Se siete deboli di stomaco questo post non fa per voi. Le sculture dell’artista italiano trapiantato in Turchia Francesco Albano non possono infatti rientrare nella definizione di bello armonico. Esse rappresentano il corpo umano fatto di pelle e ossa, ma questa rappresentazione non ricalca i modelli di bellezza a cui siamo abituati. Le sue opere, fatte di cera e poliestere, rappresentano un corpo deforme, quasi sciolto, che ha ormai perso la sua forma originaria per dissolversi in un’inquietudine densa che non passa di certo inosservata.
Il corpo che perde la sua gara, che non è più la rappresentazione consumistica del bello per forza, il corpo che si perde nella malattia, l’anoressia, la decadenza e infine il disfacimento totale…
L’arte questo deve fare: insinuarsi nella coscienza e inquinarla di dubbi, paradossi e riflessioni…
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….l’arte è arte…personale ed intuitiva.
Forse sarebbe stato peggio se anzichè corpi umani ci fossero stati…quelli animali. -_-
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Beh credo che l’autore abbia scelto il corpo umano con un intento preciso e per significare un disagio proprio dell’uomo…
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Giusto! Concordo pienamente!
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