
Soviet Metro Stations by Christopher Herwig
“‘Per noi’, ha detto il leader sovietico Nikita Krusciov nelle sue memorie, ‘c’era qualcosa di soprannaturale nella Metro’. Visitando una dozzina di reti metropolitane costruite in tutta l’Unione Sovietica tra gli anni ’30 e ’80, è facile capire perché. Piuttosto che i semplici sistemi di Londra, Parigi o New York, queste reti furono usate come opere d’arte di propaganda – una fusione di scultura, architettura e arte che combinava idee bizantine, medievali, barocche e costruttiviste e infondeva l’idea che il comunismo avrebbe significato un ‘lusso comune’ per tutti. Oggi questi spazi sorprendenti rimangono la realizzazione più vicina di un’utopia sovietica.
A seguito della sua ricerca più venduta di fermate dell’autobus sovietiche (Soviet Bus Stops), Il fotografo canadese Christopher Herwig ha completato una spedizione sotterranea fotografando le stazioni di ogni rete metropolitana dell’ex Unione Sovietica…”
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opere discutibili, fortunatamente, ma decisamente interessanti e legate al sentire la storia!
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In che senso discutibili? Non ti pare un buon lavoro? Certo, sulla storia ovvio…
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Forse mi sono espresso male, discutibili in senso che si tratta di opere legate a certo periodo storico/culturale e ad una sorta di ideologia informata dal fare “sovietico” e, anche, postumo! Insomma esprimono una volontà d’arte da grandeur russa molto particolare e del tutto aliena ad altre metropolitane di altre metropoli, forse solo un po’ di “sorellanza” la riscontrerei nelle più o meno recenti stazioni metro di napoli ma discorso molto sfumato credo, un saluto
r.
ps: in ogni caso ottimo lavoro, e, per me, TUTTO RESTA DISCUTIBILE ma nel senso etimologico del/dei termine/i!!
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Ah ok… capisco e condivido pienamente!!!
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