Alcune immagini hanno la forza, e la potenza espressiva, di comunicare forti (e controverse) emozioni. È il caso degli scatti del fotografo messicano classe 1969 Dante Busquets che, dal 2009, vive e lavora a Berlino.
Nella gallery che vi propongo, rigorosamente in bianco e nero, vengono immortalati momenti cosiddetti disturbanti, mi si passi il termine, della quotidianità dell’essere umano.
Momenti intimi, di riflessione, di non celata tristezza e inquietudine sono il soggetto principale di questi scatti che superano l’individuo stesso per imprimersi nella coscienza dello spettatore facendo affiorare i propri conflitti interiori.
Ad ogni modo, nonostante il risultato ansiogeno, la carica emotiva esprime la capacità indiscutibile di questo artista di cogliere l’uomo vero, perché ognuno di noi conserva dei conflitti, no?
Ecco le immagini, buona (?) visione!
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Ho un rapporto di odio/amore coi ritratti e in questo caso alcune foto le trovo interessanti, altre non mi comunicano niente perché trovo molto sottile il confine tra indagine psicologica dei soggetti e semplice “caccia all’uomo” fine a se stessa. Personalmente trovo più suggestivi i primi piani delle coppie intente a farlo, rispetto al paziente immortalato in un letto d’ospedale.. Ecco, quest’ultima foto per esempio non mi comunica qualcosa… Tutto IMHO ovviamente 😉
A me personalmente hanno colpito maggiormente i ritratti densi di introspezione più anche di quelli della coppia e quella foto che segnali ha disturbato (fra virgolette) anche me. Ho però troppo pochi elementi per poter affermare che sia una mera “caccia all’uomo” perché non ne conosco storia e motivazioni. Sempre IMHO 😉
Si si infatti è difficile riuscire a cogliere appieno il messaggio dietro una foto, specialmente un ritratto… A volte se “quella cosa” non arriva al cuore o alla mente dell’osservatore, ecco che si insinua il dubbio di uno scatto semplicemente “rubato”… Cmq approfondirò perché altre foto le ho trovate interessanti 😊