“Visibile e mobile, il mio corpo è una cosa tra le cose; è preso nel tessuto del mondo e la sua coesione è quella di una cosa. Ma, poiché si muove e vede, tiene le cose in un cerchio attorno a sé“.
Maurice Merlau-Pony
Con questa citazione, la fotografa newyorkese Jocelyn Lee introduce la sua serie “The Appearance of Things“, un lavoro che riassume un decennio di lavoro riflettendo sulla forma femminile rivolta al mondo naturale. L’uomo passa per la vita scandendo delle fasi: la nascita, la fioritura e la morte. Le fotografie intrappolano le donne nel paesaggio, esse vi sono intessute e i loro corpi ne fanno parte così come quelli dei fiori o delle alghe. Questi ultimi sono ritratti in varie fasi di decomposizione dovuta all’acqua alludendo al processo di vita e morte che, inevitabilmente, rende la loro esistenza, e anche quella dell’uomo, carnale ed effimera.
Vi lascio alle immagini. Buona visione!
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femminino ben colto mi sembra..
r.
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Non so se femminismo… credo piuttosto interrogazione sull’uomo in generale e sul carattere effimero della nostra esistenza…
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie per la condivisione!
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Qual definizione? Mi viene: LEGGIADRIA.
BUONGIORNO Barbara. Come stai? Le vacanze son finite?
Quarc
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Eh magari potessi dirti che son ancora in vacanza… Ahimè in ufficio già da un mese 😦
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