Cosa troverete: sindaci improbabili che maneggiano applausometri taroccati; presentatori beffardi con manie di onnipotenza; giurati di qualità che giocano a ping pong con camaleontici direttori d’orchestra; bambolotti gonfiabili che si lanciano a pesce sul pubblico; le indimenticabili performance di Eltont John; Sandremo fan club accorsi da ogni parte del globo; sDreaming in mondovisione; santi farlocchi dal miracolo facile; ugole da ricovero coatto; gadget irrinunciabili, pseudo vallette, cartelli stravanati; petti villani; acrobati dell’assurdo, ballerine e nani dentro & more…
4 febbraio 2017
Non so voi ma io posso dire, non senza uno sterile quanto appagante atteggiamento di superbia, che c’ero. Ritengo, infatti, di avere abbastanza conoscenza del Festival di Sandremo per poter affermare che quest’edizione è stata una delle migliori di sempre. In quanto a delirium tremens ovviamente, che ben si addice allo spirito che sta alla base del festival stesso.
Ad ospitare l’animata kermesse canora è stato, ancora una volta, l’FBI Club di Quartu Sant’Elena che, alle 22:15 di sabato 4 febbraio, ha aperto le porte a una massa non ben identificata di personaggi improbabili. Esimi professionisti della Cagliari che tramonta hanno abbassato la maschera per trasformarsi in animali da palcoscenico, regalando a un pubblico altrettanto becero, una simpatica collezione di personaggi al limite dell’assurdo e del ridicolo.
A riscaldare l’atmosfera, durante l’immancabile Aspettando Sandremo, oltre a Giacomino che ha regalato al pubblico in visibilio una delle sue magiche performance canore, sono le Giovani Marmitte accompagnate dalla Sandremo Orchestra.
Intanto in sala cresce la tensione, il pubblico, anzi “tutta la jente“, giusto per usare una citazione dell’illustre direttore d’orchestra, inizia a scaldarsi. Poi si apre il sipario e fanno il loro ingresso i tre baldi presentatori in pieno spolvero: Alessio Alias in evidente fase pre-san-valentiniana visto l’elegante abito cuoricinato, seguito dai frizzanti Annabella Santoni e Stefano Angilella. Il sindaco, che a quanto pare è stato confermato all’unanimità alle ultime elezioni, è sempre Sandrone Manca, mentre il direttore d’orchestra, a questo giro, ha portato sul palco i suoi più dolci alter ego quali Mauro Catarro, Peppe Rendicchio e Devid Volpons solo per citarne alcuni.
Le due giurie, quella popolare e quella di qualità, si schierano pronte a infierire sui poveri concorrenti che iniziano ad alternarsi sul palco.
Apre la gara il Duo Bassotati con una versione di “Un’estate al mare” che quasi quasi le ferie quest’anno me le faccio in montagna. A seguire le Scioccareddas con “Karma Chameleon“. Passabile l’interpretazione e apprezzabile l’impegno, non stonano neanche eccessivamente ma la canzone in sé manca di particolare brio. È andato a loro l’ambito premio Sandremo giovani.
Gli Oncomusic, invece, stavolta portano “Il gatto e la volpe“, una delle poche canzoncine gestibili da un gruppo così numeroso di cantanti. La band è infatti composta da una corsia d’ospedale nel vero senso della parola e, dal nome, potete facilmente intuire di quale reparto si tratti. Al di là della performance, è sicuramente da apprezzare la loro partecipazione.
Coraggiose e incuranti del disagio acustico sono le simpatiche Abbracciamo un sogno con “Ma l’amore no“. A seguire la passione selvaggia dell’irresistibile duo Los dos goods che ha cantato “In alto mare“. Stavolta Nicola Musu, a cui è andato il premio alla carriera Bellu Cantendi, si presenta con addosso un incrocio fra un camice e un impermeabile da ispettore Derrick. Al di là dei gusti discutibili in fatto di look, tuttavia, la performance del duo è coinvolgente e carica di effervescenza.
A vincere la versione femminile del premio “Bella Cantendi” è invece l’ugola carezzevole di Michela Serri che intona “Don’t stop me now” dimostrando ancora una volta la sua incontestabile ispirazione canterina.
Menzione speciale stavolta agli Scedausu, che compensano le scarse doti canore con una buona dose di simpatia. La loro versione steccata di “Abbiamo vinto il festival di Sandremo” degli Statuto è stata arricchita, infatti, dal lancio sul pubblico del bambolotto gonfiabile messo a segnaposto del componente mancante del gruppo. Comunque il bambolotto non se l’è presa, anzi l’ho visto più volte ballare e agitarsi fra il pubblico.
Concludono la lista Silvia Boy e il suo coretto che hanno proposto, in modo (stridentemente) ineccepibile, “Easy Lady“, e Gino Bartocci, Betto Pedala e Fra Cardigan che hanno infiammato il pubblico con “I was made for lovin’ you” dei Kiss.
Tutto ciò ha solo preparato il terreno per la presentazione dei grandi protagonisti della serata, nonché vincitori senza rivali, i Marcello Bello e i Little Tonni che hanno proposto un’indimenticabile versione di “Quando vedrai la mia ragazza“. Credo sia quasi impossibile descrivervi a parole quanto la loro performance sia stata spaziale, in senso letterale e non. Le loro tute, la voce del bravissimo cantante e i movimenti di bacino hanno annullato ogni dubbio portandoli a una meritatissima vittoria.
La serata ha anche avuto degli esimi ospiti. Oltre ad Eltont John che si è esibito in diversi pezzi regalando al pubblico perle di irrinunciabile malinconia, hanno calcato il palcoscenico le già citate Giovani Marmitte, l’immancabile Ivano Pisano con un apprezzatissimo omaggio a David Bowie, il bravissimo rapper Marco Reda e un’altro dei fedeli di Sandremo: Mac Lollo che ha intonato diversi pezzi concludendo con quello che lo ha reso celebre: “Mi manchi, non posso stare senza teeee“!
Al di là delle considerazioni più specificatamente tecniche e concernenti la salute, visti i danni permanenti all’apparato uditivo, c’è da dire che anche questa edizione del festival ci ha regalato fortissime emozioni. Unico appunto che sento di fare è la deprecabile eliminazione dei Coesis per presunta volgarità. L’espressione goliardica “Pieno di figa” non mi pare infatti stonare con lo spirito del festival e con la realtà in sala.
Ad ogni modo…
Sia lodato Sandremo!
Sempre!
N.B. Vorrei ricordare, per chi ancora non lo sapesse, che Sandremo devolve l’incasso delle serate in beneficenza. Quest’anno le associazioni interessate sono l’ASD Progetto Filippide Cagliari e Sud Sardegna, Sardegna Medicina per il Progetto Fattore K e Casa Nazaret.
Link utili:
Sandremo 2017 – Evento Facebook | Associazione Sandremo – Facebook fan page
Categories: Tendenze ed eventi
Bella iniziativa! ma tu non canti? ;)
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Ahahah meglio di no ;)
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