Consumismo, oggettivazione e politica del corpo, ma anche pedofilia, dipendenza, traumi sessuali e problemi di salute mentale sono le principali tematiche su cui si basa il lavoro di Jacqueline Mak.
I suoi collage erotici, infatti, attraverso l’umorismo, vanno ad esplorare la brutalità dei dilemmi moderni. Nella sua ultima serie, ad esempio, dal titolo “Let’s Eat“, è presente “Breastful of Meat“, un’opera in cui delle mani femminili con le unghie rosse laccate sembrano offrire un piatto di carne cruda, seni troncati e rose primaverili. L’artista intende l’opera come “un’allegoria del consumo morboso“.
Come avrete avuto modo di intuire, la personalità dell’artista è piuttosto particolare, essa stessa dichiara di aver avuto questo tipo di espressione creativa fin dalla tenera età. Quando le altre bambine giocavano con le bambole, lei disegnava i capezzoli su Berenstain Bears. Inoltre aggiunge di considerare il NSFW “un’area in cui mi sento più a mio agio perché è sfacciata, viscerale, cruda, spietata ed è quello che è“…
Ho detto tutto? Ecco le immagini, buona visione!
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Via vice.com
Categories: Arte & curiosità dal mondo, Erotica
mah, senza moralismi, non mi convince anche se non troverei banalità nel lavoro di codesta artista, mia opinione
r.m.
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De gustibus ;)
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certo ma, sempre mia opinione, ravviserei una certa volgarità di insieme: un fiore a celare il sesso femminile (peraltro res affrontato da molte/i artiste/i) o tema da affrontare con leggerezza ironica o … o basta osservare ciò che codesta artista propone! Un saluto
r.
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