
Mother Earth by Nikolay Tolmachev
Cosa troverete: un fiore dal bulbo porno; una tizia che mostra le chiappe mentre passa un treno della metro; un uomo fatto di fili di mosche; un messaggio per molestatori di donne sfatte; una stanza che fa concorrenza alla casetta del peccato di Hänsel e Gretel; un fiume di libri; un tizio che passeggia in bicicletta sotto una sedia; un ragno gigante e minaccioso che cammina sull’acqua; due amanti “infuocati”; matite colorate travestite da tronchi giganti; una palla resistente alla pioggia; una casetta sull’albero fatta d’albero stesso; le vere sembianze di Donald Trump; un tizio che cavalca un coniglio; una proposta di matrimonio dai contorni (poco) romantici; tre sigarette trucidate; la montagna dell’arcobaleno in Perù; un televisore umanizzato a morte & more…
Nathan Mabry
Searching for consciousness, one step at a time by May Parlar
Autore sconosciuto
Mother Earth by Nikolay Tolmachev
Guillaume Amat
“The Writer” by Giancarlo Neri, 2005
“Planet” (2008) by Marc Quinn (Painted bronze and steel – 398h x 926w x 353d cm)
Le mosche morte infilate su fili di nylon formano un arioso personaggio umanoide in piedi in un paio di scarpe, una fusione surreale di uomo e natura, di Antonio Gonzales Paucar
Yayoi Kusama, Infinity Mirrored Room—Let’s Survive Forever, 2017, wood, metal, glass mirrors, LED lighting system, monofilament, stainless steel balls, carpet, 10′ 3“ x 20′ 6” x 20′ 5 1/4″
“Syrian Olympic, 2013” by Syrian artist Tammam Azzam
Mürsel Argunağa
Harold Eugene Edgerton
Autore sconosciuto
Karsten Födinger
Sarah Lucas
Installazione di Jonna Pohjalainen
“Infinity” by Carl Jara
Ana Teresa Barboza
Gary Dorsey
“Stopped Brushes” by Jean Paul Donadini
Johannes Vogl
Ernst Caramelle, Video- Landscape 1948
Architecture for Resistance by Dionisio González
Kwame Akoto Bamfo
“moistSCAPE” by Freecell
Louvre Abu Dhabi by Ateliers Jean Nouvel – Fotografia di Roland Halbe
Pier Group al Burning Man 2014. Fotografia di Trey Ratcliff
Will you marry me?
Dan Cretu
Autore sconosciuto
Autore sconosciuto
“Performance at Broadway 1602” by Sylvia Palacios Whitman Photography by Babette Mangolte
Ralph Brown
Rainbow Mountain, Peru. Fotografia di Ashwin Atre
Pablo Matilla
By Johan Deckmann
“Our Binding Path” by A.M. Martens
Alexander Palacios @ Louvre Abu Dhabi
Rune Guneriussen
Maman Spider by Louise Bourgeois in Château La Coste. Photography by Patrick Gardin
Candyland: installazione fatta di caramelle, glitter e zucchero realizzata da Pip & Pop
Cécile
Gudim Anton
Installazione architettonica di 3000 cubi di legno disposti nell’illusione di un buco affondante, di Fanny Bouchet & Emmanuelle Messier
Categories: Arte & curiosità dal mondo, Fotografia, La foto del giorno
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Certo che di allucinanti idee ce ne sono! Ma quella “fiore dal bulbo porno” è terribile.
Carina la casetta siepe.
Buon Pomeriggio.
Quarc
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Sì, la creatività non ha limiti! L’autore di quell’opera in copertina ha una poetica particolare ed è stato già trattato in questo blog… E comunque non ha tutti i torti, il titolo dell’opera è Madre Natura ;)
Ciao, buona giornata :)
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Nikolay Tolmachev credo catturi l’attenzione rispetto alle opere qui presenti e lo fa con singolare proposta, ovvero un bulbo-organo sessuale femminile, estratto dalla madre terra (a sua volta simbolo di sessualità femminile), da fecondare, ma fecondare come se non con le idee!? Un saluto
r.
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Esatto… nonostante le sue opere siano provocatorie (per i benpensanti di professione), questa mi pare lineare e quasi ovvia… Nel senso che da lì tutto nasce… e il tuo appunto finale mi pare opportuno, sempre che gli stessi benpensanti arrivino a capirlo…
Ciao Roberto, alla prossima :)
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sul tema del “UTERO IDEATIVO” ho molto lavorato e continuo a meditarci sopra oltre al mero aspetto “ginecologico” che poco mi intriga come poco mi interessa il moralismo incolto dei benpensanti ma sarebbe articolato discorso, fortuna DonneArtiste (come te) che sanno porsi con ironica, intelligente apertura rispetto al femminino e non solo!
r.m.
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Che noia sarebbe il mondo se fosse distinto per generi e per tutte quelle categorie morali che il nostro indotto culturale ci vorrebbe imporre ;)
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certo!
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