L’artista Diane Meyer ha riflettuto a lungo sull’aspetto divisorio del Muro di Berlino. In particolare, è stato proprio l’aspetto visivo e fisico della divisione ad ispirare la sua serie “Berlin“, oggetto di una mostra appena conclusasi alla Klompching Gallery di Brooklyn, New York.
L’artista statunitense ha preso 43 fotografie di luoghi di Berlino in cui prima passava il muro, e ci ha cucito a mano la sagoma del muro. I punti, meticolosamente inferti alla fotografia, ricoprono pareti, pedoni e foreste proprio nei punti in cui la visuale sarebbe stata offuscata dal muro, la cui caduta risale al 1989. L’artista, infatti, è fermamente convinta l’anima del muro sia ancora percepibile nella città, nonostante sia stato rimosso 30 anni fa.
Il progetto rientra nella più ampia pratica dell’artista di “combinare un processo analogico tradizionale con il linguaggio visivo dell’immagine digitale“.
Ecco alcune immagini della serie. Buona visione!
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