So cosa state pensando: con Photoshop riescono tutti (o quasi) a fare un buon collage. E invece no, l’artista Math.I, di cui ho trovato pochissime info in rete, non usa nessun software, ma si serve delle care manine e delle taglierine Xacto. Insomma un lavoro artigianale che non ha nulla da invidiare al digitale, anzi possiede il valore aggiunto di utilizzare le tecniche originali pur sembrando (o superando) i collage realizzati al pc.
Tuttavia questo non è l’unico pregio del misterioso Math.I: le sue opere veicolano, seppur in modo velato, messaggi di critica alla società non facilmente decifrabili. La sua arte non è diretta, si fa criptica e complessa, sottintende sempre un messaggio tutto da scoprire. Per ottenere questo risultato, egli ricorre al surreale, a mondi fumosi e onirici in cui si nascondono indizi, frame nascosti che sembrano irrilevanti ma che spesso danno senso a tutta l’opera.
Vi lascio dunque ai suoi lavori sicura del fatto che la vostra curiosità vi porterà a voler sbrigliare la matassa. Beh che dire? Buona fortuna!
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Math.I – Facebook fan page
Categories: Arte & curiosità dal mondo
Barbara Picci 