In realtà è stato un puro caso trovare un fotografo austriaco dell’età che sto giusto studiando in previsione del mio viaggio a Vienna. Non potete capire quanto mi sia illuminata nello scoprire questa informazione sull’artista che avevo scelto “de gore” per questa settimana.
Rudolf Koppitz (1884-1936) è stato un fotografo pittorialista e insegnante che ha studiato e insegnato a Vienna. Il periodo coincide, avete notato? Se non sapete di cosa sto parlando date un’occhiata a questo link, vi troverete (per ora) Klimt, la Secessione Viennese e alcuni cenni sullo splendore dell’Impero austro-ungarico, sugli intellettuali, i musicisti e gli artisti che vi ruotarono intorno.
Capirete quanto l’apporto di un artista interessante come Rudolf Koppitz caschi a pennello soprattutto per il versante pittorialista che si riallaccia alla disciplina che finora abbiamo investigato: la pittura.
Il movimento pittorialista, infatti, per dare alla fotografia quella dignità “artistica” che sembrava esserle negata a favore di altre discipline più artigianali quali la scultura, la pittura e il disegno, volle rendere l’immagine simile a un disegno. Per farlo i fotografi pittorialisti utilizzarono tecniche e processi come la stampa alla gomma bicromata o al bromolio, gli obiettivi soft-focus o la stampa combinata di più negativi su un unico positivo.
In particolare, Rudolf utilizzò la stampa alla gomma bicromata e il suo lavoro, come potete vedere in galleria, riflette l’influenza dei suoi legami con artisti come Gustav Klimt e Egon Schiele e il suo coinvolgimento con il movimento di “Lebensreform” o “life reform” che si basava su concetti quali il nudismo, il ritorno alla natura come stile di vita e la danza espressiva.
Ecco alcune opere. Buona visione!
Link utili / Useful links:
Rudolf Koppitz – Wikipedia
Categories: Fotografia, Il fotografo della settimana