
Mother Earth by Nikolay Tolmachev
Cosa troverete: un fiore dal bulbo porno; una tizia che mostra le chiappe mentre passa un treno della metro; un uomo fatto di fili di mosche; un messaggio per molestatori di donne sfatte; una stanza che fa concorrenza alla casetta del peccato di Hänsel e Gretel; un fiume di libri; un tizio che passeggia in bicicletta sotto una sedia; un ragno gigante e minaccioso che cammina sull’acqua; due amanti “infuocati”; matite colorate travestite da tronchi giganti; una palla resistente alla pioggia; una casetta sull’albero fatta d’albero stesso; le vere sembianze di Donald Trump; un tizio che cavalca un coniglio; una proposta di matrimonio dai contorni (poco) romantici; tre sigarette trucidate; la montagna dell’arcobaleno in Perù; un televisore umanizzato a morte & more…
Autore sconosciuto
Kwame Akoto Bamfo
Ernst Caramelle, Video- Landscape 1948
Installazione di Jonna Pohjalainen
Ana Teresa Barboza
“Planet” (2008) by Marc Quinn (Painted bronze and steel – 398h x 926w x 353d cm)
Cécile
Harold Eugene Edgerton
Mürsel Argunağa
Rainbow Mountain, Peru. Fotografia di Ashwin Atre
Searching for consciousness, one step at a time by May Parlar
Autore sconosciuto
Guillaume Amat
Dan Cretu
Sarah Lucas
Gary Dorsey
Will you marry me?
By Johan Deckmann
“Infinity” by Carl Jara
Gudim Anton
Candyland: installazione fatta di caramelle, glitter e zucchero realizzata da Pip & Pop
Yayoi Kusama, Infinity Mirrored Room—Let’s Survive Forever, 2017, wood, metal, glass mirrors, LED lighting system, monofilament, stainless steel balls, carpet, 10′ 3“ x 20′ 6” x 20′ 5 1/4″
Architecture for Resistance by Dionisio González
Karsten Födinger
Rune Guneriussen
Mother Earth by Nikolay Tolmachev
Installazione architettonica di 3000 cubi di legno disposti nell’illusione di un buco affondante, di Fanny Bouchet & Emmanuelle Messier
Alexander Palacios @ Louvre Abu Dhabi
Pier Group al Burning Man 2014. Fotografia di Trey Ratcliff
“Syrian Olympic, 2013” by Syrian artist Tammam Azzam
Maman Spider by Louise Bourgeois in Château La Coste. Photography by Patrick Gardin
Johannes Vogl
Le mosche morte infilate su fili di nylon formano un arioso personaggio umanoide in piedi in un paio di scarpe, una fusione surreale di uomo e natura, di Antonio Gonzales Paucar
Autore sconosciuto
Ralph Brown
Pablo Matilla
“Performance at Broadway 1602” by Sylvia Palacios Whitman Photography by Babette Mangolte
“moistSCAPE” by Freecell
“The Writer” by Giancarlo Neri, 2005
“Our Binding Path” by A.M. Martens
Nathan Mabry
Louvre Abu Dhabi by Ateliers Jean Nouvel – Fotografia di Roland Halbe
Autore sconosciuto
“Stopped Brushes” by Jean Paul Donadini
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Categories: Arte & curiosità dal mondo, Fotografia, La foto del giorno
Tagged as: A.M. Martens, Ana Teresa Barboza, Antonio Gonzales Paucar, art installation, arte contemporanea, arte digitale, Ashwin Atre, Ateliers Jean Nouvel, Babette Mangolte, Burning Man, Burning Man 2014, Candyland, Carl Jara, Cécile, Château La Coste, collage, Dan Cretu, digital art, Dionisio González, Ernst Caramelle, foto del giorno, fotografia, Freecell, Gary Dorsey, Giancarlo Neri, Gudim Anton, Guillaume Amat, Harold Eugene Edgerton, HUMOR, Jean Paul Donadini, Jimmy Marble, Johan Deckmann, Johannes Vogl, Jonna Pohjalainen, Karsten Födinger, Kwame Akoto Bamfo, Louise Bourgeois, Louvre Abu Dhabi, Maisie Broadhead, Maman, Marc Quinn, Marcelo Monreal, May Parlar, Mürsel Argunağa, moistSCAPE, Nathan Mabry, Nicholas Tolmachev, Nikolay Tolmachev, Pablo Matilla, photography, Pip & Pop, Rainbow Mountain, Ralph Brown, Roland Halbe, Rune Guneriussen, Sage Barnes, Sarah Lucas, scultura, Sylvia Palacios Whitman, Tammam Azzam, The Pier Group, Trey Ratcliff, Yayoi Kusama
Certo che di allucinanti idee ce ne sono! Ma quella “fiore dal bulbo porno” è terribile.
Carina la casetta siepe.
Buon Pomeriggio.
Quarc
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Sì, la creatività non ha limiti! L’autore di quell’opera in copertina ha una poetica particolare ed è stato già trattato in questo blog… E comunque non ha tutti i torti, il titolo dell’opera è Madre Natura ;)
Ciao, buona giornata :)
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Nikolay Tolmachev credo catturi l’attenzione rispetto alle opere qui presenti e lo fa con singolare proposta, ovvero un bulbo-organo sessuale femminile, estratto dalla madre terra (a sua volta simbolo di sessualità femminile), da fecondare, ma fecondare come se non con le idee!? Un saluto
r.
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Esatto… nonostante le sue opere siano provocatorie (per i benpensanti di professione), questa mi pare lineare e quasi ovvia… Nel senso che da lì tutto nasce… e il tuo appunto finale mi pare opportuno, sempre che gli stessi benpensanti arrivino a capirlo…
Ciao Roberto, alla prossima :)
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sul tema del “UTERO IDEATIVO” ho molto lavorato e continuo a meditarci sopra oltre al mero aspetto “ginecologico” che poco mi intriga come poco mi interessa il moralismo incolto dei benpensanti ma sarebbe articolato discorso, fortuna DonneArtiste (come te) che sanno porsi con ironica, intelligente apertura rispetto al femminino e non solo!
r.m.
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Che noia sarebbe il mondo se fosse distinto per generi e per tutte quelle categorie morali che il nostro indotto culturale ci vorrebbe imporre ;)
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certo!
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