Opera dell’artista francese Duy Huynh
LINK UTILI:
Duy Huynh – Website
Duy Huynh – Facebook fan page
Sarebbe interessante far nascere una discussione sull’opera: vi piace? vi ha toccato? volete raccontarla? avete delle perplessità? vi ha lasciati indifferenti? vi ha cambiati? e se sì, come?
Categories: OperArt

un bel rapporto tra il interno e quello che in certi scenari del mondo esterno permettono che il primo si attui
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Non ho capito esattamente cosa intendi ma mi fido ;)
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenzae ha commentato:
un bel rapporto tra l’interno e quello che in certi scenari del mondo esterno permettono che il primo si attui
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Grazie :)
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L’ha ribloggato su Petites ideès mauvaises * Viola de Lapalisse.
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Thanx for sharing :)
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Rispondo alla tua domanda: il dipinto mi piace moltissimo. Il musicista che invece delle note emette fiori, vita, farfalle, insomma la vita rappresenta veramente un dio creatore e popola una terra bruna, brulla, un cielo che deve essere popolato. Grande contrasto cromatico. Come per altro il pianista che in un bosco brullo crea la vita. Potrebbe però rappresentare il ritorno alla vita dopo l’inverno, una visione più nordica e fiabesca. Un caro saluto
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Non ci avevo pensato… Adesso che me lo hai fatto notare in effetti potrebbe essere interpretato in questo modo, la Primavera che rinasce. Bella immagine. Grazie :)
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mi spiego meglio almeno ci provo; l’artista rappresenta nelle opere che si vedono oltre che il suo mondo interiore anche come questo suo mondo interiore si relaziona con l’esterno; per cui in ogni suo quadro abbiamo una modalità diversi di questa relazione; molto belle queste narrazioni.
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Capisco… Beh certo, in pratica le sue opere sarebbero delle proiezioni del suo io più interno sul reale, un modo di interpretare il mondo attraverso i suoi sogni e le sue fantasie. Sì, lo credo anch’io…
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non proiezione ma mondo autonomo separato con processi psicologici altri che entra in relazione con il mondo esterno e come entra in relazione con il mondo esterno? l’artista ce lo mostra in ogni sua composizione, ogni volta in modo diverso, dopo tutto entra in relazione con chi guarda le sue opere con noi e noi siamo il mondo esterno.
Oppure il che è simmetrico il mondo esterno può entrare in relazione attraverso le sue opere con il suo mondo interiore analogamente altro dal primo.
Complimenti per le tue proposte.
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Grazie e buona giornata :)
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