Pugili, ginnasti, cestisti e atleti di ogni tipo sono i soggetti della serie “Athletic Implied Nudes” del fotografo Mark Ruddick. Ad essere sotto i riflettori, però, non sono i corpi in se stessi, bensì i muscoli immortalati in fasi di estrema tensione. La resa delle foto è assai potente grazie agli sfondi puliti, l’illuminazione intensa e l’uso del bianco e nero.
Questo lavoro segue e si evolve rispetto alla sua ricerca in questo campo. Se in un primo momento, infatti, l’artista si concentrava sugli atleti in movimento, qui il suo obbiettivo si focalizza sulla muscolatura congelata nel massimo sforzo.
Insomma, un inno al corpo umano nella sua perfezione atletica che, a mio modesto parere, merita attenzione. Ecco le immagini, buona visione!
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Categories: Fotografia, Il fotografo della settimana

L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie!
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Da idea, codesta serie di foto-scatti, di un sentire il paganesimo forse in senso ante litteram e di straordinaria efficacia, pathos!
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Sì… devo dire che questo lavoro va oltre il becero selfie autoinflitto da culturisti e similari. Qui c’è poesia… muscolare ma pur sempre poesia…
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Foto e corpi splendidi.
Ci trovo tanto richiamo allo splendore degli atleti scolpiti nell’arte greca
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Beh sì, il richiamo c’è tutto ;)
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appunto, poesia da paganesimo greco-arcaico, più o meno tenuta da conto da parte dell’artista, credo..
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