Victor Tretiak è un fotografo russo con base in Thailandia che lavora nel campo del cinema. Nulle curiosa serie che vi presento oggi, dal titolo “48“, egli si cimenta in una tecnica fotografica singolare. In pratica Victor parte da 48 fotografie paesaggistiche su uno stesso soggetto ripreso da prospettive differenti e in diversa scala. Successivamente egli riassembla i frame in un’unica fotografia.
L’opera finale risulta a sua volta frammentata in pezzi ritagliati e riordinati spesso in posizioni sbagliate o da diverse prospettive. L’idea è quella di creare una fotografia che rispecchi l’occhio umano mentre guarda un paesaggio, quindi non un fermo immagine, ma una sorta di sequenza in movimento.
L’esperimento è interessante e il risultato apprezzabile. Siete d’accordo?
Link utili / Useful links:
Victor Tretiak – Website
Categories: Arte & curiosità dal mondo
E’ un modo di fotografare che trovo molto interessante, usa una tecnica simile anche Galimberti! ;)
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Sì, è vero… anche se trovo Galimberti più intimo e concettuale… sarà per il soggetto ma quest’ultimo, più che una sequenza di frame statica e tecnicistica, mi pare catturi i frame dell’animo umano…
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Si si, per quello ho parlato di tecnica simile ma il “messaggio trasmesso” è diverso! ;)
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