“Viviamo in tempi fragili e sento il bisogno di trovare nuovi materiali e la mentalità per reinventare la mia pratica. La lana porta calore e intimità a questi ritratti e gioca provocando l’istinto di nutrimento. Fare ritratti maschili con questo materiale abitualmente percepito come femminile, fa parte di un viaggio personale nel reinterpretare la condizione maschile.”
L’impatto della quarantena, anche se è brutto dirlo, ha portato anche dei parti artistici inaspettati, come quello di Salman Khoshroo. L’artista iraniano afferma, infatti, di aver creato la sua nuova serie “Wool on Foam” proprio in quarantena, sfruttando l’aspetto terapeutico dell’agire artistico e creativo. Si tratta di fibre spesse di lana usate per creare dei ritratti maschili che hanno lo scopo di evocare la vulnerabilità umana in situazioni precarie come quella che sta attraversando il nostro tempo presente. Inoltre, come leggete nella sua dichiarazione iniziale, la sua è anche una esigenza personale di ridefinizione della condizione maschile.
Vi lascio alle immagini, buona visione!
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