Il corto della settimana

L’artista del mese – Video making, pittura & more – Marcello Rosas e “Il nostro isolante”

Maggio 2015

Una blogger con la fissa per i corti si imbatte in un video la cui bellezza la esaspera tanto da farle decidere di volerlo assolutamente condividere col mondo. Non solo sullo sfondo Marcello Rosas - Il nostro isolantecompaiono tanti scorci familiari della sua amata Cagliari, ma il tema è particolarmente interessante e attuale perché riguarda la spersonalizzazione e la solitudine date dai nuovi mezzi di comunicazione. Inoltre nel corto compare un artista alle prese con un quadro che si lega perfettamente alla storia dandone la chiave di lettura finale. La blogger, che si dà il caso sia anche appassionata d’arte, si innamora dell’opera e si ritrova a un bivio: corto o pittura? Decide così di scoprire chi è l’artista e, quando conosce Marcello Rosas, 28 anni di Oristano, non ha dubbi: intervista. E così sia.

Guardate il video e poi ne parliamo direttamente con l’autore.
[A fine intervista trovate la gallery coi vari lavori di Marcello]

Parlaci di “Il nostro isolante”, il video che è piaciuto tanto alla blogger della storiella. Come è nato e con quali risorse lo hai realizzato?

Da un po’ di tempo pensavo di descrivere con un dipinto il comportamento delle persone (me compreso) dopo l’avvento degli smartphone, argomento ormai sulla bocca di tutti e già rappresentato da artisti di ogni genere. Sempre tempo fa avevo la curiosità di utilizzare il nastro adesivo come materiale principale per un mio lavoro, ma solo dando un senso al materiale stesso. Una notte ho avuto l’illuminazione del gioco di parole che mi ha dato l’input sull’intero progetto. Per realizzarlo ho chiesto aiuto ad amici, sia per le comparse che per la strumentazione necessaria.

Il video parla degli effetti deleteri dovuti all’uso eccessivo delle nuove tecnologie. Le parole scritte sul cartello del cieco sono emblematiche in questo senso. Come mai questo tema? Hai scritto tu storia e sceneggiatura?

Un pittore, secondo me, è anche un grande osservatore della realtà che lo circonda e, talvolta, sente l’esigenza di rappresentarla. Così, con “il nostro isolante”, ho voluto esprimere l’isolamento creato dall’abuso delle nuove tecnologie che spersonalizza l’individuo rendendolo cieco e quindi invisibile. Vivendo in questa realtà per me è stato semplice scrivere la storia e la sceneggiatura.

Parliamo dell’OPERA “Il nostro isolante”, dipinto su cui hai applicato del nastro adesivo colorato. Dunque questa è la prima volta che utilizzi questa tecnica. Ce ne vuoi parlare?

Sì, è la prima volta che utilizzo questa tecnica, ho fatto solo una piccola prova prima di iniziare il video. Nel quadro finale ho comunque improvvisato molto, fino a prendere dimestichezza con la tecnica.

L’arte può dunque sconfiggere l’indifferenza?

L’arte non sconfigge l’indifferenza ma può essere utilizzata come strumento per testimoniarla. Per l’artista tradurre l’indifferenza del proprio tempo in immagine può rappresentare, oltre che un rifugio momentaneo dall’indifferenza stessa, anche un insegnamento morale.

Parliamo di architettura e dei tuoi studi. Come mai questa scelta e non un istituto d’arte visto il tuo talento artistico fin dall’infanzia? Oppure ritieni l’architettura una disciplina che può fondersi e arricchire la tua attività artistica?

Ho frequentato l’Istituto d’Arte di Oristano. Durante quel periodo ho capito che non avrei mai scelto l’Accademia per motivi assolutamente personali. In seguito ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Architettura per completare la mia formazione.

Nel 2013 hai inventato il “football painting”: hai usato un pallone per dipingere un grandissimo (in tutti i sensi) Gigi Riva e c’è anche un video che lo documenta. Parlaci di quest’opera e di questa singolare tecnica.

Sono molto affezionato a quest’opera, ed è sicuramente quella che mi rappresenta maggiormente. Ho amato il disegno e la pittura fin da bambino e ho sempre giocato a calcio. “Rombo di tuono” è il connubio perfetto tra queste due arti completamente scollegate tra loro.
Non è stato facile, ma quando ho capito che poteva funzionare ho voluto concretizzare il progetto. Così, con un pallone al posto del pennello e i piedi al posto delle mani, su una tela di sei metri quadri è nato il ritratto di Gigi Riva, simbolo per eccellenza della mia terra e del calcio.

Ho notato fra le tue opere, oltre alle pitture, anche diversi murali, installazioni e tecniche miste, sembra che tutto per te possa essere fonte di ispirazione. È così?

Diciamo che sono propenso a dare un valore alle cose che apparentemente non sembrano averne. L’ispirazione è sempre dietro l’angolo e non metto limiti a cosa si può o non si può fare. Mi verrebbe da dire che vivo d’arte più che d’aria.

Il Business è un’arte, ma l’Arte non è un business.“. Questa frase, che si legge sulla tua pagina Facebook, suona chiara e decisa. Credi che il mondo dell’arte possa sottrarsi al sistema di business sfociante nella mera mercificazione delle opere?

Secondo me, oggi, chi dipinge con l’unico scopo di vendere non crea arte, ma della merce con valore esclusivamente economico. Invece, chi pensa di realizzare un’opera con l’intento di emozionare se stesso, sta dando un valore unico a ciò che sta facendo, ed è lì che si crea l’Arte.
L’idea stessa di guadagno blocca l’estro artistico, e viceversa l’estro artistico blocca il guadagno.
Non è un caso che i grandi artisti del passato che hanno potuto godere e vivere della propria arte siano veramente pochi.

Sei giovane e già fortemente ispirato e mi è parso di intuire che la tua testa brulichi di idee e progetti. Parlaci dei più importanti.

Ho in mente diversi progetti e nuove sperimentazioni ma per il momento l’obiettivo principale è sicuramente la laurea, dopo di che vorrei partire all’estero. Mi piacerebbe, infatti, poter frequentare ambienti artistici nuovi e tentare di farmi conoscere.

N.B. se volete guardare il video ad alta risoluzione cliccate qui.

Link utili / Useful links:
Marcello Rosas – Website
Marcello Rosas – Twitter
Marcello Rosas – Youtube
Marcello Rosas – Artelier – Facebook fan page

5 replies »

  1. ……..molto bello questo video!!! Ho avuto modo di vederlo qualche settimana fà !!! Questo ragazzo è un vero talento, non sò se ricordi, tempo fà ti segnalai un suo video mentre realizzava, palleggiando, un ritratto del Grande Rombo di Tuono…… Ciao Barbara e, Buongiorno :)

    Like

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Twitter picture

You are commenting using your Twitter account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.