuro in balia della casualità. Questo apre le porte alla speranza, all’assassinio della noia. Poi che si chiami Fato o destino o sfiga o quello che vuoi non so, ma è essenziale che esista.
LikeLiked by 1 person
Si, questo è vero. Credo sia tutto un insieme di cose, quando arrivo a pensare alla complessità delle interazioni della vita propria con quella degli altri, vedo sempre un ingarbuglio tremendo. Talmente complesso che… Che è caos. Idem, anche io sono allergico alla predestinazione e credo che la famosa farfalla che si posa, da qualche parte faccia crollare un albero.
LikeLike