Sofferenza e solitudine sono le emozioni che scaturiscono inevitabilmente a contatto con le opere dello street artist Tinho, all’anagrafe Walter Nomura.
L’artista brasiliano classe 73, attraverso i suoi graffiti, vuole infatti esprimere la sua immagine del mondo moderno, una realtà che, nel suo paese, implica questo tipo di emozioni. Non sorprende che i luoghi preferiti in cui egli realizza le sue opere siano le favelas, dove la povertà e l’ingiustizia regnano sovrani.
L’arte di Tinho affonda le sue radici nella cultura punk sia sul versante musicale sia su quello dello stile di vita. Inoltre egli è un appassionato di skateboard tanto che già dall’età di 9 anni è diventato il suo mezzo di locomozione preferito (come potete notare dai video a fine articolo).
Egli si definisce ribelle fin dall’infanzia e dice di aver iniziato con la tecnica del Pixação, la singolare forma di graffiti nata a São Paulo e Rio de Janeiro, fin dall’età di 13 anni. Dopo aver capito che gli studi informatici non facevano per lui, ha deciso di cambiare e frequentare la scuola d’arti.
Come egli stesso dichiara, il suo lavoro di oggi si adatta alle situazioni: se si tratta di grandi viali gli piace riprodurre incidenti stradali che rappresentano i viaggi incompiuti e i progetti lasciati a metà; in luoghi abbandonati preferisce soggetti bambini con peluche o bambole di pezza per indicare la condizione di solitudine in cui le persone si trovano in contesti urbani affollati.
Negli occhi di questi bambini straripa la tristezza e la condizione di disagio, essi sono uno specchio della miseria e delle difficoltà che ogni giorno devono affrontare in contesti degradati come quelli delle favelas.
A voi la gallery. Enjoy!
Per saperne di più / Useful links:
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Categories: Arte & curiosità dal mondo, Street art
La Street Art come arte da un messaggio e questo Writer ci da un messaggio forte e chiaro . Questi Murales sono bellissimi .
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Proprio così… Ciao Marcello ;)
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bellissimi!
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Molto! ma soprattutto empatici, espressivi e artivisti ;)
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Molto tristi, colorati e comunicativi.
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Assolutamente… la voce di un popolo!
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