L’artista di strada britannico Banksy continua a sorprendere con una nuova creazione nei territori palestinesi. Si tratta di quello che, nelle intenzioni, risulta essere uno degli “hotel con la vista peggiore al mondo“, come lo definisce lo stesso direttore Wisam Salsaa. Sì, perché la sua attrazione, nel tipico stile banksiano di trasfigurazione poetica della realtà con finta ingenuità, è il muro di separazione costruito da Israele nel 2002 per proteggersi dalle incursioni provenienti dalla Cisgiordania durante la seconda Intifada. L’edificio, che esisteva già con regolare licenza alberghiera e ricavato a sua volta da una vecchia fabbrica di ceramica, è stato semplicemente ristrutturato. Se desiderate soggiornarvi per godere dell’imperdibile panorama, dovrete recarvi a Betlemme e cercare il “Walled Off Hotel“, letteralmente l’albergo murato, nome che gioca con l’assonanza inglese con una famosa catena di alberghi extra lusso.
Al suo interno sono presenti dieci stanze differenti, otto delle quali decorate personalmente da Banksy, le altre due ospitano invece opere dall’artista palestinese Sami Musa e dal canadese Dominique Petrin, scelte dal curatore e storico dell’arte Ismal Duddera.
Ogni camera ha la sua attrazione e particolarità, ad esempio c’è la “Scenic” da cui si può godere la più bella vista sul muro con torretta di guardia dell’esercito in bella mostra; la “Presidential” con tutta una serie di accessori che ogni capo di stato corrotto potrebbe desiderare; la “Budget” arredata con oggetti provenienti da una caserma militare israeliana che, essendo senza fronzoli, ha un prezzo stracciato di 30 dollari a notte; la “Artist“, o “Banksy Room“, in cui spicca il pezzo forte dell’artista inglese. Si tratta del dipinto di un manifestante palestinese e un poliziotto israeliano che si prendono a cuscinate, realizzato sulla testata del letto matrimoniale.
Tutte le camere, tranne la “Budget“, possiedono bagno, wi-fi, frigo, radio, cassaforte, aria condizionata e tappi per le orecchie.
Ma non finisce qui. L’albergo ospita anche un museo, curato in collaborazione col professor Gavin Grindon della Essex University, dedicato al muro di cemento che è stato finora completato solo per due terzi e alla fine, nelle intenzioni, sarà lungo 712 Km. Il museo contiene documenti, fotografie e video che ripercorrono la storia del muro e di un conflitto vecchio ormai 70 anni. Inoltre è presente una storia animata della regione, pornografia militare e la scultura originale dedicata a Aylan Kurdi, il bambino siriano morto in Turchia, comparsa in una spiaggia di Gaza nel settembre 2015. Una galleria a parte è curata da Ismal Duddera e include opere di alcuni degli artisti palestinesi più importanti nel corso degli ultimi 20 anni.
L’albergo accetterà prenotazioni a partire dall’11 marzo e sarà aperto ufficialmente il 20. Anche se non si prende una camera, il museo e la galleria d’arte saranno aperti al pubblico ogni giorno dalle 11 alle 19:30. C’è anche un piano bar che servirà cibo e bevande dalle 11 alle 22.
Qui trovate le FAQ riferite all’albergo.
Banksy si dichiara ottimista e afferma che, a differenza del suo commercialista che teme che la location militarizzata non giovi agli affari, lui è fiducioso, soprattutto considerando la reazione di pubblico del suo precedente progetto di Dismaland a Weston-super-Mare. Inoltre, aggiunge, “i muri vanno molto di moda in questo momento, ma io me ne sono occupato molto prima che Trump li rendesse cool”.
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Fonti: BANKSY’s Walled Off Hotel in Bethlehem | Banksy Opens the “Walled Off Hotel” in Bethlehem | Betlemme, Banksy inaugura l’Hotel Walled-Off, “l’albergo murato” (video) | Banksy colpisce ancora. L’artista inglese apre un hotel davanti al muro di Betlemme | Banksy opens ‘the walled off’ art hotel in Bethlehem
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