Cucine, sedie, camion, pianoforti, cassette per la frutta, idranti, radio, lavabi… tutti oggetti estrapolati dalla quotidianità che vengono disegnati, o meglio abbozzati, attraverso il filo metallico.
Si tratta delle sculture dell’artista austriaco Fritz Panzer, opere che ricordano gli schizzi di un designer, che sembrano traduzioni di un disegno o meglio rappresentazioni tridimensionali dello stesso che vengono traslate nella realtà.
Il filo riproduce un’idea dell’oggetto che è la nostra mente, attraverso la memoria, a completare riempendo gli spazi vuoti tra le linee.
È un gioco dialettico che coinvolge il visibile e l’invisibile, l’assenza e la rivelazione, giochino che risulta molto interessante, non trovate?
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Categories: Arte & curiosità dal mondo
Particolare, mi garba! Buona giornata
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Molto! Ciao, buona giornata a te :)
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Senza dubbio l’artista, nel realizzare queste splendide e originali sculture ha avuto molti fili da torcere :-) Sarebbe interessante vedere queste opere anche da un’altra angolazione, girarci intorno, perdersi nel groviglio di fili per poi dire: ma guarda, chi l’avrebbe mai detto, sembravano spaghetti metallici senza fine e invece da questa angolazione tutto acquista un senso. Bellissimi questi schizzi ferrosi in 3D.
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Sono d’accordo… una sorta di anamorfismo scultoreo… Interessante punto di vista ;)
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