L’artista australiana Lucy McRae, da sempre attenta al rapporto fra arte e tecnologia, si diverte a creare possibili futuri in cui il confine fra queste due discipline si confonda fino a perdersi. Nel suo cortometraggio “The Institute of Isolation“, la Body Architect (come lei stessa si definisce) crea un laboratorio spaziale atto ad esplorare il corpo oltre i confini della Terra. Nello specifico utilizza un trainer di microgravità mettendo alla prova l’esperienza umana in vista di un futuro nello spazio ed esplora la psicoacustica del silenzio in una camera anecoica. L’intento è quello di trovare nuovi modi in cui il corpo e la mente potrebbero adattarsi. Questa è la domanda a cui tenta di rispondere: “Se il corpo potesse essere risolto in un ambiente di isolamento, saremmo più resistenti, più veloci da adattare e più dinamici di fronte agli ostacoli della vita oltre i confini della Terra?”
Voi che ne pensate? Ecco immagini e video. Buona visione!
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Via ignant.com
Categories: Arte & curiosità dal mondo, VideoInArt
progetto artistico molto interessante
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Sì, son d’accordo…
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