Di certo la ricorderete, vi ho già presentato Laura Saddi nell’ambito della rubrica “Sardegna Contemporanea” qualche tempo fa. Allora vi mostrai i suoi dipinti a olio. Oggi, invece, vi voglio proporre la sua nuova serie “Disegna per un disegno” realizzata per la Fondazione Sciola in occasione della 1° edizione del Festival Sant’Arte a San Sperate.
In realtà il progetto è interessante sotto diversi punti di vista. Oltre alla qualità e pregevolezza delle 100 opere realizzate, la serie è anche un’installazione laboratoriale in divenire. Infatti i disegni sono stati presentati su un grande pannello permettendo al pubblico della manifestazione di prenderne uno in cambio di un loro disegno. Successivamente, presso il Museo del Crudo, i due pannelli, uno coi disegni originali e uno coi disegni del pubblico, sono stati messi a confronto e l’artista ha spiegato al pubblico il senso dei suoi lavori.
Le tavole raccontano infatti la vita di Luigi Saddi, padre dell’artista, che da piccolo non ebbe mai la possibilità di studiare e diventare, come avrebbe voluto, un ingegnere. Ma il desiderio di realizzare il suo sogno non è mai tramontato, così da grande Luigi ha ripreso gli studi conquistando prima la licenza media, poi un diploma da geometro e, infine, una laurea in ingegneria. Questa storia, raccontata attraverso l’impronta surreale caratteristica di Laura Saddi, vuole incoraggiare tutte le persone che ogni giorno lottano per affermare i propri sogni, ma anche sottolineare come, ancora oggi, i diritti che si danno per scontati per alcuni rimangono delle mete irraggiungibili.
Inoltre l’uso di materiali “poveri” come carta, penne a sfera, pastelli, pennarelli, fili per cucire, collage, vuole dimostrare che se si vuole fare arte la mancanza di soldi non deve scoraggiare gli artisti.
Mi pare di avervi detto tutto, vi lascio alle immagini. Buona visione!
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Categories: Arte & curiosità dal mondo, Street art
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie per la condivisione!
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Mi piacciono i disegni, la storia, l’idea dello scambio dei disegni, però… disegnare con le penne a sfera, soprattutto se di più colori, lo trovo molto divertente, povero o meno che sia.
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Beh anch’io… il discorso riguarda più che altro le possibilità degli artisti, intramontabilmente senza risorse ;)
Ti ringrazio anche da parte dell’artista per l’apprezzamento al suo lavoro ;)
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